venerdì 31 gennaio 2014
giovedì 30 gennaio 2014
Un aforisma al giorno (adesso vediamo che succede...)
mercoledì 29 gennaio 2014
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The next great heresy is going to be simply an attack on morality: and especially on sexual morality. #Chesterton #Christianity #modernism |
martedì 28 gennaio 2014
Un aforisma al giorno
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Dopo il rapporto Estrela, l'#Europa voterà la relazione #Lunacek. Cambia il nome ma non la sostanza goo.gl/gziGQp |
Il grande John si fa strada, e con lui il distributismo e tutti noi suoi amici.
lunedì 27 gennaio 2014
Un aforisma al giorno (e questo è un antidoto contro la malattia del post precedente...)
"Una cosa morta può andare con la corrente, ma solo una cosa viva può andarvi contro".
Gilbert Keith Chesterton, L'Uomo Eterno
Un aforisma al giorno (questo sul conformismo, grave malattia contagiosa diffusissima ...)
"Alcuni fra i migliori uomini al mondo – il dottor Johnson, per esempio – sono stati particolarmente notevoli perché erano conformisti in teoria e anticonformisti in pratica. Ma se appena un uomo è anticonformista in teoria, allora la situazione è atroce. Quasi certamente vuol dire o che non ha morale o che non ha cervello".
Gilbert Keith Chesterton, Come scrive un giallo
domenica 26 gennaio 2014
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NO ALL'INDOTTRINAMENTO SCOLASTICO PRO-GENDER! EDUCAZIONE SESSUALE DIRITTO ESCLUSIVO DELLA FAMIGLIA! DILLO CON NOI! pic.twitter.com/Vp4KiUDRA2 |
sabato 25 gennaio 2014
Tweet da Matteo Donadoni (@matteodona) - Un bell'articolo del nostro Matteo Donadoni
Matteo Donadoni (@matteodona) | |
Ciò che intesi nel barile delle mele : wp.me/p1kVBO-2wn via @costanzamiriano grazie! eeeee mitici! @Rialticentrico @AlisaTeggi |
venerdì 24 gennaio 2014
Da “Arancia meccanica” al “Seme inquieto”, le profezie (azzeccate) di A. Burgess - di Paolo Gulisano, da Il Sussidiario
Si sono appena concluse in Inghilterra le celebrazioni del ventennale della morte di Anthony Burgess, scrittore, critico letterario britannico, esperto conoscitore di musica, uomo di interessi molteplici e sperimentatore di linguaggi, tra gli autori inglesi più prolifici e tradotti del Novecento. Per la verità la ricorrenza è stata sottolineata in particolare dalla International Anthony Burgess Foundation, di Manchester, che si è assunta il compito di tenere viva la memoria e l'eredità di questo straordinario scrittore. La cultura dominante invece ha preferito ignorarlo. Il motivo è intuibile, se si vanno a rileggere alcune tra le opere più significative di questo sorprendente autore, a cominciare da quella a cui il nome di Burgess resta maggiormente legato, ovvero il romanzo Arancia Meccanica (A Clockwork Orange, scritto nel 1962, letteralmente Un'arancia a orologeria, da cui fu tratto nel 1971 l'omonimo celeberrimo film di Stanley Kubrik (...).
Il romanzo di Burgess è ambientato in Inghilterra un futuro prossimo rispetto al 1962 in cui viene scritto, un'epoca di ottimismo, il tempo del grande boom economico, di trasgressione beat ma anche di massicci interventi statali in vari campi della vita britannica. Burgess affronta quindi il problema del male, non quello dei grandi sistemi ideologici, dei totalitarismi, dei "mostri" come Hitler o Stalin, ma il male stupido, banale, gratuito, quello perpetrato ad esempio dalle bande di giovani teppisti annoiati. (...)
