Chesterton fu accolto nella Chiesa Cattolica domenica 30 Luglio 1922, ossia esattamente cento anni fa. Oggi quindi si fa festa!
Amen.
Amen.
Cari Amici,
il nostro caro amico e compagno d’arme Stuart McCullough si sta preparando con trepidazione ed amore ad una delle sue opere a cui si dedica da anni, il Pellegrinaggio da Kensington (dove nacque il piccolo Gilbert) a Beaconsfield (dove il non vecchio Gilbert morì in grazia di Dio). Ha pubblicato queste due bellissime testimonianze che mi commuovono e che voglio condividere con voi, e il volantino del pellegrinaggio. Le testimonianze le abbiamo tradotte, il resto provate voi a leggere.
Io ringrazio tanto Stuart di quello che fa, rinnovo l’invito a sostenerlo anche materialmente perché così lo sosterremo anche nell’altra sua opera, la Guild of Good Counsel, che salva i bambini dall’aborto e le mamme dall’orrido crimine.
Noi ci uniamo pregando la preghiera per Gilbert, nostro caro e buon amico per sempre.
Marco Sermarini
Dear Friends,
our dear friend and comrade-in-arms Stuart McCullough is preparing with trepidation and love for one of his works to which he has been dedicated for years, the Pilgrimage from Kensington (where little Gilbert was born) to Beaconsfield (where the not-so-old Gilbert died in the grace of God). He published these two beautiful testimonies which move me and which I want to share with you, and the pilgrimage flyer. We have translated the testimonies, you can read the rest.
I thank Stuart so much for what he does, I renew the invitation to support him also materially because in this way we will also support him in his other work, the Guild of Good Counsel, which saves children from abortion and mothers from horrendous crime.
We join in praying the prayer for Gilbert, our dear and good friend forever.
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To him [GK Chesterton] the world was like a strenuous field in which one went about doing battle with evil in order that good might endure. If from his generation one had to select one man who might have stood as type of Don Quixote or of St George who slew the dragon, it was he.”
Arthur Bryant (successor to GKC as the author of the ‘Notebook' slot in The Illustrated London News) October 31st 1936.
Traduzione:
Per lui [GK Chesterton] il mondo era come un campo difficile in cui si combatteva con il male affinché il bene potesse durare. Se nella sua generazione fosse stato necessario scegliere un uomo che potesse essere il tipo di Don Chisciotte o di San Giorgio che uccide il drago, sarebbe stato lui".
Arthur Bryant (successore di Chesterton come autore della rubrica "Our Notebook" su The Illustrated London News), 31 ottobre 1936.
Well, it is not for me to say that Gilbert Chesterton attained such continued awareness of God, though I trust it is permitted to me to hope that this will some day be acknowledged. But he had all his life acute and blissful awareness of the miracle of common things and common people.
William R. Titterton, Friend and first biographer of GKC.
Traduzione:
Bene, non sta a me dire che Gilbert Chesterton abbia raggiunto una tale consapevolezza continua di Dio, anche se mi è permesso sperare che un giorno questo venga riconosciuto. Ma per tutta la vita egli ebbe un'acuta e gioiosa consapevolezza del miracolo delle cose comuni e della gente comune.
William R. Titterton, amico e collaboratore di Chesterton e suo primo biografo
If we once realize all this earth as it is, we should find ourselves in a land of miracles: we shall discover a new planet at the moment that we discover our own. Among all the strange things that men have forgotten, the most universal and catastrophic lapse of memory is
that by which they have forgotten that they are living on a star.
Gilbert Keith Chesterton, The Defendant.
I materialisti non riescono a comprendere bene neppure il mondo: fanno affidamento in tutto e per tutto su poche massime ciniche non vere.
Gilbert Keith Chesterton, Ortodossia.
