Il semplice essere umano a due gambe, come tale, dovrebbe essere percepito come qualcosa di molto più commovente di qualsiasi musica e di più sorprendente di ogni altra creatura.
Gilbert Keith Chesterton, Ortodossia.
Il semplice essere umano a due gambe, come tale, dovrebbe essere percepito come qualcosa di molto più commovente di qualsiasi musica e di più sorprendente di ogni altra creatura.
Gilbert Keith Chesterton, Ortodossia.
Se per ottenere la giustizia le persone scegliessero di correre la metà di rischi che hanno già corso per ottenere l'abbrutimento, se per far diventare bello qualcosa lavorassero con metà dell'impegno con cui hanno lavorato per rendere brutta ogni cosa, se servissero Dio come hanno servito il Re del maiale o il Re del petrolio, il successo della democrazia distributista sarebbe sotto gli occhi di tutti come una delle loro insegne sgargianti e gratterebbe il cielo come una delle loro assurde torri.
Gilbert Keith Chesterton, Il profilo della ragionevolezza
Per dirla in breve, il male da cui sto cercando di diffidarvi non è l'eccessiva democrazia, non l'eccessiva bruttezza, non è l'eccessiva anarchia. Potrebbe essere indicato così: si tratta della standardizzazione verso bassi standard.
Gilbert Keith Chesterton, Culture and the Coming Peril
Gli essere umani sono felici fin tanto che mantengono la loro capacità di recezione, e la capacità di reagire agli stimoli esterni con la sorpresa, o la gratitudine.
Gilbert Keith Chesterton, La Nonna del drago ed altre serissime storie
G.K. Chesterton, in full Gilbert Keith Chesterton, (born May 29, 1874, London, England—died June 14, 1936, Beaconsfield, Buckinghamshire), English critic and author of verse, essays, novels, and short stories, known also for his exuberant personality and rotund figure.
Il resto qui di seguito:
https://www.britannica.com/biography/G-K-Chesterton
Inwardly speaking, I have had a funny time. A meaningless fit of depression, taking the form of certain absurd psychological worries, came upon me, and instead of dismissing it and talking to people, I had it out and went very far into the abysses, indeed. The result was that I found that things, when examined, necessarily spelt such a mystically satisfactory state of mind, that without getting back to earth, I saw lots that made me certain it is all right. The vision is fading into common day now, and I am glad. The frame of mind was the reverse of gloomy, but it would not do for long. It is embarrassing, talking with God face to face, as a man speaketh to his friend.
Gilbert Keith Chesterton to Edmund Clerihew Bentley, letter, Summer 1894, in Michael Ffinch, G. K.Chesterton: A Biography.
Svérázný amatérský detektiv otec Brown vyšetřuje krádež vzácných zlatých rybek, při níž to zpočátku vypadá, že zloději měli až čarovné schopnosti. Josefu Somrovi v hlavní roli dramatizace detektivní povídky sekundují Kryštof Hádek, Oldřich Vízner, Růžena Merunková a další známí herci.
(traduzione: L'eccentrico detective dilettante Padre Brown indaga sul furto di rari pesci rossi, in cui i ladri inizialmente sembrano avere poteri magici. Josef Somr è affiancato da Kryštof Hádek, Oldřich Vízner, Růžena Merunková e altri noti attori nel ruolo principale della drammatizzazione del giallo).
Qui sotto il collegamento (con video):
https://www.cortiledeigentili.com/il-paradosso-di-chesterton/
Eccentrici e insulari: i vittoriani di Chesterton tra libero pensiero e tradizione
di Enrica Villari
https://www.lindiceonline.com/osservatorio/cultura-e-societa/eccentrici-insulari-vittoriani-chesterton-libero-pensiero-tradizione/
La Poetry Foundation, editore della rivista Poetry, è un'organizzazione letteraria impegnata a valorizzare la presenza della poesia nella cultura americana. Dicono i fondatori che essa "lavora per elevare la poesia a una posizione più visibile e influente nella nostra cultura". E' nata nel 2003 dopo un'importante donazione dalla filantropa Ruth Lilly, e si è evoluta dalla Modern Poetry Association, fondata nel 1941 per sostenere la pubblicazione della rivista Poetry.
Ecco cosa dicono a proposito di Chesterton:
G.K. Chesterton was one of the dominating figures of the London literary scene in the early 20th century. Not only did he get into lively discussions with anyone who would debate him, including his friend, frequent verbal sparring partner, and noted Irish playwright George Bernard Shaw, but he wrote about seemingly every topic, in every genre, from journalism to plays, poetry to crime novels. "He said something about everything and he said it better than anyone else," writes Dale Ahlquist, president of the American Chester Society, on the society's website. Most of Chesterton's literary output was nonfiction, including thousands of columns for various periodicals, but today he is best remembered for his fictional work—a mystery series about Father Brown, a Catholic priest and amateur detective.