Burgess (...) era cattolico; apparteneva al novero ristretto ma significativo dei fedeli inglesi della Chiesa Cattolica, che tanto efficacemente è stato presente nella cultura britannica, da Chesterton e Belloc a Benson, da Tolkien a Graham Green, per non citare che i più rappresentativi. Burgess era nato a Manchester in una famiglia già cattolica: non era un convertito, con quell'empito e quell'entusiasmo che spesso hanno i neofiti della Fede. Era radicato nella storia tragica della Chiesa in Inghilterra, una storia di persecuzione, di martirio, di catacombe, di sofferenza sotto il peso di uno Stato-Leviatano che perseguì a lungo l'annientamento del Cattolicesimo. (...)
Nel Seme inquieto Burgess ci presenta una visione del futuro (siamo in pieno Ventunesimo secolo) spaventosa: il potere è ossessionato dalla sovrappopolazione, i bambini malati gravi vengono lasciati morire per risparmiare risorse economiche, mentre in compenso si attuano politiche salutiste di proibizione del fumo e dell'alcool. La procreazione è pesantemente scoraggiata, mentre lo Stato- e questa è una trovata interessantissima, vista l'epoca in cui il libro venne scritto, incentiva l'omosessualità vista come radicale soluzione per ridurre le nascite. Lo stile di vita omosessuale viene propagandato nella pubblicità, nei media, e palesemente chi è omosessuale ottiene promozioni e facilitazioni di carriera negli enti pubblici. La famiglia tradizionale è combattuta con tutte le forze a disposizione, fino ad interventi polizieschi repressivi. (...)
Burgess difende in questo romanzo il diritto alla vita, le ragioni della famiglia, ma anche e soprattutto il diritto ad avere, come avevano detto anni prima i distributisti Chesterton e Belloc, una mente libera. (...)
Ecco il saluto della Manifpourtous Italia al presidente della Repubblica Francese Francois Hollande
... Un incubo, signor presidente.
... Un cauchemar, monsieur le president.
giovedì 23 gennaio 2014
G K Chesterton at the Daily News - Nel silenzio totale sta uscendo questa serie
L'interessante non è solo la pubblicazione (parte di questi articoli sono disponibili in alcune brevi antologie uscite solo in inglese: Chesterton - poi la sua segretaria Dorothy Collins - usava riproporre gli articoli usciti sulle riviste in piccole raccolte) ma il fatto che la stessa abbia un carattere filologico, con le origini ed il contesto dei vari pezzi, a cura di Julia Stapleton, una ricercatrice inglese che ha seguito l'impulso di Sheridan Gilley a scavare negli anni in cui GKC scrisse sul quotidiano di Lord Cadbury, organo di una particolare schiatta di liberali inglesi da cui Chesterton si separò decisamente nel 1913.
Non è poca cosa e ne troverete traccia nel numero 2013 della Chesterton Review in edizione italiana. Un buon motivo per acquistarla quando uscirà.
http://www.pickeringchatto.com/titles/1022-g-k-chesterton-at-the-daily-news
Inviato da iPhone
Tweet da AmChestertonSoc (@AmChestertonSoc) - Un aforisma al giorno che non ha pari
mercoledì 22 gennaio 2014
Un aforisma al giorno (più attuale di così... )
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ROMA 2FEB H11 PIAZZA FARNESE: PER LA FAMIGLIA, È NATURALE! @Tempi_it @lanuovaBQ @gasparripdl @marioadinolfi @tempoweb pic.twitter.com/jJx1g2qiPP |
martedì 21 gennaio 2014
"Chesterton mi ha scombinato le carte..." - Intervista a Marco Consorti, direttore di Pump Street
