giovedì 15 settembre 2016

La cattiva teologia - di Fabio Trevisan (da Riscossa Cristiana)


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"Voi attaccaste la ragione – rispose Padre Brown. Questa è cattiva teologia"

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Lo smascheramento del falso prete cattolico, nella fattispecie il celebre ladro Flambeau che si era travestito da sacerdote con talare, avviene in Padre Brown anche attraverso l'uso della ragione e la proclamazione dell'ortodossia. Ad assicurare Padre Brown di non avere dinanzi un vero prete cattolico erano state le confutazioni della verità fatte da Flambeau, come queste: "Questi infedeli moderni fanno appello alla loro ragione; ma chi può guardare a questi milioni di mondi e non sentire che vi possono ben essere degli universi meravigliosi al di sopra di noi, dove la ragione è assolutamente irragionevole?". Questi paralogismi, affermati ingenuamente da Flambeau improvvisatosi prete cattolico per rubare la croce azzurra tempestata di preziosi brillanti affidata a Padre Brown, non  traggono in inganno il vero sacerdote cattolico, formatosi, come Chesterton stesso, alla scuola del tomismo e di Leone XIII.

Alle osservazioni eretiche di Flambeau, Padre Brown risponde senza tentennamenti e senza preoccupazioni "pastorali" oggi molto in voga: "No! La ragione è sempre ragionevole, anche nell'ultimo limbo, anche al limite ultimo delle cose. So bene che si accusa la Chiesa di abbassare la ragione, ma è il contrario, invece. Sola, sulla terra, la Chiesa fa la ragione veramente suprema. Sola, sulla terra, la Chiesa afferma che Dio stesso è legato alla ragione". Parole che fanno rabbrividire e commuovere al tempo stesso, anche per il fatto che lo stesso Chesterton conobbe un sacerdote cattolico (l'irlandese John O'Connor) come Padre Brown. A distanza di un secolo, Padre Brown ci indica quale sia la verità cattolica e come la proclamazione dei dogmi e dell'ortodossia non ostacolino affatto la "pastoralità". Dirà Padre Brown al ladro Flambeau: "Anch'io ho cercato di rubarti una cosa preziosa: la tua anima!". 

In Padre Brown teologia e filosofia, pastorale e ortodossia vanno a braccetto; egli non si preoccupa di perdere Flambeau proclamandogli la verità tutta intera. Propone infatti all'incallito ladro, decisamente ed amorevolmente, un cambiamento di vita, una conversione, all'insegna della verità e della ragione e lo redarguisce sulla banalità del male e sulla cattiva teologia. Gli fa vedere come sia bello ed importante lottare per la salvezza della propria anima e per preservare la verità dalle eresie. Quando viene ripreso da Flambeau sull'assurdità della ragione, egli di nuovo asserisce: "Quell'infinito universo è soltanto fisicamente infinito, non infinito nel senso che sfugge alle leggi della verità". Razionalmente convinto e umanamente accolto, Flambeau riuscirà a cambiare vita, mettendosi alla sequela di …Padre Brown! Quel pretino cattolico l'aveva colpito nel segno e l'aveva segnato profondamente. Flambeau aveva amato in lui la dolcezza e il rigore dell'autorità del vero pastore, di chi ha davvero a cuore la salvezza dell'anima. Flambeau ricordava le parole di Padre Brown quando lo aveva colto in flagranza di reato: "Flambeau, voglio che rinunciate a codesta vita! L'uomo può mantenersi a un certo livello nel bene, ma nessun uomo è mai riuscito a tenersi a un certo livello nel male: la strada va sempre più in giù". Nel rammentargli queste verità, Padre Brown aveva fatto leva sulle qualità come il coraggio, l'intelligenza, messe però al servizio del Bene. Non aveva esitato a fermarlo ed a salvarlo, ricordandogli i pericoli dell'inferno: "Flambeau, voglio minacciarvi col verme che non muore e col fuoco che non si estingue!". 

Dinanzi a un intrepido sacerdote come Padre Brown, Flambeau era retrocesso ed aveva finalmente acconsentito a confessarsi. Ecco le parole di Padre Brown: "Sono un prete, Flambeau, e sono pronto ad ascoltare la vostra confessione". Chesterton descrive così, con poche ed intense parole, la confessione di Flambeau e la sua definitiva resa alla verità: "Flambeau rimase per un momento senza respiro, barcollò, e si lasciò andare su una sedia". In questo modo, proclamando la verità senza reticenza ma con un carattere così profondamente umano, Flambeau diventò il collaboratore più stretto del detective Padre Brown. L'accompagnamento del vero sacerdote cattolico non stava nel seguirlo nella negazione della ragione o in una cattiva teologia, ma nel ribadire con dolcezza e, se volete, con misericordia, la bellezza della fede e la difesa della ragione.

Questa era la buona teologia che bisognava perseguire. Per questo Padre Brown e Flambeau andarono d'accordo e fecero, da quel momento, un cammino insieme.



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