Il 28 luglio, cioè domani, in anteprima assoluta (avant-première) extra-italiana, andrà in scena a Lugano "Liberi tutti", una produzione teatrale originale del Meeting per l'amicizia fra i popoli di Rimini, liberamente ispirato a "La Sorpresa" di Chesterton, portata sulle scene da Otello Cenci e Giampiero Pizzol. Che sarà lo spettacolo di apertura della quarantatreesima edizione del Meeting di Rimini, il 20 agosto.
La cosa importante nella vita non è mantenere un rigido sistema di piacere e compostezza (che si può facilmente ottenere indurendo il cuore o la testa) ma mantenere vivo in sé l'immortale potere dello stupore e del riso, e una sorta di giovane reverenza.
Gilbert Keith Chesterton, Natale 1910
Stuart, a destra col bastone in mano, e la sua splendida gang. Sosteniamoli! |
Sabato 30 Luglio 2022 si terrà il 12° Pellegrinaggio a Beaconsfield!
Noi siamo entusiasti e chiediamo a tutti gli italiani che ci leggono di partecipare. Lo abbiamo fatto anche nei mesi scorsi e abbiamo dato lo spazio che si meritava a questa notizia:
https://uomovivo.blogspot.com/2021/07/un-bellissimo-annuncio-per-tutti-noi.html
https://uomovivo.blogspot.com/2021/08/anche-la-diocesi-di-northampton-da-la.html
Dunque ci sarà il Vescovo di Northampton, che è il vescovo che guida anche Beaconsfield, e questa è un'ottima notizia, che ci fa ben sperare sotto vari punti di vista. Il Vescovo predicherà durante la Santa Messa officiata nell'antico rito romano. Questo è molto, molto bello.
Quest'anno il pellegrinaggio assume un significato ancora più ricco: ricorrono cento anni dalla conversione del nostro caro Gilbert al cattolicesimo. Noi abbiamo già celebrato questo anniversario, in anticipo per via del cadere del XX Chesterton Day il 17 Giugno scorso, quando abbiamo avuto il piacere di ospitare Stuart McCullough, uno dei tanti che devono la propria conversione al cattolicesimo proprio a Chesterton. La sua testimonianza è stata molto bella e profonda, oltre che divertente e piacevole la sua presenza (eravamo già amici ma oggi lo siamo ancora di più!). È un bell'esempio di come Chesterton incida pian piano ma molto efficacemente nella vita di chi lo incontra. Io dico sempre, poi, che il marchio di fabbrica di Chesterton è la sua capacità di far nascere amicizie cristiane.
Inoltre Stuart è uno dei trentaquattro convertiti finiti nel libro My Name is Lazarus, curato dal nostro amico Dale Ahlquist. Quindi la sua conversione, come quella degli altri trentatré, è apprezzabile attraverso la lettura della testimonianza.
Ora, il nostro caro Stuart percorrerà questo pellegrinaggio di ventisette miglia anche per raccogliere fondi per l'organizzazione cattolica pro vita Good Counsel Network, che aiuta fattivamente le donne a portare avanti le gravidanze che potrebbero finire in aborti. A Giugno abbiamo ascoltato anche questa parte del suo impegno quotidiano e con molto piacere e convinzione vi chiedo anzi vi chiediamo come Società Chestertoniana di sostenere quest'opera, che sentiamo un po' nostra.
Possiamo sostenerlo qui:
https://www.justgiving.com/fundraising/gkcwalk22
Per cui, cari amici, diffondete il Pellegrinaggio, pregate con la preghiera di Chesterton e sostenete Stuart nella sua opera. È un nostro buon amico, è un amico di Chesterton e dobbiamo dimostrare la nostra gratitudine in modo concreto.
Ecco la bella preghiera:
Dio Nostro Padre,
Tu riempisti la vita del tuo servo Gilbert Keith Chesterton di un senso di meraviglia e gioia,
e desti a lui una fede che fu il fondamento del suo incessante lavoro,
una carità verso tutti gli uomini, in particolare verso i suoi avversari,
e una speranza che scaturiva dalla sua gratitudine di un'intera vita per il dono della vita umana.
