venerdì 30 settembre 2016

Un aforisma al giorno (questo è bello, altro che chiacchiere...)

G.K. Chesterton (@chesterton100)
"The whole movement of life is that of a man who seeks to reach some place & who fights against something." - G.K. Chesterton


lunedì 26 settembre 2016

domenica 25 settembre 2016

Un aforisma al giorno

«... riacquistare il candore e lo stupore dei fanciulli, il realismo e l'obiettività dell'innocenza... ».

Gilbert Keith Chesterton, L'Uomo Eterno

Questo è il vero ed unico modo di capire, di gioire e di salvarsi, cari amici.

Un aforisma al giorno

Soc Chestertoniana (@Sochest)
Il più bel complimento che si possa fare a un uomo è di chiamarlo cavallo (#GKC, L'Uomo Eterno)


Un aforisma al giorno (lucido come sempre)

G. K. Chesterton (@GKCDaily)
When you break the big laws you do not get liberty: you do not even get anarchy. You get the small laws.

Quando violi le grandi leggi non ottieni la libertà: non ottieni neppure l'anarchia. Ottieni solo le piccole leggi.

G. K. Chesterton

sabato 24 settembre 2016

Un aforisma al giorno

Chesterton Society (@AmChestertonSoc)
"When the new superstitions spread, they will have the savour of decaying Darwinism" - #GKChesterton

Quando le nuove superstizioni si diffonderanno, avranno il sapore del darwinismo decadente.

G. K. Chesterton

(Metteteci una pezza, adesso...)


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Ancora sulle registrazioni di trasmissioni di Chesterton...

Radio Talks

Le due trasmissioni sono tratte da qui:


dove trovate anche un brano poetici tratto dalla Ballata del cavallo bianco e i due discorsi (uno alla Holy Cross University in USA - nel nostro blog c'è anche il video - e uno in Canada, in onore di Rudyard Kipling, un brindisi in sostanza):

Poems

venerdì 23 settembre 2016

Radio Chesterton, la BBC rimette in rete uno dei pochi brani reperibili delle trasmissioni di Chesterton

Recentemente la BBC ha rimesso in rete uno dei pochi brani reperibili delle trasmissioni di Chesterton in radio (quelle - per intenderci - che sono finite in Radio Chesterton, edizioni Rubbettino, reperibile su www.pumpstreet.it). Era una di quelle che conosciamo, The Spice of Life, ma speriamo che la BBC ritrovi anche le altre, che - come sa chi ha letto la nostra raccolta delle trasmissioni - sembra siano andate perdute, fatti salvi appunto quei pochi brani che trovate tutti anche in questo blog.

Diciamo così perché di recente la BBC ha annunciato di aver ritrovato nei suoi archivi le trasmissioni di J.R.R. Tolkien.

Non sia mai che succeda altrettanto per Chesterton...


E' evidente che fosse spam, carissimi amici.

Grazie alla segnalazione di Roberto Prisco ci siamo accorti che fino a poco fa ha campeggiato sul nostro blog un post che era con evidenza uno degli ultimi ritrovati della spam e della monnezza che gira in rete.

Non abbiamo idea di come possa essere arrivata lì, cercheremo la falla ma sappiate che qualunque cosa contenesse quel post non è roba nostra e non è stata messa lì da noi.

Ovviamente non abbiamo minimamente aperto il collegamento che era sul post, e speriamo non abbiate fatto altrettanto.

giovedì 22 settembre 2016

Due belle biografie

Il volume a sinistra è la biografia di Hilaire Belloc scritta da Joseph Pearce, uno dei massimi esperti di Chesterton, e trae il suo titolo ("Vecchio tuono") dal soprannome che la mamma diede al piccolo Hilaire, nato in una notte tempestosa e rimasto sempre fedele a questa primigenia ispirazione.

Pearce deve la sua conversione al cattolicesimo al grande Gilbert, e una volta conosciuto l'uno non si può fare a meno di frequentare l'altro. Amici scorporati, Gilbert e Hilaire.

