Il cristianesimo è stato dichiarato morto infinite volte. Ma, alla fine, è sempre risorto, perché Dio conosce bene la strada per uscire dal sepolcro.
domenica 31 marzo 2024
Buona Pasqua!
Echi di Chesterton (e di chestertoniani) - Ecco il saggio di cui al post di ieri. Tommaso del Creatore (Chesterton) - Le ragioni e l'attualità di un appellativo (di Santiago Sanz Sánchez) - da Annales Theologici.
Abbiamo trovato questo interessante saggio che consolida la fama di chestertoniano di Joseph Ratzinger da tempi lontani e volevamo sottoporlo alla vostra attenzione. Eccone l'incipit con il sommario e il collegamento:
TOMMASO DEL CREATORE (CHESTERTON).
LE RAGIONI E L’ATTUALITÀ DI UN APPELLATIVO
Santiago Sanz Sánchez
Sommario: I. Introduzione. II. Le ragioni dell’appellativo. 1. Le ragioni di Chesterton. 2. Le ragioni di Pieper. 3. Le ragioni di Pesch. III. L’attualità dell’appellativo. 4. L’attualità nell’ottica di papa Francesco. 5. L’attualità secondo Joseph Ratzinger / Benedetto XVI. 6. Conclusione.
I. Introduzione
Trentotto anni fa, il 14 marzo 1979, a Salisburgo, in una occasione analoga a questa, la celebrazione accademica della festa di San Tommaso d’Aquino, l’allora arcivescovo di Monaco di Baviera e Frisinga, che si chiamava Joseph Ratzinger, iniziava la sua Lectio magistralis citando una proposta del noto scrittore Gilbert K. Chesterton. La citazione sarebbe da considerare aneddotica, addirittura irrilevante, se non fosse perché eminenti studiosi di Tommaso, sia prima (Josef Pieper), che dopo (Jean-Pierre Torrell, Otto H. Pesch), per nominare solo alcuni, si sono riferiti alla stessa proposta dell’intellettuale inglese.
Il resto nel collegamento qui sotto:
https://www.annalestheologici.it/article/view/3436/1733
sabato 30 marzo 2024
Echi di Chesterton (e di chestertoniani...) - Tommaso del Creatore.
Otto Herman Pesch conclude la sua introduzione su Tommaso d’Aquino intitolando il paragrafo conclusivo così: San Tommaso di Dio, il Creatore. Ratzinger afferma che l’osservazione di Chesterton lo ha aiutato molto a capire meglio la figura intellettuale e spirituale di San Tommaso, e che “in una celebrazione di Tommaso viene perciò spontaneo pensare al tema della creazione”, consapevole del fatto che «il Creatore e la creazione sono il nucleo del suo pensiero teologico».
Santiago Sánt Sanchez, Tommaso del Creatore, le ragioni di un appellativo.
venerdì 29 marzo 2024
Un aforisma al giorno - In cosa consiste il romanzo.
Gilbert Keith Chesterton, Twelve Types.
giovedì 28 marzo 2024
Un aforisma al giorno - Lo scopo dell'eloquenza.
L'obiettivo di ogni eloquenza è trovare il minimo comune denominatore delle anime degli uomini.
Gilbert Keith Chesterton, Twelve Types.
mercoledì 27 marzo 2024
Un aforisma al giorno - Gli uomini d'onore si sposano.
Gilbert Keith Chesterton, Uomovivo.
martedì 26 marzo 2024
Un aforisma al giorno -
Gilbert Keith Chesterton, L'Osteria Volante.
lunedì 25 marzo 2024
Il Nostro Eroe e Lucian Oldershaw all'Esposizione Universale di Parigi.