Possano la sua innocenza e e le sue risate,
la sua costanza nel combattere per la fede cristiana in un mondo che perde la fede,
la sua devozione di una vita per la Beata Vergine Maria
e il suo amore per tutti gli uomini, specialmente per i poveri,
portare allegria ai disperati,
convinzione e calore ai tiepidi
e la conoscenza di Dio a chi non ha fede.
Ti chiediamo di concedere le grazie cheTi imploriamo
attraverso la sua intercessione (e specialmente per...)
perché la sua santità possa essere riconosciuta da tutti
e la Chiesa possa proclamarlo beato.
Te lo chiediamo per Cristo Nostro Signore
Amen.
Coraggio! Partecipiamo!
Marco Sermarini
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On Saturday 30 July 2022 the 12th Pilgrimage to Beaconsfield will take place! We are excited and ask all Italians who read us to participate. We have also done so in recent months and have given this news the space it deserved:
https://uomovivo.blogspot.com/2021/07/un-bellissimo-annuncio-per-tutti-noi.html
https://uomovivo.blogspot.com/2021/08/anche-la-diocesi-di-northampton-da-la.html
So theSo the Bishop of Northampton, who is the Bishop who also leads Beaconsfield, will be there, and this is excellent news, which gives us hope in many ways. The Bishop will be preaching at Mass in the ancient Roman rite. This is very, very good.
This year, the pilgrimage takes on an even richer significance: it is one hundred years since the conversion of our dear Gilbert to Catholicism. We have already celebrated this anniversary, in advance because of the fall of the 20th Chesterton Day on 17 June, when we had the pleasure of hosting Stuart McCullough, one of the many who owe their conversion to Catholicism to Chesterton himself. His testimony was very beautiful and profound, as well as entertaining and enjoyable (we were already friends but today we are even more so!). It is a beautiful example of how Chesterton slowly but very effectively affects the lives of those who encounter him. I always say, then, that Chesterton's trademark is his ability to bring about Christian friendships.
Moreover, Stuart is one of the thirty-four converts who ended up in the book My Name is Lazarus, edited by our friend Dale Ahlquist. So his conversion, like that of the other thirty-three, can be appreciated by reading the testimony.
Now, our dear Stuart will also make this twenty-seven-mile pilgrimage to raise money for the Catholic pro-life organisation Good Counsel Network, which actively helps women carry pregnancies that could end in abortion. In June we also heard this part of his daily commitment and it is with great pleasure and conviction that we ask you as the Chestertonian Society to support this work, which we feel is a little bit ours.
We can support it here:
https://www.justgiving.com/fundraising/gkcwalk22
So, dear friends, spread the Pilgrimage, pray Chesterton's prayer and support Stuart in his work. He is a good friend of ours, he is a friend of Chesterton's and we must show our gratitude in a real way.
Here is the beautiful prayer:
Il ritorno di Un Chesterton al giorno toglie il medico di torno, con una lettura sulla felicità tratta dal Charles Dickens.
Lo abbiamo pubblicato provvisoriamente sull'account personale di SoundCloud del nostro presidente per problemi tecnici.
Diffondetelo, sono parole buone del nostro Gilbert che potete ascoltare dal computer, dal cellulare, potete condividere con gli amici per far conoscere il nostro caro Chesterton.
Lo facciamo con grande semplicità e senza tanti accorgimenti, per tentare un piccolo mezzo in più e far conoscere il nostro caro amico.
Buon ascolto!
Charles Dickens, grande ispirazione per il nostro Chesterton. |
Gran parte del lavoro consiste in un lavoro di traduzione, nello scoprire il significato reale di parole che la Chiesa utilizza in modo corretto e il mondo no.