Pump Street è la via di Notting Hill per cui Adam Wayne, il protagonista del romanzo di G. K. Chesterton "Il Napoleone di Notting Hill", scatena la sua guerra contro gli speculatori che volevano portargli via la sua Notting Hill, di cui Pump Street era il cuore, il luogo dove lui era nato, era cresciuto, si era innamorato, e amava quel luogo più di ogni altro. E' molto controcorrente parlare di questo quando tutti ti guardano male se parli della "patria" e tantissimi invece adorano lo Stato. Ecco come la descrive Chesterton: "Se Notting Hill era il cuore dell'universo, e Pump Street era il cuore di Notting Hill, questo era il cuore di Pump Street". In fondo erano solo cinque bottegucce che il Big Business di una speculazione senza senso voleva togliere di mezzo, ma Adam Wayne amava proprio quelle cinque bottegucce che erano casa sua. E' un po' come adesso: i piccoli negozi chiudono perché aprono i centri commerciali. Pensa a dove è arrivata la follia: la gente la domenica ci va a passeggiare anziché andare ai giardini, al mare o in montagna... Aprono i centri commerciali, immense colate di cemento su terre che una volta erano piene di vita, chiudono le piccole botteghe e ci vogliono anche far credere che erano anacronistiche e che così risparmiamo anche! Oggi sono il simbolo dell'economia capitalistica, spesso coniugati con chi era dall'altra parte del capitalismo (pensa ai centri commerciali delle coop... è un vero paradosso! Quelli che una volta erano per l'economia collettiva oggi sono i portabandiera del simbolo più "pop" del capitalismo). Noi vorremmo rimettere al centro di tutto il vero senso del lavoro, che è quello di completare ciò che Nostro Signore ha cominciato, e non "portare a casa la pagnotta" costi quel che costi. Nelle nostre case abbiamo strani libri: quelli di Chesterton e Belloc, di Tolkien che ci ha fatto innamorare della "contea", il mondo degli hobbit, le storie delle reducciones gesuitiche del Paraguay, di San Giacomo della Marca, la Regola di San Benedetto da Norcia, cose che a leggerle mettono dentro delle domande: perché si viveva così? Si può tornare a vivere secondo queste ragioni, questo senso? Per cui siamo solo all'inizio...
Qui notizie sul Monastero di Santa Tecla a Ma'lula
lunedì 20 gennaio 2014
Un aforisma al giorno
sabato 18 gennaio 2014
Alan Alexander Milne
Winnie the Pooh doveva aver letto Chesterton...
Al di la della battuta, l'inventore di Winnie the Pooh, Alan Alexander Milne, era davvero amico di Chesterton e membro del Detection Club. Un po' di influenza l'avrà di certo subita...
Tweet da Cantuale Antonianum (@cantuale)
Cantuale Antonianum (@cantuale) | |
In #Siria orrore e martirio senza fine @Tempi_it: Jihadisti decapitano cristiano e gli piantano la croce nel petto goo.gl/8s8i95 |
venerdì 17 gennaio 2014
Un aforisma al giorno
"Per esser felici come un bambino o come un cane, non c'è che da essere innocenti come il bambino; o, come il cane, incapaci di peccato. Esser buoni, insomma".
Un aforisma al giorno - La contentezza è come l'agricoltura.
La vera contentezza è una cosa attiva come l'agricoltura. È la capacità di tirar fuori da una situazione tutto quello che contiene. È difficile ed è rara.
Gilbert Keith Chesterton, A Miscellany of Men .
Maestro dei Mesi, Febbraio, La potatura, Duomo di Ferrara, Museo della Cattedrale |
Un aforisma al giorno
giovedì 16 gennaio 2014
mercoledì 15 gennaio 2014
martedì 14 gennaio 2014
E' lui, il teatrino delle marionette di Gilbert!
