giovedì 28 febbraio 2013
Un aforisma al giorno (Viva il Papa!)
mercoledì 27 febbraio 2013
Un aforisma al giorno (un grande classico di cui i più ignorano la fonte)
martedì 26 febbraio 2013
Un aforisma al giorno
Un aforisma al giorno
"Il coltello non è che una corta spada, e il coltellino a serramanico è una spada segreta".
Gilbert Keith Chesterton, La Nonna del drago e altre serissime storie
lunedì 25 febbraio 2013
Tremende Bazzecole - da Tempi (la nostra Annalisa Teggi): Giacomo, 14 anni, ci ha lasciati (e la primavera pulsa sotto questa neve bianca)
Qui di seguito un assaggio:
domenica 24 febbraio 2013
Un aforisma di R. L. Stevenson, autore amato da GKC (lo abbiamo rubato ad Andrea Monda)
venerdì 22 febbraio 2013
Socci ai cardinali: dimettetevi voi e chiedete al Papa di restare - Dal quotidiano Libero
C'è una domanda che mi urge da quando Benedetto XVI ha dato l'annuncio choc delle sue dimissioni. Perché i cardinali, che sono i prìncipi della Chiesa e indossano vesti rosse per significare la disponibilità al martirio, quindi una dedizione totale alla Chiesa, i cardinali che conoscono la grandezza di papa Benedetto XVI e anche lo smarrimento del popolo cristiano per le sue dimissioni, perché - dicevo - non fanno almeno un tentativo per chiedergli di ripensarci? È una domanda che mi pongo da semplice cristiano, che stima immensamente questo Pontefice e ama la Chiesa. Sono tanti i fedeli che hanno espresso questo desiderio e voglio dunque lanciare pubblicamente questo piccolo appello. Prima che arrivi quel fatale 28 febbraio e prima che si metta in moto la macchina del Conclave, ratificando queste storiche dimissioni di un Vicario di Cristo. I porporati potrebbero, tutti insieme, in perfetta unità e comunione, fare (almeno) un passo verso il Santo Padre perché riconsideri la sua decisione e - imitandone il distacco dalle cose terrene - potrebbero accompagnare questa accorata richiesta mettendo a sua disposizione i loro mandati e incarichi, in modo da permettergli le eventuali scelte che gli sarebbero di aiuto nella ripresa del suo ministero.
Disponibilità totale - Questa «disponibilità totale», infatti, sarebbe un grande gesto, una risposta consona da parte del collegio cardinalizio a quanto scritto da Benedetto XVI nella sua dichiarazione di dimissioni, che sono state motivate così: «Nel mondo di oggi, soggetto a rapidi mutamenti e agitato da questioni di grande rilevanza per la vita della fede, per governare la barca di san Pietro e annunciare il Vangelo, è necessario anche il vigore sia del corpo, sia dell'animo, vigore che, negli ultimi mesi, in me è diminuito in modo tale da dover riconoscere la mia incapacità di amministrare bene il ministero a me affidato». Ciò che ha colpito tutti non è solo il riferimento al venir meno del «vigore del corpo» (che è del tutto comprensibile, ma che è una condizione di tutti i pontefici). Ha sorpreso soprattutto il riferimento al diminuito «vigore dell'animo». Qualcosa che ha a che fare con un senso di sconforto e di solitudine e che potremmo considerare anche come una preghiera di aiuto, di vicinanza, di collaborazione. Il popolo cristiano ha giustamente interpretato queste parole come un appello alla preghiera e alla conversione. Io stesso ho ricevuto tanti messaggi e lettere in cui dei semplici fedeli mi dicono che si sentono chiamati dal gesto del papa a impegnarsi in un vero cammino di santità.