Come i lettori assidui del nostro blog sapranno, Lucian Oldershaw fu uno dei compagni di classe di Gilbert a St. Paul, la scuola superiore che frequentò assieme a Edmund Clerihew Bentley. I tre rimasero amici tutta la vita e non si persero mai di vista. Oldershaw ebbe la ventura di essere anche il cognato di Chesterton perché marito della sorella superstite di Frances Blogg. Fu lui che invitò Chesterton dai Blogg per il “Tea and Lively Conversation” che si svolgeva la domenica a casa di questa famiglia, a Londra nel quartiere creativo di Bedford Park (era il luogo di residenza di William Butler Yeats, frequentatore anch'egli di casa Blogg). Chesterton seguì l'invito del compagno di scuola, andò e si innamorò a prima vista di una delle ragazze Blogg, cioè Frances. Lucian invece sposò Ethel. Quindi Lucian ha un certo peso in tutta la vicenda, anche perché sembra, secondo una versione, di essere stato lui a presentare Hilaire Belloc a Chesterton, ma su questo esiste anche un'altra storia.
L'Esposizione Universale del 1900 si tenne sulla spianata degli Invalides, nel Campo di Marte, sul Trocadéro e sulle rive della Senna, con una sezione nel Bois de Vincennes, e fu visitata da migliaia e migliaia di persone, tra cui il Nostro Eroe e suo cognato. Nell'ambito dell'esposizione si svolsero numerosi congressi internazionali e pure le Olimpiadi del 1900.
Gilbert si sposò l'anno dopo, Lucian sposò Ethel nel 1902.
Qui di seguito altre notizie e cenni su Lucian Oldershaw:
https://uomovivo.blogspot.com/2023/01/the-speaker-il-giornale-che-lancio.html
https://uomovivo.blogspot.com/2022/03/chi-e-il-bimbetto-nella-foto.html
https://uomovivo.blogspot.com/2020/12/lidillio.html
https://uomovivo.blogspot.com/2016/06/due-cari-amici-di-chesterton.html
domenica 24 marzo 2024
The Donkey, poesia della Domenica delle Palme.
THE DONKEY
G.K. CHESTERTON
Illustration to "The Donkey" by G.K. Chesterton: "When Fishes Flew and Forests Walked" by Tom Chadwick (1938) |
Riproposizioni - Un aforisma al giorno - Una delle pagine più significative di Ortodossia
Questo è il romanzo emozionante dell’ortodossia. La gente ha acquisito la stolta abitudine di parlare dell’ortodossia come di qualcosa di pesante, monotono e sicuro. Non c’è mai stato niente di così rischioso o di così emozionante come l’ortodossia. Era assennatezza: ed essere sani di mente è più drammatico dell’essere pazzi. Era l’equilibrio dell’uomo che tiene le redini di cavalli che corrono all’impazzata, il quale sembra pendere da una parte e oscillare dall’altra, eppure in ogni atteggiamento possiede la grazia di una statua scolpita ad arte e la precisione della matematica.
Gilbert Keith Chesterton, Ortodossia.
sabato 23 marzo 2024
Un aforisma al giorno - Vedere le cose come sono realmente.
"Stavamo parlando di San Pietro", disse, "ricordi che fu crocifisso a testa in giù. Ho spesso pensato che la sua umiltà sia stata ricompensata dal fatto di aver visto nella morte la bella visione della sua infanzia. Vide anche il paesaggio come è realmente: con le stelle come fiori, le nuvole come colline, e tutti gli uomini appesi alla misericordia di Dio".
Gilbert Keith Chesterton, Il poeta e i pazzi.
Masaccio, Crocifissione di san Pietro, Polittico di Pisa, Musei statali di Berlino. |
venerdì 22 marzo 2024
Un aforisma al giorno - Il peggio è sempre vicino al meglio...
Il peggio è sempre molto vicino al meglio; c'è qualcosa di molto peggiore dell'ateismo che è il satanismo, altrimenti noto come Essere Dio.
Gilbert Keith Chesterton, Il poeta e i pazzi.
