venerdì 30 giugno 2017
Un aforisma al giorno
Riproponiamo un passo di Hanna Arendt su Chesterton, Peguy e Bernanos, sul borghesismo e altro...
XV CHESTERTON DAY A GROTTAMMARE, CASA SAN FRANCESCO, E NON A SAN BENEDETTO DEL TRONTO
mercoledì 28 giugno 2017
Un aforisma al giorno
lunedì 26 giugno 2017
Su Rod Dreher, sulla Benedict Option...
domenica 25 giugno 2017
Rod Dreher a San Benedetto del Tronto
Tra i protagonisti del libro sono anzi siamo noi chestertoniani distributisti e loschi di San Benedetto del Tronto, quelli della Scuola Chesterton, per capirci. E pure i monaci di Norcia, per i quali interverrà padre Benedetto Nivakoff, il loro priore.
Tutto parte dall'ultima pagina del libro di Alasdair McIntyre, After Virtue: non aspettiamo un nuovo Godot ma un nuovo Benedetto che ricrei luoghi di vita vera in un luogo in cui non solo sono arrivati i nuovi barbari ma ci governano.
Che debbo dirvi? Vi aspetto a San Benedetto del Tronto presso il centro educativo la contea sul colle di Santa Lucia. Se volete capire un po' di più, è sufficiente che andiate a visitare il blog di Rod su The American Conservative, oppure cerchiate de Benedict option su internet.
Marco Sermarini
giovedì 22 giugno 2017
Oggi è San Giovanni Fisher e San Tommaso Moro, due dei santi preferiti di Chesterton...
Chesterton ebbe un rapporto strettissimo con le vicende dei Martiri Inglesi, di cui i due festeggiati oggi sono solo tra i primi di una lunga e quasi ignota schiera che la Chiesa ha inteso porre come esempio da ormai un centinaio d'anni, da quando sono state possibili le ricerche e la raccolta delle informazioni sulle vite di queste centinaia e migliaia di cattolici che resistettero all'eresia dando anche la vita. Una lunga schiera davvero. Il Martirologio Romano si è caricato dei nomi di Edmund Campion, John Southwell, di mamme che accoglievano in casa preti e catechisti e che morirono per questo. In Inghilterra è possibile visitare luoghi in cui ci sono ancora i priest hole, i buchi nel pavimento dove i poveri preti clandestini potevano nascondersi per giorni agli aguzzini anglicani. La morte che ebbero i malcapitati fu sempre tremenda: impiccati, squartati, ridotti a pezzi. Vicino ad Hyde Park, se andate a Londra è una visita obbligatoria, c'è il loro Santuario, retto da monache benedettine adoratrici. è proprio lungo il lato est del parco, a poche centinaia di yarde dallo Speaker's Corner (basta attraversare la strada).
Il rapporto di Chesterton coi Martiri fu davvero stretto: scrisse molto su Thomas More, diede una famosa conferenza a Roma in occasione della sua beatificazione:
http://uomovivo.blogspot.it/2011/08/unaltra-novita-chestertoniana-al.html
C'è anche chi qui in Italia gli ha dedicato un'antologia dei suoi scritti moreani:
http://uomovivo.blogspot.it/2016/02/una-mente-come-un-diamante-scritto-su.html
Qui di seguito altri accenni dal nostro blog:
http://uomovivo.blogspot.it/2009/09/dallamico-maturin-chesterton-e-san.html
http://uomovivo.blogspot.it/2008/05/chesterton-in-altre-parole.html
Considerate che Chesterton, grande finanziatore della sua parrocchia a Beaconsfield, avrebbe voluto che la stessa fosse intitolata ai Martiri Inglesi, ma non fu accontentato, in quanto il titolo originario fu dedicato a Santa Teresina del Bambin Gesù (di Lisieux). Solo dopo la sua morte a tale titolo furono aggiunti Thomas More e John Fisher e gli English Martyrs.
