domenica 14 dicembre 2025

Un aforisma al giorno - Pregiudizio.



Il pregiudizio è l'incapacità di concepire seriamente l'alternativa a una proposizione.

Gilbert Keith Chesterton, Lunacy and Letters.



sabato 13 dicembre 2025

Un aforisma al giorno - Quando gli sport vengono praticati molto bene...



È un buon segno per una nazione quando gli sport non vengono praticati molto bene, perché significa che molte persone li praticano. Quando vengono praticati molto bene, può significare che solo pochi esperti ed eccentrici li praticano, mentre il resto della nazione si limita a guardare. Supponiamo che ogni volta che sentiamo parlare di camminare in Inghilterra, ciò significhi sempre camminare quarantacinque miglia al giorno senza fatica. Dovremmo essere perfettamente certi che solo pochi uomini camminano e che tutti gli altri sudditi britannici vengono trasportati su sedie a rotelle. Ma se quando sentiamo parlare di camminare intendiamo camminare lentamente, camminare faticosamente e affaticarsi spesso, allora sappiamo che la maggior parte della nazione continua a camminare. Sappiamo che l'Inghilterra è ancora letteralmente in piedi. E se Waterloo è stata vinta sui campi da cricket di Eton, è perché probabilmente allora il cricket di Eton era molto più spensierato di quanto non lo sia ora. Finché il gioco era un gioco, tutti volevano partecipare. Quando diventa un'arte, tutti vogliono guardarlo.

Gilbert Keith Chesterton, All Things Considered.



venerdì 12 dicembre 2025

Un aforisma al giorno - L'anormalità dell'ateismo.



L'ateismo è qualcosa di anormale. Non è solo la negazione di un dogma. È il rovesciamento di un presupposto inconscio nell'anima; la sensazione che ci sia un senso e una direzione nel mondo che essa vede.

Gilbert Keith Chesterton, L'Uomo Eterno.



giovedì 11 dicembre 2025

Un aforisma al giorno - Mettere in discussione le cose.



Le cose che sono più semplici finché non vengono messe in discussione diventano inevitabilmente più sottili quando vengono messe in discussione: credo che fosse questo che intendeva Joubert quando disse: «Non è difficile credere in Dio se non lo si definisce».

Gilbert Keith Chesterton, A Miscellany of Men.


mercoledì 10 dicembre 2025

Chesterton secondo la Letteratura inglese di Giuseppe Tomasi di Lampedusa.

Il francobollo dedicato a Tomasi
di Lampedusa nel cinquantesimo
della sua morte.



Come saprete, Giuseppe Tomasi di Lampedusa (1896 - 1957) era un grande estimatore di Chesterton: ne abbiamo fatto cenno numerose volte su questo blog, abbiamo anche raccontato di come lo apostrofasse col nomignolo "Cestertonio", come fosse uno di famiglia, e questo sguardo sul Nostro Eroe ci piace.

Oggi vorrei introdurvi gradualmente a qualche brano significativo circa Chesterton e compagni che potete trovare sulla sua Letteratura inglese, una sorta di corso irregolare che produsse per Francesco Orlando e che riservò saltuariamente a pochissimi altri amici; Gioachino Lanza di Assaro, successivamente adottato da Tomasi di Lampedusa, che sarà poi curatore di quest'opera postuma dello scrittore siciliano, dirà di sé di essere stato lettore clandestino di queste lezioni scritte a mano in fogli quadrettati da computisteria composti nell'arco di un anno e pubblicate postume.

Tomasi di Lampedusa mostrò una passione notevole per la letteratura inglese, ma non solo (si dedicò infatti anche a lezioni di letteratura francese). Non mi dilungo su questo. Tutti i riferimenti e le ricostruzioni filologiche le troverete sul volume della collana I Meridiani della Mondadori dedicato al Lampedusa. Vi vorrei quindi, come detto, proporre qualcosa su Chesterton e quando ce ne sarà tempo anche su Belloc. Il suo punto di vista è interessante ed originale, familiare e a tratti polemico, non integralmente condivisibile, però è sincero e brillante; va precisato che in questo profilo, prima del passaggio che segue, trova spazio un giudizio complessivo sugli scrittori cattolici degli ultimi due secoli, e cercherò di proporvi anche questo, anche parte di esso lo avevamo già riesumato in questo blog. Qui Chesterton viene catalogato tra gli autori cattolici "duri" (a me piace molto questa distinzione tra scrittori "duri" e scrittori "mosci", è spassosissima e vera...), ma il passaggio nel collegamento qui sopra merita di essere citato più estesamente, anche nella sua parte più polemica.