Luca Signorelli, Predica e punizione dell'anticristo, Cappella di San Brizio, Duomo di Orvieto. |
giovedì 21 marzo 2024
Un aforisma al giorno - Voce forte che annega qualsiasi osservazione.
Questo è ciò che si intende per pubblicità: una voce abbastanza forte da annegare qualsiasi osservazione fatta dal pubblico.
Gilbert Keith Chesterton, Il profilo della ragionevolezza.
mercoledì 20 marzo 2024
Un aforisma al giorno - Strategie...
Cento storie della storia umana sono lì a dimostrare che le tendenze possono essere invertite e che un ostacolo può essere il punto di svolta. Le sabbie del tempo sono semplicemente punteggiate da singoli paletti che hanno segnato l'inversione di tendenza. Il primo passo verso la vittoria finale è fare in modo che il nemico non vinca, anche solo che non vinca ovunque. Poi, quando avremo fermato la sua corsa, e magari combattuto fino a bloccarla, potremo iniziare un contrattacco generale.
Gilbert Keith Chesterton, Il profilo della ragionevolezza.
martedì 19 marzo 2024
Un aforisma al giorno - Una sentenza di morte commutata.
Gli Ebrei, con il loro meraviglioso istinto per la religione pratica, giuravano che chi guardava Yahweh moriva; ma in un gran numero di scuole e saggi trascendentali la sentenza di morte è stata commutata in un destino di idiozia farfugliante.
Gilbert Keith Chesterton, The Speaker, 17 novembre 1900.
lunedì 18 marzo 2024
Chesterton in altre parole - George Bernard Shaw su Magic.
Concordo pienamente con Mr. West sul successo di Mr. Chesterton nel suo singolo lavoro come drammaturgo. Mi sottraggo al teatro così pigramente che ho perso il diritto di definirmi un frequentatore di opere teatrali; ma le circostanze mi hanno portato a vedere Magic più volte, e ogni volta mi è piaciuto sempre di più. Mr. Chesterton è nato non solo con il cervello necessario per vedere nel mondo qualcosa di più di un intrigo sessuale, ma anche con tutti i trucchi essenziali del palcoscenico a portata di mano; ed è stato delizioso scoprire che i personaggi che sembrano così fantastici e persino stravaganti (i personaggi del palcoscenico sono di solito di cera) nelle sue storie d'amore sono diventati credibili e solidi dietro le luci dei riflettori, proprio il contrario di ciò che i suoi critici si aspettavano. Il banco di prova è molto impegnativo; l'esposizione di molte scene commoventi e popolari nei romanzi rivelerebbe il fatto che sono fisicamente impossibili e moralmente assurde. Chesterton si inserisce nella tradizione inglese di Shakespeare, Fielding, Scott e Dickens, in cui è necessario afferrare il proprio personaggio con tanta maestria da poter giocare con esso nel modo più stravagante... Il Duca in Magic è molto meglio di Micawber o della signora Wilfer, nessuno dei quali può sopportare le luci della ribalta perché, come i cardellini, hanno una sola melodia, mentre il Duca fa suonare tutto l'universo con la sua ridicola musica. Questo è il tocco shakespeariano. È cortese chiedere di più?
George Bernard Shaw, da una recensione della biografia di Julius West G. K. Chesterton - A Critical Study.
George Bernard Shaw |
Julius West |
domenica 17 marzo 2024
sabato 16 marzo 2024
Un aforisma al giorno - Gente comune, se potesse parlare...
L'opinione normale di un gran numero di uomini poveri e laboriosi su qualsiasi questione che riguardi la loro vita sarebbe l'opinione più preziosa che sarebbe umanamente possibile ottenere su quell'argomento, ma la difficoltà è ottenere quell'opinione. Gli uomini sono troppo laboriosi per essere politici, troppo poveri per esercitare il potere, così la democrazia viene gestita in base alle pretese dei colti che sono incapaci di vedere le cose come sono e seguono le mode intellettuali del momento.