Gilbert Keith Chesterton, La Chiesa Cattolica - Dove tutte le verità si danno appuntamento
— Scusatemi un momento, mio signore — disse, — ma c’era un punto nella vostra importante spiegazione che non sono sicuro di aver inteso correttamente. Vi ho forse sentito dire che, per quanto le insegne di osteria vadano abolite, tuttavia laddove, posto che ci sia un dove, esse siano mantenute sarà anche mantenuto il diritto di vendere liquori fermentati? In altre parole, che se anche un inglese alla fine trovasse una sola osteria e insegna rimaste in Inghilterra, se quel posto ha un’insegna di osteria avrà anche il vostro grazioso permesso di essere veramente un’osteria?
Lord Ivywood aveva un’ammirevole padronanza di sé, cosa che l’aveva aiutato molto nella sua carriera come uomo di Stato. Non perse tempo a discutere su che diritto avesse il capitano d’intervenire nella questione; rispose con tutta semplicità:
— Sì. La vostra esposizione dei fatti è corretta.
— Dovunque io trovi un’insegna di osteria autorizzata dalla polizia, posso entrare e chiedere un bicchiere di birra, ugualmente autorizzato dalla polizia.
— Se mai ne troviate, sì — rispose lord Ivywood sobriamente. — Ma confidiamo che presto le avremo rimosse tutte.
Il capitano Patrick Dalroy si alzò enorme dalla sua sedia, stiracchiandosi un po’ e sbadigliando.
— Bene, Hump — disse al suo amico, — la cosa migliore, mi sembra, è di portar via con noi le cose importanti.
Con due calci impressionanti fece volare il fusto di rum e il formaggio rotondo sopra la siepe, con tale angolazione che quelli rimbalzarono sulla strada in discesa e rotolarono giù sempre più rapidi verso i boschi ombrosi entro i quali scompariva il sentiero. Poi afferrò il palo dell’insegna, gli diede due scrolloni e lo tirò via dal prato come fosse una zolla d’erba.
Tutto era accaduto prima che chiunque potesse muoversi, ma mentre Dalroy avanzava a lunghi passi verso la strada il poliziotto corse in avanti. Dalroy gli diede una piattonata su faccia e petto con l’insegna di legno, spedendolo nel fosso sull’altro lato della strada. Poi girandosi verso l’uomo col fez, gli diede un colpetto appena con l’estremità del palo sul candido panciotto nuovo attraversato dalla catena dell’orologio, ma così brusco che quello si ritrovò a sedere sulla strada, con aria molto seria e pensierosa.
Il bruno Segretario si mosse al salvataggio, ma Humphrey Pump, con un grido, afferrò il fucile dal tavolo e glielo puntò addosso; la qual cosa allarmò a tal punto il signor Leveson, Segretario, che quasi si piegò in due per l’emozione. L’attimo dopo Pump, col fucile sottobraccio galoppava giù per la collina dietro al capitano, che galoppava dietro al barile e al formaggio.
Prima che il poliziotto fosse uscito dal fosso, erano tutti scomparsi nel buio della foresta.
Gilbert Keith Chesterton, L'Osteria Volante.
L’allegra Rosamund moriva dal ridere: «Non è tutto oro quel che luccica – disse – e inoltre...».
«Non è vero!» gridò Innocent Smith, alzandosi in piedi esaltato. «È tutto oro quel che luccica, specialmente adesso che il nostro è uno Stato Sovrano. A che serve uno Stato Sovrano se non può coniare le proprie sterline d’oro? Possiamo fare di ogni cosa un metallo prezioso, come fecero gli uomini all’alba del mondo. Scelsero l’oro non perché fosse raro; i vostri scienziati possono citarvi venti tipo diversi di fango ben più rari. Scelsero l’oro perché brillava, perché era difficile da trovare, ma una volta trovato era bello. Non si può combattere con spade d’oro, né si possono mangiare biscotti d’oro; l’oro si può solo ammirare, e potete ammirarlo anche qui fuori».
«Cosa c’è di bello nell’oro – andava dicendo – se non che brilla? Diamo forse importanza a una sterlina annerita più di quanta ne diamo al sole di mezzogiorno se è offuscato? Se così fosse, basterebbe usare un bottone nero. Ma non vedete, invece, che tutto in questo giardino ha l’aspetto di un gioiello? E vorreste gentilmente dirmi che diamine c’è di bello nei gioielli se non il fatto che hanno l’aspetto di gioielli? Smettetela di ragionare in termini di compravendita e mettetevi piuttosto a guardare! Aprite gli occhi, e vi sveglierete nella Nuova Gerusalemme.