Qui ci sono due vecchie foto, di cui una ritrae anche il sottoscritto ai piedi del "collega" avvocato More (lo so che chi esce massacrato dal paragone sono io, gloria a Tommaso!). Sono foto fatte nella cappella dei Martiri Inglesi finanziata a Beaconsfield nella Chiesa parrocchiale da Chesterton, con l'altare antico e le catene e gli anelli esattamente come quelli della cella di Thomas More nella Torre di Londra. Quelli ritratti sono solo un piccolo gruppo del ben maggiore di cui man mano si scoprono e si ricostruiscono gli atti. Posso testimoniare dell'esistenza della conversione e della vocazione al sacerdozio di un mio carissimo amico americano che si convertì dal luteranesimo e scelse il sacerdozio dopo aver conosciuto le storie dei preti che difesero la vera messa con il loro sangue.
Personalmente ho visitato tutti questi luoghi e ne sono uscito diverso ed edificato.
Ecco, questo amore per loro è molto significativo, specie oggi che sembrerebbe necessario elidere le differenze e far finta che non esistano.
mercoledì 21 giugno 2017
Lyme Regis Sed Sine Regina - Chesterton dedica una poesia alla piccola città che lo accoglie in vacanza e gli fa trovare piccole nuove amiche.
When last I went riding
I heard the town's Crier
I heard the bell ring.
But not for the lost King
That's over the water
It wailed through the West
For a Queen and a daughter
That wails for its queen
For the Unicorn fled
Where Fame's garland is green.
For in quest of the Laurel
She went up to town
— Ah, if I were the Lion
We'd fight for the Crown.
martedì 20 giugno 2017
Lyme Regis, qualche foto...
Sagoma per il teatrino delle marionette di Chesterton fatta con le sue mani - I Chesterton e i bambini
lunedì 19 giugno 2017
Un aforisma al giorno
Inviato da iPhone
domenica 18 giugno 2017
sabato 17 giugno 2017
Piccola rassegna stampa chestertoniana internazionale non riletta...
giovedì 15 giugno 2017
Sul tempo libero - di Fabio Trevisan (da Riscossa Cristiana)
Gran parte del disordine moderno nasce dalla confusione e contraddizione che riguarda l'espressione "tempo libero"
Nel 1927 Chesterton pubblicava sull' Illustrated London News un articolo, ancor oggi molto attuale, sul significato del "tempo libero". Sin dal titolo scelto: "Il tempo libero nella nostra cultura" il grande scrittore inglese intendeva riflettere non solo sulla confusione del concetto ma anzitutto sul fraintendimento della libertà: "Tanto per cominciare l'espressione "tempo libero" non andrebbe mai confusa con la parola "libertà". Avvicinandosi l'estate e le tante agognate ferie, ho pensato che alcune considerazioni chestertoniane potessero valere anche per tutti coloro che reputassero pericolose alcune conclusioni osservate acutamente dal pensatore londinese: "Uno schiavo può avere molte ore di tempo libero se il suo guardiano è andato a dormire…Se un uomo è praticamente costretto, per una certa pressione sociale, a correre nel parco la mattina, giocare a golf nel pomeriggio, andare a una cena di gala la sera, per poi finire la giornata in un club notturno, noi descriveremo tutte queste ore come tempo libero. Ma non sono affatto ore di svago, nel senso che, per esempio, possiamo immaginare che questa persona ami passare del tempo con se stesso, che voglia intraprendere un hobby solitario o persino asociale, che gli piaccia poltrire o, in un'ipotesi più remota, addirittura pensare".
Quotidianamente capita anche a me di vedere oggigiorno i "forzati del tempo libero" correre per le strade, magari con un cane al guinzaglio e fare simili cose a quelle descritte da Chesterton ai suoi tempi. Sappiamo che egli temeva, prima ancora della questione etica, la questione intellettuale, ossia l'incapacità di pensare, di riflettere oggettivamente sul reale. La preoccupazione di Chesterton non era quantitativa ma qualitativa e poneva il dilemma se davvero si sapesse il significato di "tempo libero": "E' nella natura della statistica occuparsi della quantità e non della qualità e soprattutto nessuno si è occupato in modo adeguato degli effetti del sistema sociale sulla qualità del tempo libero".