Un aforisma al giorno
Un aforisma al giorno
lunedì 13 gennaio 2014
Un aforisma al giorno (più che un aforisma è un contravveleno molto utile oggi)
domenica 12 gennaio 2014
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#FAMIGLIANATURALE #noscalfarotto Amato: quello che vogliano dire non lo vogliano dire nelle catacombe ma in piazza come oggi! |
sabato 11 gennaio 2014
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ManifPourTousItalia (@ManifPourTousIt) | |
Siamo contentissimi! Con mezzi scarsi abbiamo messo su in poco una manifestazione degna di quelle che preparano a cose maggiori. Ad majora! |
Tweet da Datamedia Ricerche (@DatamediaTW)
Datamedia Ricerche (@DatamediaTW) | |
#sondaggio per @tempoweb: il 52,1% degli italiani contrario al #matrimoniogay @GMChiocciTW @ datamediaricerche.it/datamedia-per-… … |
venerdì 10 gennaio 2014
IN MOLTI MESTIERI I CRISTIANI SONO DISCRIMINATI Dal medico al giornalista, dall'albergatore all'insegnante: ecco come si obbliga a peccare, costringendo ad agire contro coscienza - di Achille Benedettini
giovedì 9 gennaio 2014
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ManifPourTousItalia (@ManifPourTousIt) | |
SAB 11 h15:30 PIAZZA SANTI APOSTOLI, PER LA FAMIGLIA .. e @ilfoglio_it parla di noi, grazie! ilfoglio.it/soloqui/21395 |
mercoledì 8 gennaio 2014
sabato 4 gennaio 2014
Chesterton in altre parole - Hilaire Belloc
Un aforisma (cinguettato in lingua originale...) al giorno
Soc Chestertoniana (@Sochest) | |
@GKCDaily Tradition refuses to submit to the small and arrogant oligarchy of those who merely happen to be walking about. |
Gilbert Keith Chesterton, Ortodossia
Un aforisma (cinguettato in lingua originale...) al giorno (siamo vicini all'Epifania per cui ci sentiamo grassi e generosi e di conseguenza giù tante frasette...)
Soc Chestertoniana (@Sochest) | |
@GKCDaily Tradition means giving votes to the most obscure of all classes, our ancestors. It is the democracy of the dead. |
Gilbert Keith Chesterton, Ortodossia
Un aforisma (cinguettato in lingua originale...) al giorno
Soc Chestertoniana (@Sochest) | |
@GKCDaily The legend is generally made by the majority of people in the village, who are sane. The book's written by the one in the village who's mad. |
Gilbert Keith Chesterton, Ortodossia
Un aforisma (cinguettato in lingua originale...) al giorno
Soc Chestertoniana (@Sochest) | |
@GKCDaily It is obvious that tradition is only democracy extended through time. |
Gilbert Keith Chesterton, Ortodossia
venerdì 3 gennaio 2014
Tweet da Soc Chestertoniana (@Sochest)
Soc Chestertoniana (@Sochest) | |
#Omofobia o #eterofobia? Ogni tanto ci è chiesto di metterci per traverso, non tutto questo "mondo" è "buono". |
Omofobia o eterofobia? L'ultimo imperdibile libro del nostro Gianfranco Amato
Perché opporsi a una legge ingiusta e liberticida
Edizioni Fede & Cultura, € 16,00
In libreria dall'8 Gennaio 2014
Dalla prefazione firmata dal nostro amico mons. Luigi Negri.
In questo suo ultimo interessante lavoro l'amico Gianfranco Amato rende giustizia, con il piglio coraggioso che lo contraddistingue, alla verità dei fatti, offrendoci una ricostruzione dettagliata e documentata di quanto avvenuto attorno alla vicenda della controversa proposta di legge sull'omofobia. In questa sua opera emerge chiaro e forte il grido di allarme per i rischi che comporta un intervento normativo in quella delicata materia. Una vera e propria emergenza democratica, dal momento che in gioco vi sono i diritti costituzionali della libera manifestazione del pensiero e della libertà religiosa.
Come ho avuto modo di dire, la libertà di coscienza, con la conseguente libertà di opinione, di scelte culturali e religiose, costituisce la base di quella sana laicità che l'Occidente ha recuperato dopo secoli di fatiche, di tensioni e di violenze, grazie anche al contributo della grande tradizione di vita e magisteriale della Chiesa cattolica. Oggi su questa sana laicità del nostro popolo e della nostra società incombe un pericolo gravissimo.
Una campagna mediatica potente e ben orchestrata tenta, infatti, di indurre l'opinione pubblica a credere che esista nel nostro Paese un grave ed allarmante fenomeno di discriminazione basato sull'orientamento sessuale, talmente diffuso da imporre ferree ed esemplari misure legislative per contrastarlo. Tutto ciò, nonostante i dati oggettivi dicano il contrario, e nonostante sia in corso una pervasiva campagna propagandistica a favore dell'ideologia pansessualista, che riesce ad infilarsi persino nell'intimità familiare degli italiani attraverso il potente mezzo televisivo.