Analogamente un'eventuale iniziativa dei cardinali, corredata di «rinuncia» e di piena disponibilità, potrebbe essere una grande risposta cristiana al «grido» del Santo Padre, che - facendo tesoro del loro passo indietro - potrebbe disporre un ringiovanimento generale, capace di portare nuove energie (fisiche e spirituali) al pontificato. A un gesto straordinario come quello del Papa si addice almeno una risposta che sia allo stesso livello, che mostri lo stesso amore per la barca di Pietro, la stessa abnegazione. Probabilmente un simile appello corale del collegio cardinalizio, a nome del popolo di Dio, non otterrebbe comunque dal papa l'auspicato ripensamento, ma di certo sarebbe un grande segno di affetto e stima al Pontefice (per lui stesso molto confortante). E sarebbe pure una bellissima testimonianza, data al mondo, di distacco dalle cose terrene, di slancio evangelico e di amore esclusivo a Gesù Cristo. In un momento in cui, sui media, si rappresenta la Curia e l'insieme del collegio cardinalizio come un qualsiasi consesso mondano, diviso da lotte di potere, ambizioni, fazioni e interessi, questa iniziativa mostrerebbe cosa è veramente la Chiesa e cosa è Pietro per la Chiesa di Dio.
Non ho nessun titolo per dare consigli ai porporati. E anche nessuna voglia di farlo. Questo è semplicemente un desiderio, espresso da chi vive la fede sul fronte della prova e sulla trincea del mondo. È comprensibile che nessuno ci abbia pensato finora, vista l'assoluta novità di questa situazione. In effetti, sebbene le dimissioni siano una facoltà prevista dal Codice di diritto canonico, bisogna riconoscere che si tratta di un caso unico nella storia della Chiesa. Che ha sorpreso tutti. Nessun Papa aveva finora rinunciato per motivi di età (gli stessi Pio XII, Paolo VI e Giovanni Paolo II avevano considerato la possibilità, ma per seri motivi di salute e infine scelsero di restare). Gli altri due casi storici evocati - Celestino V e Gregorio XII - sono del tutto diversi da quello di Benedetto XVI e, in un certo senso, non costituiscono dei precedenti.
Un vuoto immenso - Certo la rinuncia di per sé non deve scandalizzare ed è - lo ripeto - perfettamente conforme alle norme del Codice di diritto canonico. Ma è possibile ragionare sulle motivazioni? Si può tentare ancora qualcosa per aiutare il Papa e per indurlo a tornare sui suoi passi? La Cristianità, in questo momento storico veramente drammatico per la fede, può privarsi (definitivamente e totalmente) di una voce così alta, di una presenza così illuminante e di un magistero straordinario come quello di Benedetto XVI? Che questa grande figura di padre e maestro scompaia totalmente (e di colpo) per il mondo, come ha preannunciato, dà profonda tristezza. Senza nulla togliere al prossimo pontefice che certo svolgerà al meglio il ministero petrino, possiamo dire che dalle ore 20 del 28 febbraio si sentirà un vuoto immenso?
di Antonio Socci
giovedì 21 febbraio 2013
Un aforisma al giorno
mercoledì 20 febbraio 2013
Al Gemelli si parla di vita con dei nostri grandi amici
Salute: al Gemelli ciclo incontri indaga 'il mistero dell'essere'
20 Febbraio 2013 - 14:39
(ASCA) - Roma, 20 feb - ''La vita prenatale: indagando il mistero dell'essere'', e' il titolo del seminario che venerdi' prossimo, 22 febbraio, al Policlinico universitario A. Gemelli di Roma, vedra' protagonista Carlo Bellieni, docente di Terapia neonatale presso la Scuola di specializzazione di Pediatria all'Universita' di Siena ed editorialista di Avvenire e Osservatore Romano.
E' il secondo appuntamento del ciclo di incontri ''La vita e' degna, sempre'' promosso dal Centro Ateneo per la Vita dell'Universita' Cattolica e la collaborazione del Centro Culturale di Roma. Incontri dedicati ai momenti ''deboli'' della vita umana, la vita prenatale, la disabilita', la vecchiaia avanzata, il fine vita.
Con Bellieni sara' protagonista Roberto Corbella, papa' di Chiara, madre santa come Gianna Beretta Molla, come la defini' il cardinale vicario Agostino Vallini durante le esequie. Morta prematuramente a soli 28 anni rimando' le cure che avrebbero potuto salvarla, pur di portare a termine la gravidanza del figlio Francesco.
A discutere sul mistero della vita prenatale Giuseppe Noia, Docente di medicina dell'Eta' Prenatale alla Cattolica di Roma, e Patrizia Papacci, dell'Unita' operativa complessa di Neonatologia Policlinico A. Gemelli.