L'altra è una ripresa di un'opera biografica di Denis J. Conlon, altro grande conoscitore di Chesterton. Vale la pena di essere ripresa, porta qualcosa di nuovo a ciò che già conosciamo sulla vita del nostro eroe.

mercoledì 21 settembre 2016

martedì 20 settembre 2016

Un santo que rompería el molde - Cultura | Diario La Prensa - intervista a padre John Udris

Un santo que rompería el molde - Cultura | Diario La Prensa


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Un aforisma (molto bello) al giorno

G. K. Chesterton (@GKCDaily)
To make humanity sacred may seem a simple ideal: translated into another language, it is human sacrifice.

lunedì 19 settembre 2016

E saprete pure che Chesterton scrisse una poesia sull'asino, un certo asino...

Il vincitore dell'indovinello chestertoniano è...

Ha vinto Stefano S., che ha risposto esattamente alla domanda su quale fosse il nome dell'asino di Chesterton, che si chiamava Trotsky.

Caro Stefano S., puoi fregiarti or ora del titolo di Splendido Detective Chestertoniano!

Grazie di aver risposto al quiz, accettando implicitamente il rischio di fregiarti di questo titolo: sei un vero chestertoniano!!!

domenica 18 settembre 2016

sabato 17 settembre 2016

Un aforisma al giorno

G. K. Chesterton (@GKCDaily)
Men do not dance in order to be happy. They dance because they are happy.




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giovedì 15 settembre 2016

La cattiva teologia - di Fabio Trevisan (da Riscossa Cristiana)


chesterton

"Voi attaccaste la ragione – rispose Padre Brown. Questa è cattiva teologia"

.

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Lo smascheramento del falso prete cattolico, nella fattispecie il celebre ladro Flambeau che si era travestito da sacerdote con talare, avviene in Padre Brown anche attraverso l'uso della ragione e la proclamazione dell'ortodossia. Ad assicurare Padre Brown di non avere dinanzi un vero prete cattolico erano state le confutazioni della verità fatte da Flambeau, come queste: "Questi infedeli moderni fanno appello alla loro ragione; ma chi può guardare a questi milioni di mondi e non sentire che vi possono ben essere degli universi meravigliosi al di sopra di noi, dove la ragione è assolutamente irragionevole?". Questi paralogismi, affermati ingenuamente da Flambeau improvvisatosi prete cattolico per rubare la croce azzurra tempestata di preziosi brillanti affidata a Padre Brown, non  traggono in inganno il vero sacerdote cattolico, formatosi, come Chesterton stesso, alla scuola del tomismo e di Leone XIII.

Alle osservazioni eretiche di Flambeau, Padre Brown risponde senza tentennamenti e senza preoccupazioni "pastorali" oggi molto in voga: "No! La ragione è sempre ragionevole, anche nell'ultimo limbo, anche al limite ultimo delle cose. So bene che si accusa la Chiesa di abbassare la ragione, ma è il contrario, invece. Sola, sulla terra, la Chiesa fa la ragione veramente suprema. Sola, sulla terra, la Chiesa afferma che Dio stesso è legato alla ragione". Parole che fanno rabbrividire e commuovere al tempo stesso, anche per il fatto che lo stesso Chesterton conobbe un sacerdote cattolico (l'irlandese John O'Connor) come Padre Brown. A distanza di un secolo, Padre Brown ci indica quale sia la verità cattolica e come la proclamazione dei dogmi e dell'ortodossia non ostacolino affatto la "pastoralità". Dirà Padre Brown al ladro Flambeau: "Anch'io ho cercato di rubarti una cosa preziosa: la tua anima!". 

In Padre Brown teologia e filosofia, pastorale e ortodossia vanno a braccetto; egli non si preoccupa di perdere Flambeau proclamandogli la verità tutta intera. Propone infatti all'incallito ladro, decisamente ed amorevolmente, un cambiamento di vita, una conversione, all'insegna della verità e della ragione e lo redarguisce sulla banalità del male e sulla cattiva teologia. Gli fa vedere come sia bello ed importante lottare per la salvezza della propria anima e per preservare la verità dalle eresie. Quando viene ripreso da Flambeau sull'assurdità della ragione, egli di nuovo asserisce: "Quell'infinito universo è soltanto fisicamente infinito, non infinito nel senso che sfugge alle leggi della verità". Razionalmente convinto e umanamente accolto, Flambeau riuscirà a cambiare vita, mettendosi alla sequela di …Padre Brown! Quel pretino cattolico l'aveva colpito nel segno e l'aveva segnato profondamente. Flambeau aveva amato in lui la dolcezza e il rigore dell'autorità del vero pastore, di chi ha davvero a cuore la salvezza dell'anima. Flambeau ricordava le parole di Padre Brown quando lo aveva colto in flagranza di reato: "Flambeau, voglio che rinunciate a codesta vita! L'uomo può mantenersi a un certo livello nel bene, ma nessun uomo è mai riuscito a tenersi a un certo livello nel male: la strada va sempre più in giù". Nel rammentargli queste verità, Padre Brown aveva fatto leva sulle qualità come il coraggio, l'intelligenza, messe però al servizio del Bene. Non aveva esitato a fermarlo ed a salvarlo, ricordandogli i pericoli dell'inferno: "Flambeau, voglio minacciarvi col verme che non muore e col fuoco che non si estingue!". 