La legge in discussione in parlamento, come evidenzia bene Amato, contiene seri profili di incostituzionalità e, soprattutto, mette a rischio la libertà di opinione di coloro che si oppongono al matrimonio tra persone dello stesso sesso, all'adozione di minori da parte di coppie omosessuali, o che ritengono l'omosessualità una «grave depravazione», citando le Sacre Scritture (Gn 19,1-29; Rm 1,24-27; 1 Cor 6,9-10; 1 Tm 1,10), o dichiarano che gli atti compiuti dagli omosessuali siano «intrinsecamente disordinati», e «contrari alla legge naturale», poiché «precludono all'atto sessuale il dono della vita e non costituiscono il frutto di una vera complementarietà affettiva e sessuale» (art. 2357 del Catechismo della Chiesa Cattolica).
Si profila quindi per la prima volta, a più di settant'anni dalla fine del regime fascista, il reato di opinione, cifra identificativa dei tempi torbidi delle ideologie statali, che parevano definitivamente consegnati alla Storia.
L'impianto ideologico dell'intervento normativo in discussione al parlamento italiano è poi reso evidente da un fatto oggettivo: gli omosessuali ed i transessuali godono già di tutti gli ampi strumenti che l'ordinamento giuridico mette a loro disposizione, dal codice penale a quello civile, per difendere la propria dignità personale e tutelarsi da forme di ingiusta discriminazione, già peraltro vietate dall'art. 3 della nostra Costituzione, il quale sancisce che tutti i cittadini – a prescindere dal proprio orientamento sessuale – «hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali».
Il rischio – spiega bene Gianfranco Amato – è semmai quello di un intervento ideologico ed invasivo dello Stato nell'educazione dei giovani (particolarmente in ambito sessuale), attraverso il recepimento di raccomandazioni e regolamenti che giungono dalle istituzioni comunitarie ed internazionali, a forte impronta omosessualista. Come ricordava Benedetto XVI in quello splendido documento che va sotto il nome di Caritas in Veritate, «la Chiesa, che ha a cuore il vero sviluppo dell'uomo, gli raccomanda il pieno rispetto dei valori umani anche nell'esercizio della sessualità», che «non può ridursi a mero fatto edonistico e ludico, così come l'educazione sessuale non si può ridurre a un'istruzione tecnica, con l'unica preoccupazione di difendere gli interessati da eventuali contagi o dal "rischio" procreativo». Perciò il Santo Padre esortava ad «opporre la competenza primaria delle famiglie in questo campo, rispetto allo Stato e alle sue politiche restrittive» (n. 44).
La Chiesa parla della natura dell'essere umano come uomo e donna, e chiede che quest'ordine della creazione venga rispettato, perché in caso contrario, si assisterebbe all'autodistruzione dell'uomo e quindi alla distruzione dell'opera stessa di Dio.
Come ricordava ancora Benedetto XVI nel discorso tenuto il 22 dicembre 2008 in occasione degli auguri natalizi alla Curia romana, «ciò che spesso viene espresso ed inteso con il termine "gender", si risolve in definitiva nell'autoemancipazione dell'uomo dal creato e dal Creatore», proprio perché «l'uomo vuole farsi da solo e disporre sempre ed esclusivamente da solo ciò che lo riguarda», anche se «in questo modo vive contro la verità, vive contro lo Spirito creatore». Aggiungeva il Papa, con un'efficace metafora, che «le foreste tropicali meritano, sì, la nostra protezione, ma non la merita meno l'uomo come creatura, nella quale è iscritto un messaggio che non significa contraddizione della nostra libertà, ma la sua condizione».
Oggi assistiamo al tentativo di una vera e propria rivoluzione antropologica. E noi come vescovi, come Chiesa, non possiamo assistere passivamente alla tragedia che ci è di fronte.