È interessante che collochi Chesterton come capo di un manipolo esiguo di scrittori che continuava a propagandare le sue idee. È una tesi sostenuta anche da Herbert Palmer, e ne parlammo diversi anni fa qui sul blog. Mi piacerebbe solo avere dei riferimenti più ampi del pensiero del Tomasi a questo proposito, e mi propongo di reperirli in qualche modo.

Altro punto focale è il giudizio sulla poesia di Chesterton e la conoscenza delle opere poetiche cui si riferisce. Non è scontato profondersi in tali riferimenti quando in Italia pochi conoscevano le opere poetiche di Chesterton.

Ecco qui di seguito un brano del profilo di Chesterton, cui a Dio piacendo ne seguiranno altri.

Marco Sermarini

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Non vi parlerò del cardinale Newman, eccellente scrittore ma un po' lontano nel tempo, né di Hopkins che richiede un discorso separato e la cui enorme importanza è del resto esclusivamente letteraria. Vi parlerò soltanto di Chesterton e del gruppo esiguo ma valoroso che sotto di lui si raggruppò e che dopo di lui continua a propagandare le sue idee. 

Chesterton (1874-1936) fu poeta di vaglia nel suo genere non poetico, e romanziere e novellatore di eccelso valore; ma fu soprattutto, tanto come poeta che come romanziere e autore di saggi e articoli, polemista valorosissimo e instancabile. 

Al cattolicesimo formale egli giunse tardi: si convertì pienamente non molti anni prima della morte. Ma da sempre aveva polemizzato per ciò che gli stava a cuore e che (per lui) s'identificava col cattolicesimo: il rispetto della tradizione, la difesa dell'individualità umana minacciata dal socialismo, la difesa della carità cattolicamente intesa contro ogni forma d'ipocrita beneficenza e di statalizzazione della previdenza. Suoi avversari secondari furono i «proibizionisti» e i colonialisti. 

È bastata, evidentemente, l'elencazione dei suoi bersagli per farvi capire in chi s'incarnasse il suo nemico. In G. B. Shaw. E fu una grande epoca quella fra il 1910 e il 1930, durante la quale questi due super-campioni della polemica si battevano sulla pedana della stampa dinanzi al pubblico inglese, il quale con le sue abitudini sportive applaudiva imparziale ai bei colpi, da qualsiasi parte venissero.

Fedeli alle tradizioni i due avversari erano amicissimi e quando ciascuno di essi immaginava una bella «uscita» che non gli poteva servire pare la comunicasse all'altro perché l'avversario se ne servisse nei suoi articoli e non venisse perduta. Fair play.

Cominciamo dalle poesie. Esse sono tra le più divertenti che esistano. Composte su metri presi alle antiche ballate o presi in prestito da Kipling, esse snodano una serie dei più bei jokes che siano mai stati scritti in versi o in prosa. Sarebbe inutile elencare tutte le sue raccolte di versi. Le migliori sono The Ballad of the White Horse (1911) e Wine, Water and Song (1915) che fra l'altro contiene quelle poesie inserite nel romanzo The Flying Inn che sono fra le più spassose. In un genere più sostenuto The Ballad of St Barbara (1922) e soprattutto Lepanto raggiungono in qualche momento la vera poesia. 