Introduce i lavori Massimo Antonelli, Direttore del Centro di Ateneo per la Vita dell'Universita' Cattolica.
Dopo il primo seminario svoltosi lo scorso novembre dal titolo ''Sla: i problemi socio assistenziali per i malati e familiari'', nel corso del 2013 seguiranno altri incontri del ciclo ''La vita e' degna, sempre'', che ha il sostegno di Eni, su: La disabilita' nello sport; Lo stato vegetativo; La vecchiaia e il fine vita. red/mpd
CONVEGNO CHESTERTONIANO - TUTTE LE STRADE...
Una foto molto famosa
(At this point the debate was interrupted by persistent knocking at the doors by ticket-holders who had, through some misunderstanding, been locked out. On the chairman's intervention the doors were opened, and order was restored Mr. Shaw then proceeded).
George MacDonald, uno degli scrittori più amati da GKC
Presto torneremo sull'argomento. Da bambino di sette - otto anni iniziò a scrivere per imitarlo, pensate.
MacDonald ebbe a che fare anche con l'Italia.
Paolo Gulisano ne ha scritto una biografia e Pietro Federico ne ha tradotto un romanzo.
martedì 19 febbraio 2013
Un aforisma al giorno
venerdì 15 febbraio 2013
Chesterton in altre parole - Chesterton e i(l) Nobel
Ma abbiamo scoperto che alcuni premi Nobel lo hanno citato in loro discorsi.
Eccoli qua:
Ronald H. Coase (premio Nobel per l'economia 1991):
http://www.nobelprize.org/nobel_prizes/economics/laureates/1991/coase-lecture.html
Francois Mauriac (premio Nobel per la letteratura1952):
http://www.nobelprize.org/nobel_prizes/literature/laureates/1952/mauriac-speech.html
Amartya Sen (premio Nobel per l'economia 1998):
http://www.nobelprize.org/nobel_prizes/literature/laureates/1913/tagore-article.html
giovedì 14 febbraio 2013
Un vecchio post per rallegrarci sul Card. Dolan
Soc Chestertoniana (@Sochest) | |
Tiriamo fuori un vecchio post dal blog, per rallegrarci. Il cardinale Dolan presenta la mamma al Papa. uomovivo.blogspot.it/2012/02/e-una-… |
Il Papa ci ha messo tutti sottosopra (e così ora vediamo il mondo da un’altra prospettiva)
mercoledì 13 febbraio 2013
Uomini e tristezze - Dal Corriere - Il tribunale si rifiuta di riconoscere le nozze di Concia
Che il tribunale non abbia riconosciuto le "nozze" della signora Paola Concia con un'altra signora in sé è una notizia non triste (il Tribunale in questione ha peraltro applicato la legge italiana, Deo gratias).
Il punto qual è?
E' che siamo solo al primo tentativo, poi comunque ci sarà la Corte Europea dei Diritti dell'Uomo...
Sarebbe il caso di far sentire sempre la propria voce dicendo che questi non sono matrimoni, non sono vere unioni, che vanno contro la legge naturale, contro l'uomo, contro tutto e non tacere facendo credere che si è d'accordo.
Il giorno dopo, se lo farete, vi copriranno di contumelie e vi diranno che siete omofobi che oggi è peggio che dire tagliagole, però avrete detto la verità. Tacendo, no.
martedì 12 febbraio 2013
Un aforisma al giorno
che furono fondati da uomini forti su uomini forti. Ma quest'unica cosa, la storica Chiesa cristiana, fu fondata su un uomo debole, e per questo motivo è indistruttibile. Poiché nessuna catena è più forte del suo anello più debole»
Chiediamo a tutti di pregare il Santo Rosario ogni giorno per l'elezione del Successore di Pietro
il momento che sta attraversando la Chiesa Cattolica con la rinuncia di Papa Benedetto XVI è davvero intenso e grave.
Quello che chiediamo a tutti è di unirsi nella preghiera del Santo Rosario quotidiano da qui sino all'elezione del nuovo Pontefice.
Le porte degl'inferi non prevarranno, noi cattolici dobbiamo fare ciascuno la propria parte nella battaglia, ed ora è il momento di pregare, ora combattere significa pregare.