Nell'approssimarsi delle ferie, cogliendo lo spunto chestertoniano, dovremmo preoccuparci di valorizzare il nostro tempo libero anziché enumerare i giorni di vacanza. Credo che la provocazione di Chesterton sia tuttora stimolante, anche per verificare se siamo davvero liberi (per il bene), com'egli sottolineava: "Sto solo evidenziando che la struttura sociale determina la natura del tempo libero dell'uomo, tanto quanto la natura del suo lavoro". Lungi dall'equivocarlo alla stregua di uno strutturalista o determinista, Chesterton voleva brillantemente argomentare sulla sostanziale libertà e sull'utilizzo ragionevole del tempo libero, rilevando il lato paradossale dell'intera faccenda: "Da quando la scuola ha permesso più giochi, ha forse diminuito il divertimento e di sicuro limitato la libertà". Per una maggiore comprensione del paradosso egli invitava a considerare tre significati di "tempo libero" completamente differenti: "Il primo è la possibilità di fare qualcosa. Il secondo è la possibilità di fare qualsiasi cosa. Il terzo (forse il più raro e prezioso) è la possibilità di non fare alcunché".
Chesterton chiamava quest'ultima "la nobile arte del dolce far niente" e si contrapponeva ai forzati dell'attivismo, agli ideologi del corpo da ostentare, alle persone socialmente e culturalmente coatte, incapaci di pensare con la propria testa. Egli additava loro quel "tempo libero" che consola maggiormente, quello più puro e sacro, in definitiva quello più prezioso. Invitava a chiedersi: "Che tipo di vacanze il sistema sociale permette di fare?". Credo che intendesse che il ritrovare se stessi, anima e corpo, fosse recuperabile nella possibilità di gustare la grande opera del creativo "dolce far niente", anche nella dimensione contemplativa dello "stare a guardare".
Ragazzi, ricordatevi del XV Chesterton Day...
mercoledì 14 giugno 2017
Chesterton in altre parole - T. S. Eliot
—T. S. Eliot
Chesterton in altre parole - C. S. Lewis
—C. S. Lewis
(letter to Walden Howard, 1947)
Chesterton in altre parole - Mons. Ronald Knox
—Msgr. Ronald Knox
(from his panegyric on GKC)
Chesterton in altre parole - Evelyn Waugh
—E. Waugh
Chesterton in altre parole - Dorothy L. Sayers
—Dorothy L. Sayers
(to Mrs. Chesterton)
14 Giugno 1936 - 14 Giugno 2017 - Ecco Frances...
Le ultime parole di GKC
14 Giugno 1936 - 14 Giugno 2017 - Chesterton a proposito del paradiso (e Tommy...)
14 Giugno ì1936 - 14 Giugno 2017 - Un significativo episodio
14 Giugno 1936 - 14 Giugno 2017 - Preghiera
martedì 13 giugno 2017
Hugh Kenner, a Chesterton per McLuhan
lunedì 12 giugno 2017
Un aforisma al giorno
Gilbert Keith Chesterton
Fabio Trevisan giurato e cronista del I Concorso Chesterton per i ragazzi delle scuole elementari e medie
sabato 10 giugno 2017
Il terzo signore da sinistra disse: «Che genio supremo è Chesterton! Non ho mai incontrato un uomo che sapesse parlare in maniera così brillante ed interessante!».
Chi è?
È il 26esimo presidente degli Stati Uniti d'America, Theodore Roosevelt, e quella frase la pronunciò dopo aver cenato con Chesterton a Londra in un evento organizzato dai giornalisti inglesi in suo onore.
- Vicino a chi vuole cenare, signore presidente?
- Vicino a Gilbert Chesterton!
...
Marco Sermarini
venerdì 9 giugno 2017
Dal baule di 🏡 casa nostra: Slavoj Žižek, il comunista che cita Chesterton.
Non diteci che Chesterton non insorgerebbe.
I luoghi chestertoniani in Italia ed Inghilterra
giovedì 8 giugno 2017
Rod Dreher e la Benedict Option alla Festa del beato Pier Giorgio Frassati
Il Distributismo è molto attinente alla Benedict Option, la Scuola Chesterton anche, il modo in cui i monaci di Norcia vivono, pregano e lavorano altrettanto.
Venite, merita.
mercoledì 7 giugno 2017
martedì 6 giugno 2017
XV Chesterton Day - 30 Giugno 2017 ore 19.30 - San Benedetto del Tronto, Santa Lucia
30 Giugno 2017 alle ore 19.30, mangeremo lì ed il tema sarà