Gilbert Keith Chesterton, da un discorso riportato nella Montreal Gazette, 17 febbraio 1921.
venerdì 15 marzo 2024
Un aforisma al giorno - Uniforme, universale, ufficiale, oppressivo. E tanto è (ancora una volta aveva visto giusto).
Il pericolo intrinseco e terribile dell'attuale tendenza è che non si tratta, nemmeno in teoria, della crescita di grandi cose; è solo la crescita di piccole cose fino a farle diventare grandi. Un potere che è, in pratica, come il potere centrale del governo, sarà dato a qualcosa che non è un governo centrale, ma solo un'impresa centralizzata. Quando esisterà, sarà esattamente come il socialismo: uniforme, universale, ufficiale, oppressivo.
Gilbert Keith Chesterton, G.K.'s Weekly, 24 marzo 1928.
giovedì 14 marzo 2024
Un aforisma al giorno - Giornalismo e narrativa
L'immaginazione è il segnale dell'istinto. Il giornalismo ci dice solo quello che gli uomini fanno; è la narrativa che ci dice quello che pensano, e ancora di più quello che sentono... Tutta la narrativa è solo un diario di sogni ad occhi aperti invece che di giorni. E questa profonda occupazione delle menti degli uomini con certe cose alla fine ha sempre un effetto anche sull'espressione esteriore dell'epoca.
Gilbert Keith Chesterton, Illustrated London News, 21 aprile 1923.
mercoledì 13 marzo 2024
Un aforisma al giorno - Chesterton corregge Shaw anche nelle interpretazioni delle opere di quest'ultimo... 😁🤭😅
Gilbert Keith Chesterton, Daily News, 26 aprile 1905.
martedì 12 marzo 2024
Un aforisma al giorno - Le voci dei santi e dei saggi dovrebbero suonare incessantemente come il mare.
L'espressione moderna "scontento divino" è pericolosa. C'è della verità anche in essa, naturalmente, ma è solo una verità di tipo speciale e secondario. Gran parte dei litigi tra il cristianesimo e il mondo sono dovuti a questo fatto: che ci sono generalmente due verità, per così dire, in ogni momento di rivolta o di reazione, e l'antico truismo di fondo che è comunque vero in ogni momento. A volte vale la pena sottolineare che il nero non è così nero come lo si dipinge; ma il nero è pur sempre nero, e non bianco. Così per i meriti della contentezza e dell'insoddisfazione. È vero che in certe crisi acute e dolorose di oppressione o di disgrazia, lo scontento è un dovere e la vergogna potrebbe chiamarci come una tromba. Ma non è vero che l'uomo debba guardare alla vita con un occhio di insoddisfazione, per quanto abbia una mentalità elevata. Non è vero che nel suo rapporto primario e nudo con il mondo, nel suo rapporto con il sesso, con il dolore, con il cameratismo, con la tomba o con il tempo, l'uomo debba fare del malcontento il suo ideale; è una follia nera. Metà delle sue povere speranze di felicità dipendono dal fatto che ritiene bella una casa piccola, affascinante una moglie semplice, non insopportabile un piede zoppo e non così brutte le carte. La voce dei ribelli e dei profeti speciali, che raccomandano il malcontento, dovrebbe, come ho detto, suonare di tanto in tanto all'improvviso, come una tromba. Ma le voci dei santi e dei saggi, che raccomandano la contentezza, dovrebbero suonare incessantemente, come il mare.
Gilbert Keith Chesterton, T. P.'s Weekly, 1910, in The Apostle and the Wild Ducks.
lunedì 11 marzo 2024
Un aforisma al giorno - L'alba è una gloria senza fine...