È tutto oro quel che luccica
alberi e torri di bronzo;
rifulge l’aria dorata della sera
passando sull’erba dorata.
Giunga fino a Gerico
il grido del valore inestimabile che ha per noi il fango giallo;
è tutto oro quel che luccica,
perché ciò che luccica è oro.
«E chi l’ha scritto?» chiese Rosamund, divertita.
«Nessuno l’ha mai scritto» le rispose Innocent scavalcando al volo il muretto.
Gilbert Keith Chesterton, Uomovivo.
Ciao, presidente,
È un'edizione del 1921 de L'innocenza di Padre Brown in lingua ungherese.
Ciò testimonia la popolarità mondiale di Chesterton, anche nei paesi linguisticamente lontani dall'Inghilterra, già negli anni Venti. Un po' come in Italia.
A kék kereszt, ovverosia La croce azzurra, apre come è ovvio il volume. Poi gli altri racconti, eccone l'elenco (caratteristico, no?):
A titokzatos kert (Il giardino segreto) | |
A furcsa lábak (Gli strani passi) | |
A Repülő Csillagok (Le stelle volanti) | |
A láthatatlan ember (L'uomo invisibile) | |
Izrael Gow becsülete (L'onore di Israel Gow) | |
A ferde forma (La forma errata) | |
Saradine herceg bűnei (I peccati del Principe Saradine)... Buona lettura (forse adesso abbiamo esagerato...)!
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Nel 1922 Chesterton ebbe l’ardire di “anticipare” i tempi, denunciando apertamente un pericolo che, in modo subdolo, stava diffondendosi nella società europea e nord-americana. Lo fece attraverso il libro “Eugenetica ed altri mali”. Senz’altro, non pochi coevi lo avranno considerato matto, ma d’altronde, si sa, nemo propheta in patria sua. A riabilitarlo come “profetico” da ascoltare ci pensiamo noi, cui sono dati da vivere questo tempo e la Grazia di esser idiosincratici a qualsiasi (dis)cultura mortifera. Il gigante del XX secolo e di Beaconsfield ha predetto con lucidità che gli eugenetisti avrebbero realizzato un mondo efficientistico, in cui il valore dell’uomo sarebbe stato deciso dalla sua capacità di produrre benessere economico; in cui il matrimonio sarebbe stato deciso, scelto e imposto secondo criteri genetici, basati sulla “qualità della vita”, sulla felicità e realizzazione dell’essere umano fondato, appunto, sulla visione dell’uomo solo “produttivo”; una “casta di medici” avrebbe avuto l’ultima parola – tirannicamente – sull’intera umanità. Ecco, dunque, il frutto dell’alleanza tra efficientismo tecnologico ed eugenetica (frutto di malthusianismo e spencerismo), che diviene lo strumento con cui lo “Stato servile” (leggere Hilaire Belloc, amico del nostro, per capire) elimina i poveri, i malati e tutti gli altri che considera come “i non più produttivi”.
Sì, G.K.C “ci aveva già avvertiti” di ciò che negli ultimi anni (in particolare tra il 2017 e il 2019) abbiamo visto succedere a diverse persone, quali i piccoli Charlie Gard e Isaiah Haastrup, vittime a causa della “morte di Stato”.
Il resto nel collegamento:
L'essere buoni è una impresa molto più rischiosa del giro del mondo.
L'essenza della cura medica è che un uomo è paziente. Ma l'essenza della cura morale è che il paziente deve essere impaziente. Nulla può essere fatto se egli non odia il proprio peccato più di quanto ami il suo piacere.