Dinanzi a un intrepido sacerdote come Padre Brown, Flambeau era retrocesso ed aveva finalmente acconsentito a confessarsi. Ecco le parole di Padre Brown: "Sono un prete, Flambeau, e sono pronto ad ascoltare la vostra confessione". Chesterton descrive così, con poche ed intense parole, la confessione di Flambeau e la sua definitiva resa alla verità: "Flambeau rimase per un momento senza respiro, barcollò, e si lasciò andare su una sedia". In questo modo, proclamando la verità senza reticenza ma con un carattere così profondamente umano, Flambeau diventò il collaboratore più stretto del detective Padre Brown. L'accompagnamento del vero sacerdote cattolico non stava nel seguirlo nella negazione della ragione o in una cattiva teologia, ma nel ribadire con dolcezza e, se volete, con misericordia, la bellezza della fede e la difesa della ragione.

Questa era la buona teologia che bisognava perseguire. Per questo Padre Brown e Flambeau andarono d'accordo e fecero, da quel momento, un cammino insieme.



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mercoledì 14 settembre 2016

Un aforisma al giorno

Quelli che lasciano la tradizione della verità non fuggono verso la Libertà. Fuggono solo verso qualcos'altro che noi chiamiamo Moda.

Gilbert Keith Chesterton

Un aforisma (che io, Uomovivo, metterei ogni giorno) al giorno

"Nessun uomo domanda più ciò che desidera, ogni uomo chiede quello che si figura di poter ottenere. E rapidamente la gente si dimentica ciò che l'uomo voleva davvero in principio; […]. Il tutto diventa uno stravagante tumulto di seconde scelte, un pandemonio di ripieghi".

Gilbert Keith Chesterton, Cosa c'è di sbagliato nel mondo

lunedì 12 settembre 2016

Un aforisma bellissimo e verissimo al giorno

G. K. Chesterton (@GKCDaily)
Those who leave the tradition of truth do not escape into Freedom. They only escape into something else, which we call Fashion.




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Libri, l'importanza dello stupore infantile da C.S.Lewis a Tolkien - Il Fatto Quotidiano (che passa pure per GKC)

Libri, l'importanza dello stupore infantile da C.S.Lewis a Tolkien - Il Fatto Quotidiano 


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domenica 11 settembre 2016

La Scuola Chesterton torna a chiederci aiuto

La Scuola Chesterton nasce dalla preoccupazione di alcuni genitori di offrire ai propri figli un'educazione conforme ai loro ideali cattolici, secondo il pensiero e la vita di G. K. Chesterton.

Una scuola non è un'azienda ma è una delle più alte opere di carità che si possano fare.

La Scuola Chesterton ha molti progetti in animo, ma ha bisogno del vostro aiuto economico. Riuscirete a darglielo? Noi contiamo di sì.

Intanto il 15 Settembre ricomincia anche per loro l'anno scolastico con tante belle cose in programma, ragazzi che vanno e vengono dagli Stati Uniti all'Italia e viceversa, amicizie che nascono nel mondo. Cose difficili da trovare in giro, credeteci. Dare sostegno ad una cosa coì è una buona idea, vedrete.

Come al solito potete diffondere il collegamento con la piattaforma di crowdfunding Buona Causa, qui sotto:

http://buonacausa.org/cause/scuolachesterton?tab=0

Grazie.

sabato 10 settembre 2016

Ancora su: I paesi di Europa rimasti sotto la influenza dei preti sono precisamente quelli dove ancora si canta, si danza, e ci si mettono vestiti sgargianti e l’arte vive all’aperto...