Attualmente, infatti, tendiamo tutti a commettere un errore: tendiamo a dare troppa importanza alla politica. Tendiamo a dimenticare che una parte enorme della vita di un uomo è la stessa sotto un Sultano e un Senato, sotto Nerone o San Luigi. L'alba è una gloria senza fine, alzarsi dal letto è una seccatura senza fine; il cibo e gli amici saranno benvenuti, il lavoro e gli estranei devono essere accettati e sopportati; gli uccelli andranno a letto e i bambini no, fino alla fine dell'ultima sera. E il pericolo peggiore è che, nella nostra moderna rivolta contro gli infortuni intollerabili, possiamo aver sconvolto quelle cose che da sole rendono tollerabile la vita quotidiana. Sarà una tragedia ironica se, quando abbiamo faticato per trovare il riposo, scopriremo di essere inguaribilmente inquieti. Sarà triste se, dopo aver lavorato per la nostra vacanza, scopriremo di aver disimparato tutto tranne il lavoro. Il tipico uomo moderno è il milionario folle che ha faticato per ottenere il denaro e poi scopre di non potersi godere nemmeno il denaro. C'è il rischio che il riformatore sociale sviluppi silenziosamente e occultamente un po' della follia del milionario che denuncia. Potrebbe scoprire di aver imparato a costruire parchi giochi, ma di aver dimenticato come si gioca. Potrebbe agitarsi per la pace e la tranquillità, ma propagare solo la propria agitazione mentale...
Gilbert Keith Chesterton, T.P.'s Weekly 1910, raccolto in The Apostle and the Wild Ducks.
domenica 10 marzo 2024
Il 29 Maggio 2024 fanno 150 anni dalla nascita del Nostro Eroe.
Intanto ve lo diciamo.
Centocinquanta sono una bella cifra.
Sarebbe bello celebrarlo leggendolo e facendo quello che dice.
Poi ci sentiremo.
Chesterton a 13 anni. |
sabato 9 marzo 2024
Un aforisma al giorno - Davvero fratelli.
Perché gli uomini sono davvero fratelli, e sono solo le persone che non sanno nulla della fratellanza a pensare che questa sia contraddetta dal fatto che si combattono l'un l'altro.
Gilbert Keith Chesterton, Daily News, 15 Agosto 1903.
venerdì 8 marzo 2024
Un aforisma al giorno - La dignità dell'artista.
Tutti gli artisti sono impegnati in un'eterna lotta contro la tendenza al declino del proprio metodo e del proprio mezzo. Per questo motivo devono essere talvolta freschi; ma non c'è motivo per cui non debbano essere anche modesti. Non c'è nulla di cui vantarsi nel semplice fatto che il proprio unico modo di esprimersi sia perennemente in crisi. La dignità dell'artista sta nel suo dovere di tenere sveglio il senso di meraviglia nel mondo. In questa lunga veglia deve spesso variare i suoi metodi di stimolo, ma in questa lunga veglia sta anche lottando contro una continua tendenza al sonno.
Gilbert Keith Chesterton, Illustrated London News, 21 maggio 1927.
giovedì 7 marzo 2024
Un aforisma al giorno - Sopportare con gioia gli stolti (ma che bello!).
C'è una raccomandazione apostolica che invita a sopportare con gioia gli stolti. Noi poniamo sempre l'accento sulla parola "sopportare" e interpretiamo il passo come un invito alla rassegnazione. Sarebbe meglio, forse, porre l'accento sulla locuzione "volentieri" e rendere la nostra familiarità con gli stolti un piacere, quasi una dissipazione. Non è nemmeno necessario che il nostro piacere per gli sciocchi (o almeno per gli sciocchi grandi e divini) sia solo satirico o crudele. Il grande sciocco è colui nel quale non riusciamo a distinguere l'umorismo consapevole da quello inconsapevole; ridiamo con lui e ridiamo di lui allo stesso tempo. Un esempio evidente è quello del matrimonio ordinario e felice. Un uomo e una donna non possono vivere insieme senza avere l'uno contro l'altra una sorta di gioco perenne. Ognuno ha scoperto che l'altro non solo è uno sciocco, ma è anche un grande sciocco. Questa grandezza, questa grossolanità e stupidità della follia è la cosa che tutti noi troviamo in coloro con cui siamo in contatto intimo; ed è l'unica base duratura dell'affetto e persino del rispetto.
