Tempo fa mi ero messo alla ricerca di notizie sulla morte di Cecil. Ne abbiamo parlato altre volte in questo blog, di sicuro in questo post ma anche in altri. Mi aveva sempre colpito l'unità e la vicinanza dei due fratelli, l'affetto e la stima reciproci, la condivisione delle cose più vere e più intime. Di cose più tenere e belle della loro infanzia ho già parlato, e ne parla Chesterton nella sua Autobiografia.
Qui volevo condividere con voi i risultati di una breve ricerca su un sito molto noto in Inghilterra utile per scandagliare le proprie origini, il paese di nascita, dove pagavano le tasse i nonni, tutte cose che a noi suonano piuttosto strane ma per chi vuole ricostruire il suo passato sono utilissime.
Siccome è un sito a pagamento e si paga anche caro, ho approfittato di un'offerta che mi dava modo di cercare gratuitamente per un paio di giorni, se non ricordo male, anche se non di scaricare il risultato delle mie ricerche. Ecco il motivo delle non splendide immagini.
Sono andato a scavare nei registri della forza militare inglese. Ho trovato tante cose, è stato anche bello, appassionante e commovente incrociare tanti nomi di giovani morti in guerra: considerate che nel 1916, ad esempio, anche un cugino carnale dei Chesterton, Frank Sydney Chesterton, figlio di Sydney (il fratello e socio in affari di Mr. Ed, il babbo dei nostri eroi), morì in guerra. Pensate che dolore dovettero portare i due fratelli Edward e Sydney in quegli anni.
Sapevo che il Reggimento di Cecil era il 18th Highland Light Infantry, per la precisione il 2° battaglione (il primo era sul fronte mediorientale). Da lì sono riuscito a risalire a queste non bellissime (me ne scuso, ma lo sapete, se una cosa vale la pena di farla... ciao!) ma significative foto.
In questa prima foto qui sopra potete vedere il registro dei soldati deceduti, tenuto in maniera molto ordinata ed efficiente. Cecil è il secondo dall'alto. 18 H.L.I. significa 18th Highland Light Infantry. Il numero è la matricola del soldato, poi c'è il cognome e il grado (Pte. è la sigla che significa Private, cioè soldato semplice) e l'iniziale del nome, C. cioè Cecil. Da ultimo la data di morte, 6 Dicembre 1918.
In una pubblicazione a stampa (osservate qui sopra) disponibile presso gli uffici della British Army troviamo qualcosa di più:
CHESTERTON, Pte. Cecil Edward, 356419. 18th Bn. Highland Light Inf. Died of disease 6th December 1918. Age 39. Son of Edward and Marie Louise Chesterton, of Kensington London. Born at Kensington, London. XII. B. 38.
In queste altre due foto si può vedere (qui sopra) l'epigrafe del registro dell'Imperial Ward Graves Commission, la commissione che si occupava di dare degna sepoltura ai soldati morti in guerra, in particolare a quelli che, come in questo caso, morirono all'estero e lì rimasero. Il registro specifica il contenuto riga per riga dell'iscrizione posta sulla pietra tombale. In quella di Cecil c'è scritto (e lo si dovrebbe vedere nella foto più in alto):
First line (prima riga)
DEARLY LOVED (molto amato)
Second line (seconda riga)
AND DEEPLY REGRETTED (e profondamente rimpianto)
Third line (terza riga)
BY HIS WIFE AND HIS PARENTS (da sua moglie e dai suoi genitori)
e poi sotto il nominativo e l'indirizzo dell'autore della brevissima epigrafe, e cioè Edward Chesterton, 11 Warwick Gardens, Kensington, London.
Cecil, come già saprete, è sepolto nel Terlinchtun British Cemetery, a Wimille, nel dipartimento del Passo di Calais, Haute France. La posizione della sua sepoltura, qualora qualcuno di noi volesse andarlo a trovare, dire una preghiera e portare fiori (in fondo morì senza figli, come il fratello, e oggi è ben difficile che qualcuno si occupi di lui...) è XII. B. 38.
Tanto dolore in questa famiglia, sia quella di Mr. Ed e Marie Louise che assistettero alla morte del loro caro figlio, che in quella di Ada, che vide andare via per sempre il marito sposato da poco.
Un piccolo sogno nel cassetto è partire con la mia macchina, attraversare la Francia e andare a trovare quest'uomo, Louis figlio di Belloc (è sepolto a pochi chilometri da lì, sempre nell'area di Calais, leggete bene in questo post), poi in Inghilterra presso la tomba dei Belloc e da ultimo dal nostro Gilbert. Potete anche pensare che io sia pazzo, perché è vero. Che vi devo fare? Sono molto legato a questi uomini che mi hanno dato così tanto. Almeno una volta l'anno chiedo al mio amico Stuart di portare fiori sulla tomba di Chesterton, e lui e sua moglie lo fanno sempre, a nome mio e di tutti voi chestertoniani italiani. Sono cuori gentili e capiscono.
Ecco, ho cercato di dare un po' più di luce a quest'uomo tanto amato dal nostro Gilbert, la cui morte lo provò profondamente. Vi invito a leggere il capitolo dell'Autobiografia dedicato a Cecil, vale la pena. Capita raramente di ascoltare parole così piene di stima e d'amore.
Marco Sermarini