Il breve video amatoriale di una ragazzina mostra ancora meglio il significato dell'aforisma chestertoniano che abbiamo proposto domenica scorsa. Siamo sempre a Segovia, Spagna, Castilla - Leon:

"I paesi di Europa rimasti sotto la influenza dei preti sono precisamente quelli dove ancora si canta, si danza, e ci si mettono vestiti sgargianti e l’arte vive all’aperto. La dottrina e la disciplina cattolica possono essere dei muri, ma sono i muri di una palestra di giuochi. Il Cristianesimo è la sola cornice in cui sia preservata la gioia del paganesimo. Immaginiamoci dei fanciulli che stanno giocando sul piano erboso di qualche isolotto elevato sul mare; finché c’era un muro intorno all’orlo dell’altura, essi potevano sbizzarrirsi nei giochi più frenetici e fare di quel luogo la più rumorosa delle nurseries; ora il parapetto è stato buttato giù, lasciando scoperto il pericolo del precipizio. I fanciulli non sono caduti, ma i loro amici, al ritorno, li hanno trovati rannicchiati e impauriti nel centro dell’isolotto, e il loro canto era cessato".

Gilbert Keith Chesterton, Ortodossia

Per la cronaca, il gruppo di valentissimi musicisti segoviani è La Ronda Segoviana (bravi, bravissimi) e il brano si intitola Canto del Rio Marijabes :

http://www.rondasegoviana.es/index.html


E qui il post del 4 Settembre 2016:
http://uomovivo.blogspot.it/2016/09/un-aforisma-e-piu-al-giorno.html

venerdì 9 settembre 2016

El eterno retorno de G.K. Chesterton - Cultura | Diario La Prensa

Il quotidiano argentino La Prensa ha intervistato Joseph Pearce (uno degli oratori alla Chesterton Conference americana 2016 a Slippery Rock, cui ha partecipato anche il nostro presidente). Pearce è uno dei massimi esperti mondiali di Chesterton.

El eterno retorno de G.K. Chesterton
04.09.2016 | Al cumplirse 80 años de la muerte del genial escritor Joseph Pearce destaca la proliferación de las Sociedades Chestertonianas y las constantes reimpresiones del autor de "El hombre que fue jueves". Cree que esa vigencia radica en el vínculo inextricable que estableció entre fe y razón.

Il resto è nel collegamento qui sotto:

http://www.laprensa.com.ar/447139-El-eterno-retorno-de-GK-Chesterton.note.aspx





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giovedì 8 settembre 2016

Un aforisma al giorno





Gilbert Keith Chesterton, Ortodossia

mercoledì 7 settembre 2016

La storia di questa bandiera | dal sito della Scuola libera G. K. Chesterton

Una storia già raccontata ma vale la pena di rileggerla:

http://www.scuolachesterton.org/la-storia-di-questa-bandiera/

Un aforisma (e più) al giorno

Segovia (Spagna), Plaza Mayor -
Concerto di una banda
di musica tradizionale e popolare,
gente allegra all'aperto
ad ascoltare e battere le mani -
4 Settembre 2016, ore 13.40
Guardando questa foto tornano facilmente alla memoria le belle parole di Chesterton che qui sotto riportiamo. Torniamo a dire: vogliamo combattere perché tornino ovunque l'allegria, i vestiti sgargianti, le canzoni, le danze, l'arte all'aperto. Che tornino i muri, e la disciplina, e la dottrina, perché così torneranno i giochi, l'allegria, la bellezza e la felicità! Lotteremo per questo, aguzzi come punte di freccia!

"I paesi di Europa rimasti sotto la influenza dei preti sono precisamente quelli dove ancora si canta, si danza, e ci si mettono vestiti sgargianti e l’arte vive all’aperto. La dottrina e la disciplina cattolica possono essere dei muri, ma sono i muri di una palestra di giuochi. Il Cristianesimo è la sola cornice in cui sia preservata la gioia del paganesimo. Immaginiamoci dei fanciulli che stanno giocando sul piano erboso di qualche isolotto elevato sul mare; finché c’era un muro intorno all’orlo dell’altura, essi potevano sbizzarrirsi nei giochi più frenetici e fare di quel luogo la più rumorosa delle nurseries; ora il parapetto è stato buttato giù, lasciando scoperto il pericolo del precipizio. I fanciulli non sono caduti, ma i loro amici, al ritorno, li hanno trovati rannicchiati e impauriti nel centro dell’isolotto, e il loro canto era cessato".