Il resto qui sotto:
Per questo:
I felt in my bones.
Questo basterebbe e avanzerebbe.
Mi spiego meglio: quando Chesterton scrive "I felt in my bones", i traduttori scrivono:
Le mie profonde convinzioni sono queste.
(edizione Lindau 2010, di Raffaella Asni)
Ho avuto la sensazione profondissima
(edizione Morcelliana 1926, di Raffaello Ferruzzi).
Ora, rendono tutte e due l'idea, sia chiaro, ma un conto è dire quel che dicono i traduttori (e me ne rendo conto, è un lavoro difficilissimo), un conto è dire: me lo sento per le ossa o ho sentito nelle mie ossa, perché così è che suona letteralmente.
Tutte le volte che sono stato in paesi anglofoni e sono stato interpellato da qualche lettore di Chesterton di quelle parti, ho ricevuto immancabilmente questa domanda: ma come fate voi italiani? Spiego sempre che i traduttori cercano di dare il loro meglio ma che comunque è un compito difficile. D'altronde ho letto anche brani della Divina Commedia di Dante Alighieri...
Allora penso che valga la pena riportare questi passaggi nella loro lingua originale, ed è anche interessante capire come i traduttori abbiano tentato di renderli. Per lo meno a me piace molto fare questi confronti e tornare alla mente di Gilbert.
Marco Sermarini
Pump Street è il primo negozio distributista d'Italia, vende magliette ma anche libri e tanto altro ancora.
Simone Egidi, il Libraio di Pump Street, ha chiesto a due lettori, Marco Pellei e Pier Giorgio Sermarini, di recensire Partitocrazia di Hilaire Belloc e Cecil Chesterton.
Ecco cosa ne è uscito.
Il libro, che vale la pena di essere letto, si può acquistare su www.pumpstreet.it
These in some dark way I thought before I could write, and felt before I could think: that we may proceed more easily afterwards, I will roughly recapitulate them now. I felt in my bones;
first, that this world does not explain itself. It may be a miracle with a supernatural explanation; it may be a conjuring trick, with a natural explanation. But the explanation of the conjuring trick, if it is to satisfy me, will have to be better than the natural explanations I have heard. The thing is magic, true or false.
Second, I came to feel as if magic must have a meaning, and meaning must have some one to mean it. There was something personal in the world, as in a work of art; whatever it meant it meant violently.
Third, I thought this purpose beautiful in its old design, in spite of its defects, such as dragons.
Fourth, that the proper form of thanks to it is some form of humility and restraint: we should thank God for beer and Burgundy by not drinking too much of them. We owed, also, an obedience to whatever made us.
And last, and strangest, there had come into my mind a vague and vast impression that in some way all good was a remnant to be stored and held sacred out of some primordial ruin.
Man had saved his good as Crusoe saved his goods: he had saved them from a wreck. All this I felt and the age gave me no encouragement to feel it. And all this time I had not even thought of Christian theology.
Gilbert Keith Chesterton, Orthodoxy.
Gli uomini che credono veramente in se stessi sono tutti nei manicomi.
Gilbert Keith Chesterton, Ortodossia.
But the cross, though it has at its heart a collision and a contradiction, can extend its four arms for ever without altering its shape. Because it has a paradox in its centre it can grow without changing. The circle returns upon itself and is bound. The cross opens its arms to the four winds; it is a signpost for free travellers.
Gilbert Keith Chesterton, Orthodoxy.
"Il pericolo del prussiano – ci dice Gilbert Keith Chesterton – è che è pronto a combattere per vecchi errori come fossero nuove verità”. E questi vecchi errori altro non sono che la tentazione che da sempre ingolosisce l’uomo, e cioè il desiderio di divenire giudice di se stesso, un “soggetto totalmente autodeterminato come lo vuole la modernità”, scrive nella Nota di lettura il curatore Martino Cervo. La barbarie di Berlino, che Rubbettino ripropone al pubblico italiano insieme a Lettere a un vecchio garibaldino, è un testo propagandistico. Siamo nel 1914, la Belle Epoque è agli sgoccioli, la guerra che tutti avevano profetizzato inizia con una pistolettata a Sarajevo. Gli inglesi sanno bene che i più pericolosi sono i prussiani, che da decenni stavano guidando la corsa agli armamenti.
Il resto dell'articolo è qui:
https://www.ilfoglio.it/una-fogliata-di-libri/2022/03/30/news/la-barbarie-di-berlino-3858160/