I romanzi e le novelle di Chesterton sono moltissimi e molti sono inutili dal punto di vista artistico, se si astrae dal loro impeto polemico sempre notevolissimo. Fra i migliori io porrei Manalive, The Ball and the Cross, The Napoleon of Notting Hill. Fra i peggiori appunto quel Flying Inn che contiene invece le liriche più estrose dell'autore. Ma intendiamoci, buoni o cattivi tutti sono divertentissimi, pieni di brio e presentano caricature di persone immaginarie o reali disegnate con diabolica malizia.


martedì 9 dicembre 2025

Un aforisma al giorno - Mantenere vivo il senso di meraviglia.



Le arti esistono, come dovremmo dire alla nostra maniera primitiva, per mostrare la gloria di Dio; o, per tradurre la stessa cosa in termini psicologici, per risvegliare e mantenere vivo il senso di meraviglia nell'uomo. Il successo di qualsiasi opera d'arte si ottiene quando diciamo di qualsiasi soggetto, un albero, una nuvola o un personaggio umano: «L'ho visto mille volte e non l'ho mai visto prima». Ora, per questo scopo, una certa variazione di luogo è naturale e persino necessaria. Gli artisti cambiano quello che chiamano il loro attacco; perché in una certa misura è loro compito renderlo un attacco a sorpresa. Devono gettare una nuova luce sulle cose; e non c'è da stupirsi se a volte si tratta di un raggio ultravioletto invisibile o di un raggio nero che ricorda piuttosto la follia o la morte. Ma quando l'artista estende l'esperimento eccentrico dall'arte alla vita reale, è tutta un'altra cosa. È come uno scultore distratto che passa dal modellare il busto con lo scalpello al modellare la testa calva del distinto modello. E questi artisti anarchici soffrono un po' di distrazione.

Gilbert Keith Chesterton, The Thing (pubblicato in italiano come La Chiesa viva o La mia fede)


 


lunedì 8 dicembre 2025

Un Chesterton alla Settimana toglie la Ruggine Quotidiana - 2 - Innocent Smith, portavoce di Dio.

Ecco la seconda puntata della nuova serie dei podcast della Società Chestertoniana, redivivi!

Stavolta tocca a Innocent Smith, portavoce di Dio!

Ecco il collegamento di SoundCloud:

https://soundcloud.com/societa-chestertoniana-italiana/un-chesterton-alla-settimana-2-innocent-smith-portavoce-di-dio?ref=thirdParty&p=i&c=0&si=F61F6276787B4327AB4F2F6E8C006A44&utm_source=thirdParty&utm_medium=text&utm_campaign=social_sharing



Un aforisma al giorno - L'arte è riduzione.

L'essenza stessa dell'arte è che essa si contrae e si riduce in scala. Coloro che parlano della natura dell'artista che si gonfia e si espande, coloro che parlano dell'esplosione, della licenza e dello straripamento dell'arte sono persone che non hanno alcuna idea di cosa sia l'arte. Arte significa diminuzione. Se ciò che volete è la grandezza, l'universo così com'è è abbastanza grande per chiunque. L'arte esiste solo per creare un universo in miniatura, un modello funzionante dell'universo, un universo giocattolo con cui possiamo giocare come un bambino gioca con un teatrino giocattolo.

Gilbert Keith Chesterton, A Handful of Authors.


 


Un po' di sorprese chestertoniane per il Natale 2025 su Pump Street!

Ecco qui sotto alcune piccole sorprese che potete fare ai vostri amici chestertoniani e non.

Un bel poster che ritrae il nostro eroe e gli ideali che lo animarono, il Calendario 2026 con il suo profilo ed un bellissimo libretto per i bambini da colorare con a tema La Ballata del Cavallo Bianco.

Poi c'è anche dell'altro:

https://www.pumpstreet.it/category/natale-distributista

https://www.pumpstreet.it/category/la-bottega-di-chesterton?page=4

Potete trovarli su www.pumpstreet.it scrivendo a info@pumpstreet.it o telefonando al 329 608 1611.

Naturalmente Pump Street è anche una libreria e troverete tantissime offerte di libri di Chesterton e su Chesterton:

https://www.pumpstreet.it/category/la-libreria


Poster!

Calendario!

Libretto a fumetti da colorare
su La Ballata del Cavallo Bianco!