G. K. Chesterton, Ortodossia

10 Settembre 2016 - Aggiornamento - qui c'è anche un breve video di quello che stava accadendo quel 4 Settembre nella meravigliosa piazza di Segovia, sotto gli occhi compiaciuti di Juan Bravo: 

http://uomovivo.blogspot.it/2016/09/ancora-su-i-paesi-di-europa-rimasti.html

Il nostro presidente Marco Sermarini domani sera a Brescia

“FIDARSI DELLA REALTA’:  LA LEZIONE DI G. K. CHESTERTON”


Relatore: Marco Sermarini
G. K. Chesterton, grande conoscitore di S. Tommaso D’Aquino, individua nella formula “Veritas est adaequatio rei et intellectus” L’unica definizione possibile di verità e nel “buon senso tomistico, che unisce realtà e riconoscimento della realtà, l’unica filosofia che possa garantire all’uomo la possibilità di compiere realmente un’esperienza”. Con l’aiuto del Presidente della Società Chestertoniana Italiana si avrà l’occasione di cogliere e approfondire quella ragionevole realtà che il poeta inglese seppe ben intuire e raccontare in tutte le sue sfumature.
Biografia: Marco Sermarini è presidente e fondatore della Società Chestertoniana Italiana. È anche alla guida della Compagnia dei Tipi Loschi del beato Pier Giorgio Frassati, un’associazione di fedeli cattolici con sede a Grottammare, nelle Marche. È nel comitato direttivo dell’edizione italiana della Chesterton Review. Marco è sostenuto nelle sue attività dalla moglie Federica, dai loro cinque figli e da tanti amici, con cui ha fondato a San Benedetto del Tronto la Scuola Libera “G. K. Chesterton”. Lavora come avvocato penalista a San Benedetto del Tronto.

8 settembre 2016, ore 20:45 - Teatro Oratorio Le Due Sante (Brescia, San Polo, zona Questura)

Un aforisma al giorno

La menzogna non è mai tanto falsa come quando si avvicina molto alla verità. È quando la pugnalata sfiora il nervo delle verità che la coscienza cristiana urla di dolore.

Gilbert Keith Chesterton, San Tommaso d'Aquino

Un aforisma al giorno

Dirò di più: il soprannaturale per me è più logico del naturale perché è un messaggio che ci viene da Dio, e Dio è la ragione.

Gilbert Keith Chesterton, La sfera e la croce

martedì 6 settembre 2016

Chesterton in altre parole - Mario Praz

Aprire un libro di Chesterton è come prepararsi a uno spettacolo di fochi d'artifizio: la girandola sul Pincio, e insieme, la luminara di San Pietro. Perché si può star sicuri che, per stravaganti che siano i razzi, per capricciosi che paiano i serpentelli, per soprendenti che tu dica i vulcani, le cascate, i bengala, le piogge di fuoco che l'ameno paradossista accende, il finale sarà sembre una gran croce luminosa sullo sfondo cupo del cielo notturno, ad maiorem Dei gloriam.


Mario Praz

Diario della Scuola Chesterton, ogni aforisma una boccata d'aria pura!

Solo su www.pumpstreet.it

lunedì 5 settembre 2016

Un aforisma al giorno

La cosa più amabile del mondo è l'umiltà.

G. K. Chesterton, Radio Chesterton

domenica 4 settembre 2016

I super diari di Chesterton!!!