Gilbert Keith Chesterton,Charles Dickens.
mercoledì 6 marzo 2024
Un aforisma al giorno - Dare le cose per scontate.
Spesso ho fatto il poco che potevo per correggere il giochetto stantio di dare le cose per scontate: tanto più che non si tratta nemmeno di darle per scontate. Le si dà per scontate senza gratitudine; cioè, con enfasi, come non scontate. Anche la propria porta di casa, aperta dalla propria serratura, non dovrebbe aprirsi solo verso l'interno sulle cose familiari, ma anche verso l'esterno sulle cose sconosciute. Anche il proprio focolare domestico dovrebbe essere selvaggio oltre che domestico, perché niente può essere più selvaggio del fuoco.
Gilbert Keith Chesterton, Impressioni irlandesi.
martedì 5 marzo 2024
Un aforisma al giorno - Finito ed infinito.
Il filosofo può talvolta amare l'infinito; il poeta ama sempre il finito. Per lui il grande momento non è la creazione della luce, ma la creazione del sole e della luna.
Gilbert Keith Chesterton, L'uomo che fu Giovedì.
lunedì 4 marzo 2024
Un aforisma al giorno - Abbandonate la disperazione, o voi che entrate.
Per prima cosa, proviamo a simpatizzare, anche solo per un istante, con le speranze del periodo di Dickens, con quell'allegro problema del cambiamento. Se la democrazia vi ha deluso, non vedetela come una bolla di sapone scoppiata, ma almeno come un cuore spezzato, una vecchia storia d'amore. Non sogghignate per il periodo in cui il credo dell'umanità era in luna di miele; trattatelo con la terribile riverenza che si deve alla giovinezza. Per voi, forse, una filosofia più tetra ha coperto ed eclissato la terra. Il feroce poeta del Medioevo scrisse: "Lasciate ogni speranza, o voi che entrate", sopra le porte del mondo inferiore. I poeti emancipati di oggi lo hanno scritto sulle porte di questo mondo. Ma se vogliamo capire la storia che segue, dobbiamo cancellare quella scrittura apocalittica, anche solo per un'ora. Dobbiamo ricreare la fede dei nostri padri, anche solo come atmosfera artistica. Se dunque siete pessimisti, nel leggere questa storia rinunciate per un po' ai piaceri del pessimismo. Sognate per un solo folle momento che l'erba sia verde. Disimparate quel sinistro apprendimento che ritenete così chiaro; negate quella conoscenza mortale che credete di conoscere. Rinunciate al fiore della vostra cultura; rinunciate al gioiello del vostro orgoglio; abbandonate la disperazione, o voi che entrate.
Gilbert Keith Chesterton, Charles Dickens.
domenica 3 marzo 2024
sabato 2 marzo 2024
Un aforisma al giorno - Un mistero di ambizione microscopica.
Forse una cosa veramente grande cerca sempre di diventare piccola; e qui si nasconde un mistero di ambizione microscopica. Infatti, anche se il Magnificat magnifica il Signore, è solo dopo che il Signore ha minimizzato se stesso.
Gilbert Keith Chesterton, La resurrezione di Roma.
venerdì 1 marzo 2024
Un aforisma al giorno - La burocrazia svuota l'autorità dell'uomo.
Ogni tipo di burocrazia brulica intorno alla casa del povero fino a quando la sua autorità è stata svuotata e divorata. I bambini non possono trattare come autorità i genitori che le autorità trattano come schiavi. La conseguenza è che quasi tutta la normale attività di cura dei bambini è passata dal genitore al poliziotto.
Gilbert Keith Chesterton, Illustrated London News, 23 Marzo 2024.