Da oggi quindi iniziamo il Santo Rosario quotidiano per l'elezione del nuovo Pontefice.
lunedì 11 febbraio 2013
Un invito da seguire che suggeriamo di diffondere
Soc Chestertoniana (@Sochest) | |
"@dongabriele: Crociata per un milione di Rosari al giorno fino alla fine del Conclave tinyurl.com/ccemn26" |
Sulle dimissioni del Santo Padre
Preghiamo intensamente.
Un aforisma al giorno (come al solito Gilbert veleggiava decine di anni avanti a tutti, amen!)
Gilbert Keith Chesterton, Chaucer
domenica 10 febbraio 2013
Chesterton discusse per radio con Bertrand Russell
venerdì 8 febbraio 2013
Un aforisma al giorno
Gilbert Keith Chesterton, Chaucer
giovedì 7 febbraio 2013
Gli hobbit ovvero gli umili del Magnificat - Andrea Monda per Rubbettino
È ancora viva l'eco planetaria suscitata dalla proiezione nelle sale del primo episodio del colossal Lo Hobbit diretto da Peter Jackson tratto dall'omonimo romanzo di John Ronald Reuel Tolkien e prequel del notissimo Signore degli anelli.
Ma chi sono davvero questi timidi abitanti della Terra di Mezzo? Qual è la carica simbolica di questo racconto?
A svelarcelo è Andrea Monda, già autore per Rubbettino del volume L'anello e la croce. Il significato teologico del Signore degli Anelli che in questo nuovo libro, che riprende in parte il precedente, si sofferma in particolare proprio sugli hobbit, la genia cui Frodo Baggins, il protagonista del romanzo di Tolkien, appartiene.
Secondo Monda gli hobbit rappresentano in pieno gli "humiles" ("humus" peraltro in latino significa "terra, suolo", ed è proprio nei recessi del suolo che quale vivono gli hobbit) che nel cantico del Magnificat riportato dal Vangelo di Luca vengono esaltati. Gli hobbit sono "bassi" (in ebraico "shaphal", letteralmente basso, è il termine usato per indicare i "poveri" in spirito delle beatitudini), sono semplici, puri di cuore, contrapposti invece a un mondo abitato da "orgogliosi" da "potenti", da Sauron a Saruman, a Denethor a Boromir.
Il leit-motiv del libro è peraltro quello che i piccoli diventano protagonisti. Come afferma Elrond al termine della convocazione nella sua reggia-santuario:
"Né la forza né la saggezza ci condurrebbe lontano; questo è un cammino che i deboli possono intraprendere con la medesima speranza dei forti. Eppure tale è il corso degli eventi che muovono le ruote del mondo, che sono spesso le piccole mani ad agire per necessità, mentre gli occhi dei grandi sono rivolti altrove... È giunta l'ora del popolo della Contea, ed esso si leva dai campi silenziosi e tranquilli per scuotere le torri ed i consigli dei grandi!"
Come non leggervi le parole evangeliche riportate da Matteo: "Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli."?
Il libro di Monda si rivela insomma come una sorta di straordinaria mappa ermeneutica per viaggiare nella Terra di Mezzo e, dopo aver goduto della straordinaria capacità immaginifica del suo autore, apprezzarne la ricca simbologia.
L'ebook è acquistabile su tutti gli store on line (bookrepublic, IBS, Amazon ecc.)
Uomini e tristezza - Quasi tutti in Europa si calano le braghe sui matrimoni gay pur esistendo una maggioranza troppo silenziosa che non li vuole
Unioni Omosessuali
La neolingua del matrimonio gay 300 KB
07 Febbraio 2013 - Avvenire
Unioni Omosessuali
In Italia un dibattito surreale 288 KB
07 Febbraio 2013 - Libero
Unioni Omosessuali
Per Bersani la coppia gay ha pi diritti di quella etero 286 KB
07 Febbraio 2013 - CorrieredellaSera
Unioni Di Fatto
La parola che manca alle persone non sposate 259 KB
07 Febbraio 2013 - Repubblica
Unioni Omosessuali
Il ritardo dell'Italia 94 KB
07 Febbraio 2013 - Nazione
Unioni Omosessuali
Mai bimbi russi ai francesi gay 292 KB
07 Febbraio 2013 - Europa
Unioni Omosessuali
SPAGNA. Anche i popolari si arrendono 252 KB
Distributismo - Leggete questo articolo di Antonio Margheriti Mastino da La Nuova Bussola Quotidiana
Il nostro Paolo Gulisano parla di Chesterton e distributismo su Il Sussidiario - Chesterton / Quella "profezia" sui banchieri di Wall Street
mercoledì 6 febbraio 2013
martedì 5 febbraio 2013
Un aforisma al giorno (attuale: da riferire ai candidati alle prossime elezioni)
Un aforisma al giorno
Un aforisma al giorno
lunedì 4 febbraio 2013
Ricorre il centenario della pubblicazione di The Victorian Age in Literature
Lo pubblicava per la Home University Library.