Frasi P.G. Frassati (@FrasiPGFrassati)
Cari amici,
potete acquistare il diario dei nostri amici @ScuolaChest.ogni giorno troverete aforismi di #chesterton
pumpstreet.pswebshop.com/libreria/339-l…


venerdì 2 settembre 2016

Il futuro della democrazia - di Fabio Trevisan (da Riscossa Cristiana)


chesterton

"Gli uomini si renderanno sempre più conto che la democrazia non ha senso se non c'è senso in tutto"


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Nelle ultime righe del volume, dal titolo: "Quello che ho visto in America", contenente le riflessioni dopo il viaggio negli Stati Uniti del 1921, Chesterton si interrogava sul futuro della democraziaEgli poneva i pilastri di un'autentica democrazia con un esplicito riferimento soprannaturale: "Non esiste un fondamento per la democrazia eccetto che nel dogma sull'origine divina dell'uomo. Questo è il fatto assolutamente semplice che sempre di più il mondo moderno scoprirà essere un fatto". Chesterton considerava seriamente la regalità divina e la chiamata alla dignità umana come figli di un Padre, Re del creato.

Il suo concetto di "democrazia" non aveva nulla a che fare con l'agire politico secolarizzato; egli non intendeva affatto prescindere da Dioin nome di una "laicità" mondana, ma poneva il concetto di democrazia a stretto contatto con quello di tradizione, con quella che nel saggio Ortodossia aveva chiamato la democrazia dei morti. Egli  ravvisava i pericoli di questa confusione e li indicava perentoriamente, utilizzando con maestria il paradosso e analizzando da vicino la società americana: "L'uomo d'affari americano ha fretta perché è sempre in ritardo". Questa "fretta" era riconducibile, secondo il pensatore londinese, all'incapacità di pensare approfonditamente; la fretta poteva mascherare l'essenza di questo apparente trambusto. I reali pericoli di una democrazia in collegamento con la tradizione del passato potevano sintetizzarsi in alcune frasi emblematiche: "Il pericolo che corre una democrazia è la convenzione…il progresso è la provvidenza senza Dio". 

A chi gli faceva notare i pericoli del bolscevismo, egli, pur riconoscendoli, invitava a riflettere su quella che allora chiamava la "standardizzazione verso il basso", l'omologazione, la convenzione: "L'Uomo Moderno (con le maiuscole, in quanto categoria della modernità) ha fatto una grande quantità di errori. Davvero, di fronte a questo modello progressista e all'avanguardia, uno sarebbe tentato di dire che l'uomo non ha fatto altro che errori". Il pericolo della democrazia erano quindi la convenzione, la monotonia: "Ed è riguardo a tutto ciò che tutte le mie esperienze hanno accresciuto la mia convinzione che gran parte di ciò che viene chiamato emancipazione femminile è semplicemente un aumento della convenzionalità femminile". Identificava quindi l'illusorio progresso di liberazione, in questo caso dell'emancipazione della donna, come un aumento della convenzione, anziché un'esaltazione, come avrebbe voluto, della specificità femminile.

La democrazia, com'egli la pensava legata alla tradizione, arricchiva e non normalizzava in una piatta e squallida convenzione le giuste istanze delle donne. In altre parole, non era un falso egualitarismo quello che avrebbe dovuto propugnare la reale democrazia, ma, al contrario, una rivendicazione delle forti diversità tra maschio e femmina. In questo senso va letta un'altra sua famosa frase che spesso viene citata senza comprenderne il reale significato: "Se una cosa vale la pena di essere fatta, vale la pena di farla male". Questa paradossale ed umoristica frase va letta riguardo lo specifico femminino, in quanto le donne, essendo meno specializzate in un determinato lavoro rispetto all'uomo, e dovendo svolgere parecchie opere in casa, con i figlie e fuori casa, non possono pretendere la perfezione in tutto. Il futuro della democrazia si giocava quindi, secondo Gilbert Keith Chesterton, nel capire e valorizzare le distinzioni reali, comprendendo quindi la vera natura della persona creata da Dio. Il futuro della democrazia non solo aveva a che fare con la regalità di Cristo Re, ma anche con un ineludibile collegamento con il passato: "Possiamo essere sicuri di sbagliarci riguardo il futuro se ci sbagliamo riguardo il passato…non c'è senso in tutto se l'universo non ha un centro di significazione e un'autorità in colui che è l'autore dei nostri diritti". 

A distanza di oltre novant'anni stiamo ancora chiedendoci non solo quale sia il futuro della democrazia nella quale siamo inseriti, ma anche verso quale fine siamo diretti. Credo che Chesterton abbia ancora qualcosa da dirci ed argomenti attraverso i quali riflettere adeguatamente.



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