Gilbert Keith Chesterton, Illustrated London News, 18 Luglio 1908
La civiltà ha scoperto l'umiltà cristiana per lo stesso urgente motivo per cui ha scoperto la fede e la carità, vale a dire, perché la civiltà cristiana doveva scoprirla o morire.
"Allora in onda" è una trasmissione Rai che ricostruisce la nascita di vari programmi dei tempi andati.
Questa puntata, segnalataci dal socio e carissimo amico Michelangelo Rubino, è presentata da Marco Marzocca e Stefano Sarcinelli ed è andata in onda oggi sul canale 25.
Viene citato pure Antonio Gramsci, ammiratore di Chesterton, e la conversione di Chesterton al cattolicesimo.
Massimo Bernardini ricorda che il racconto della sceneggiatura è molto rispettata, anzi io direi magnificata. C'è anche uno spezzone di una puntata di "Speciale per noi" a cui Rascel partecipa vestito da Padre Brown, presentato dal simpaticissimo Paolo Panelli. Renato Rascel, intervistato da Dino Verde in "Uno nessuno centomila", dirà che il personaggio da lui interpretato che più aveva amato era Padre Brown.
È quasi commovente come la gente di Cortona, dove fu girata la prima puntata della serie, ricordi ancora gli attori, la storia e tutto il resto, e qualcuno anche Chesterton!
E' stata raccontata la scena delle arance che rotolano dai simpatici presenti, sono state evocate le battute su tradizione e democrazia tratte da Ortodossia (è questo lo stupore che mi ha sempre colpito: grandissimo lo sceneggiatore Edoardo Anton che conosceva così bene e con tale profondità l'opera di Chesterton! Peccato che non sia stato nominato)
Eccola qui, disponibile su RaiPlay
:
Marco Sermarini
Arnoldo Foà, Vittorio Cottafavi e Renato Rascel durante le riprese del famoso Padre Brown. |
Nell'articolo tra l'altro quanto segue:
Basterà dare uno sguardo ad alcuni dei maggiori nomi della cultura anglosassone tra XIX e XX secolo. Il già nominato Newman rappresentò un intelletto teologico di non poco conto ma ad egli, oltre a Lord Acton e al cardinale Wiseman, vennero ad aggiungersi più tardi Chesterton, Hilaire Belloc, Hugh Benson – la cui critica spietata del totalitarismo delle coscienze precedette di diversi decenni quelle fornite da Huxley e da Orwell -, Christopher Dawson – uno degli storici cui l’Europa deve di più in virtù della sua riscoperta delle radici medievali della sua cultura -, Tolkien, Muriel Spark, oltre a due dei maggiori romanzieri inglesi del XX secolo: Graham Greene ed Evelyn Waugh.
Il resto qui:
Il fascino dei bambini consiste nel fatto che per ognuno di loro comincia tutto dal principio e l'universo viene di nuovo messo sotto processo. È la gravità dello stupore con cui guarda l'universo, un incanto che non è misticismo, bensì una sorta di buonsenso trascendente. Quando camminiamo per la strada e vediamo sotto di noi queste deliziose teste a forma di bulbo, dovremmo sempre rammentare che... in ognuna di quelle sfere c'è un nuovo sistema stellare, nuovi prati, nuove città, un nuovo mare. Quando osserviamo esseri così umani, eppure cosi piccoli, abbiamo la sensazione di crescere di statura fino a raggiungere dimensioni imbarazzanti. Sentiamo di avere verso queste creature gli stessi obblighi che avvertirebbe una divinità se avesse creato qualcosa che non può capire. Comunque, l'aspetto buffo dei bambini è forse il più tenero di tutti i vincoli che tengono insieme il cosmo. La loro dignità sbilanciata è più commovente della loro umiltà; la loro solennità ci infonde speranza per il mondo intero, più di mille carnevali dell'ottimismo; quegli occhioni lucenti danno l'impressione dì racchiudere tutte le stelle nel loro stupore, la deliziosa assenza del naso sembra fornire un incomparabile presagio dell'umorismo che ci attende nel regno dei cieli.