Gli editori premisero all'opera questa nota: "questo libro non è presentato come una storia autorevole della letteratura vittoriana. È una libera e personale presa di posizione ed impressioni sul significato della letteratura vittoriana...".
È ancora un capolavoro, nonostante questa buffa premessa degli editori.
In Italia manca dagli anni Quaranta.
La caccia al tesoro di Gilbert
Questi versi, accompagnati da disegni a gesso colorato su carta marrone, furono più tardi trovati da Dorothy Collins raccolti come oggetti da collezione.
domenica 3 febbraio 2013
Sulla conversione di GKC
La cerimonia ebbe luogo a Beaconsfield, il paesino del Buckinghamshire dove i Chesterton vivevano da diversi anni, esattamente in un capannone metallico di color rosso mattone che si trovava tra i retrocucina e le rimesse del locale Hotel della Ferrovia (Railway Hotel) in cui veniva celebrata settimanalmente e nei giorni festivi la Santa Messa grazie alla cortesia di una certa Signora Borlase, un'irlandese cattolica moglie di un convertito e proprietaria dell'hotel.
All'epoca Beaconsfield era ancora parte della parrocchia di Sant'Agostino di High Wycombe.
Tutto si svolse verso le tre del pomeriggio. Chesterton fece la sua confessione a padre John O'Connor, poi ricevette il battesimo sub condicione da Dom Ignatius Rice.
La Prima Comunione la ricevette sempre al Railway Hotel di Beaconsfield dal parroco di High Wycombe padre Thomas Walker (che lo aveva preparato) la mattina del 24 Settembre 1922; la Cresima invece quello stesso giorno ad High Wycombe nel pomeriggio dal Vescovo di Northampton Cary Elwes.
Per la Cresima prese il nome del suo santo preferito, San Francesco d'Assisi.
I Chesterton, la scuola e la carità.
Una delle cause a cui dedicavano i loro risparmi erano i vari bambini a cui erano affezionati e dei quali pagavano le spese educative e scolastiche.
Sul rapporto dei Chesterton coi bambini forse abbiamo già detto qui sul blog. Se così non fosse, presto lo faremo.
Un'altra interessante notizia è quella che segue.
Quando GKC morì (e lo stesso fu quando morì poco dopo sua moglie), i due decisero di lasciare la loro casa in eredità alla Chiesa Cattolica con l'auspicio che in essa potesse sorgere un monastero ma ancor di più una scuola. La cosa non andò in porto (qualche anno fa la casa fu venduta, suddivisa, a due privati; era diventata nel frattempo della St. Barnabas Society, un organismo della Chiesa Cattolica che aiuta i pastori anglicani che decidono di diventare cattolici e perdono lo stipendio dal Governo Inglese), ma in un certo qual senso la volontà dei Chestrerton è stata in un altro modo rispettata, visto che nel mondo esistono almeno due scuole col suo nome (la Chesterton Academy di St. Paul, Minnesota, USA, e la Scuola Libera "Gilbert Keith Chesterton" di San Benedetto del Tronto) che vogliono tenere viva l'eredità dei due buoni e cari coniugi.
Bello, no?
sabato 2 febbraio 2013
Chesterton in altre parole - Ancora su San Tommaso d'Aquino
Dorothy Collins, citata da Ian Ker, G. K. Chesterton - A biography, Oxford University Press, 2011, pag. 682, nostra traduzione.
Chesterton in altre parole - L'ammirazione di Etienne Gilson
Maisie Ward, Gilbert Keith Chesterton, London, Sheed & Ward, 1944, pag. 525.