Come ho recentemente affermato, il reiterato silenzio della Chiesa nei confronti di questa rivoluzione in atto ci renderà, nel giudizio degli storici futuri, in qualche modo conniventi. Questa è una grave eventualità: una Chiesa che vuole essere presente nel paese, e che aveva ricevuto da Benedetto XVI nell'indimenticabile convegno di Verona il compito di custodire e sviluppare la cultura del nostro popolo, che contiene anche una energia di civilizzazione, credo che debba chiedersi se è all'altezza del compito che la base popolare e la suprema Autorità della Chiesa ci consegnano.
Mons. Luigi Negri
Arcivescovo di Ferrara - Comacchio
Abate di Pomposa
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Annalisa Teggi (@AlisaTeggi) | |
Vita da traduttore di #Chesterton.Oggi apprendo che Mr Edward BulwerLytton, inventò "era una notte buia e tempestosa" pic.twitter.com/yJ3RANwx37 |
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@GKCDaily Morality can be enjoyed because it puts us in fairyland, in a world at once of wonder and of war. |
giovedì 2 gennaio 2014
Chesterton e mio padre, di Neville Braybrooke
Purtroppo è solo l'inizio.
Neville è quello che riferisce dell'episodio di Al Capone.
http://www.pdcnet.org/chesterton/content/chesterton_1993_0019_0004_0582_0584
mercoledì 1 gennaio 2014
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Pump Street (@pump_street) | |
Pump Street e i monaci benedettini di #Norcia - Padre Cassian. Birra #Nursia! pic.twitter.com/HCvLx83xsO |
Dal sito della National Portrait Gallery una bella serie di foto di Chesterton...
Guardate che belle foto di Gilbert. E Buon 2014!
http://www.npg.org.uk/collections/search/person/mp00860/gk-chesterton?search=sas&sText=Chesterton
Dal nostro caro amico John Kanu
L'anno 2013 è arrivato al termine ancora con la nascita di Nostro Signore Gesù che rinnova e ci porta speranza.
L'anno è stato particolarmente importante per noi del Sierra Leone Chesterton Center in quanto abbiamo fatto nuovi amici grazie al generoso invito a me rivolto di andare in Italia da parte dei membri della Santa Caterina da Siena. La visita è stata anche utile a consolidare vecchie amicizie - ciò in quanto ho potuto incontrare ancora una volta ed avere l'opportunità di essere presentato adeguatamente al nostro "spietato propagandista" Aidan Mackey. Sono stato realmente con lui nello stesso hotel - l'Hotel Philosophy a San Benedetto del Tronto. Che gran momento!
L'anno è stato importante per noi anche perché l'incontro in Italia mi ha colto di sorpresa nel vedere l'enorme numero di persone che credono in GKC. Per me, questa è stata la prova ancora una volta che non era sorprendente che io fossi affascinato dalle idee distributiste.
Mi sono sentito "sano di mente" nell'averle portate con me in Sierra Leone dodici anni fa. L'unico lato triste di questa storia è il procedere della sofferenza del nostro caro amico e mentore, Stratford, per il quale vi chiedo di unirvi a noi nella preghiera per lui e la sua famiglia. Possa Nostro Signore dargli coraggio e fortezza in questo momento di dolore.
Sono lieto di condividere con voi il fatto che il nostro lavoro per lo sviluppo delle capacità professionali che svolgiamo con le cooperative di contadini sta facendo una grande differenza. Grazie per il vario supporto e le preghiere.
Il vostro amico,
John Kanu
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National Portrait Gallery - Large Image - NPG x127167; G.K. Chesterton; unknown boy; Frances Alice Chesterton (née Blogg) e Gilbert Keith Chesterton con un bambino
http://www.npg.org.uk/collections/search/portraitLarge/mw86881/GK-Chesterton-unknown-boy-Frances-Alice-Chesterton-ne-Blogg?LinkID=mp71902&search=sas&sText=Chesterton&role=sit&rNo=0
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