giovedì 28 settembre 2023

Un aforisma al giorno - Chi governa gli uomini oggi (non è pessimista, il nostro amico, è solo realista...).

Gli uomini sono governati, oggi come oggi, dall'orologio, da bugiardi che rifiutano loro le notizie e da sciocchi che non sanno governare.

Gilbert Keith Chesterton, Utopia degli usurai.

Questa è la prima edizione
uscita in America.

mercoledì 27 settembre 2023

Un aforisma al giorno - Tutte le cose buone sono una cosa sola.

Tutte le cose buone sono una cosa sola. I tramonti, le scuole di filosofia, i bambini, le costellazioni, le cattedrali, le opere, le montagne, i cavalli, le poesie: tutto questo non è che un travestimento. Una cosa sola cammina sempre in mezzo a noi in un abito di fantasia, nel mantello grigio di una chiesa o in quello verde di un prato. È sempre dietro, la sua forma fa cadere le pieghe in modo superbo. Questo è ciò che intuirono gli antichi selvaggi Ebrei, soli tra le nazioni, e il motivo per cui il loro rude dio tribale è stato eretto sulle rovine di tutte le civiltà politeiste. I Greci, i Normanni e i Romani, infatti, vedevano le guerre superficiali della natura e facevano del sole un dio, del mare un altro, del vento un terzo. Non erano entusiasti, come lo fu qualche rude israelita, una notte nelle lande desolate, da solo, dall'idea improvvisa e sfolgorante che tutti fossero lo stesso Dio: un'idea degna di un romanzo poliziesco.


Gilbert Keith Chesterton, Lettera a Frances Blogg, 1899, in Maisie Ward, Gilbert Keith Chesterton.

Gilbert e Frances più o meno
all'epoca di questa lettera.


martedì 26 settembre 2023

Un aforisma al giorno - Dimenticare a cosa servono le cose.

C'è una cosa che spesso viene chiamata progresso, ma che si verifica solo in condizioni noiose e stantie: in realtà non è un progresso, ma una sorta di plagio strisciante.  Portare sempre più avanti la stessa moda non è segno di energia, ma di stanchezza.  Si può immaginare che nel fantastico declino di qualche civiltà cinese si possano trovare cose che aumentano automaticamente, semplicemente perché tutti hanno dimenticato a cosa servivano.  I cappelli potrebbero essere più grandi degli ombrelli, perché tutti hanno dimenticato di indossarli.  I bastoni da passeggio potrebbero essere più alti delle lance, perché nessuno ha mai pensato di portarli a spasso.  La mente umana non va mai così veloce, se non quando è entrata in un solco.

Gilbert Keith Chesterton, The Living Age, 21 agosto 1909.

Isola di Pasqua: nuova teoria sul mistero dei Cappelli Giganti

lunedì 25 settembre 2023

Immigrazione e libertà di rimanere. «Occorre ricostruire una vita comunitaria» | Emanuele Boffi su Tempi.

In un convegno a Milano è stato mostrato un video di John Kanu, il Chesterton della Sierra Leone. Italiani ed europei prendano appunti.

Il video fa sorridere, con quel sottofondo di versi di galline, galli, uccellini e pecore, forse anche il barrito di un elefante. Ma il contenuto è eccezionale. A parlare è John Kanu, un “folle di Dio” chestertoniano (qui la sua storia) che, da ragazzo, ebbe la possibilità di lasciare la Sierra Leone e approdare a Oxford dove ottenne un master in Scienze sociali applicate. John, anziché rimanere in Inghilterra, dove aveva ricevuto un’offerta di lavoro e di cittadinanza, decise di ritornare nel suo disgraziato paese e lì applicare le idee sull’uomo e sull’economia imparate da Gilbert Keith Chesterton. Già solo questo basterebbe per il plot di un film, ma Kanu ha fatto di più, e reso il film una realtà.

https://www.tempi.it/immigrazione-e-liberta-di-rimanere-occorre-ricostruire-una-vita-comunitaria/

Do We Agree? - La copertina della prima edizione e qualche ricordo.

Anni fa in questo post vi spiegammo la storia della famosissima foto ritraente Chesterton, Shaw e Belloc (in realtà, come vedrete andando a visitare nuovamente il post - fatelo! -, ne esistono diverse da differenti punti di vista, segno della presenza di numerosi fotografi, segno quest'ultimo dell'importanza dell'evento).

Come vi dicemmo, l'occasione era quella del famoso dibattito pubblico presieduto e moderato ("in the chair", dice il libro) da Hilaire Belloc dal titolo «Do we agree?» (Siamo d'accordo?), tenutosi a Londra l'ultimo venerdì dell'Ottobre 1927.

L'occasione golosa favorì la pubblicazione del dibattito in volume. Le tre menti più brillanti ed argute d'Inghilterra si trovavano attorno allo stesso tavolo e ne scaturì un evento di tutto rispetto, visto che erano stati venduti più biglietti dei posti disponibili e la folla vociante che non era riuscita ad entrare rumoreggiava e muggiva fuori dal portone della sala bussando con veemenza.

Scavando come sempre alla ricerca d'altro abbiamo visto che ne esistono ancora in giro delle copie, invero a prezzi non esattamente economici, e questo perché ne dovette essere stato tirato un numero non altissimo di copie. Ecco la foto di una di queste copie della prima edizione, a cura dell'editore Cecil Palmer. 

Marco Sermarini

Con la sovraccoperta...

... e senza...

 

domenica 24 settembre 2023

Viaggio in Sierra Leone - Diario di bordo - 7 e 8.

Il viaggio è giunto al termine, i nostri eroi sono a casa ma si è già acceso il fuoco della speranza e s'è ravvivato quello dell'amicizia, nata ormai dieci anni fa grazie al caro Stratford Caldecott che dal cielo sarà molto contento di tutto questo, forse quando scrisse quella riga su Facebook letta e presa sul serio non se lo sarebbe mai immaginato.

A questo proposito ripropongo qualche vecchia immagine per far capire come quest'amicizia abbia radici profonde (vi dirò che un pochino mi commuovono):

Un giovanissimo John Kanu tra il 1999 e il 2002
con Natal'ja Trauberg, traduttrice in lingua russa
dell'opera di Chesterton, a Oxford nella vecchia 
sede della Chesterton Library.

Qui siamo nel 2013 a Ferrara, durante un incontro
con il compianto mons. Luigi Negri, all'epoca
amato arcivescovo di Ferrara - Comacchio.

Qui siamo a San Benedetto del Tronto
nel 2016, in occasione del secondo
viaggio di John in Italia, dopo
l'arrivo del primo container
 in Sierra Leone. John spiegò
il suo metodo. John è convincente.


E qui siamo nel 2013, quando
imponemmo il "ciribillo"
(una spilla circolare con l'effige
di Pier Giorgio Frassati)
a John, segno dell'appartenenza
alla nostra compagnia
(che in fondo è una tribù!).


Qui nel 2013 a San Benedetto del Tronto con
Padre Cassian Folsom, fondatore del Monastero
di San Benedetto in Monte a Norcia.


La bandiera della Sierra Leone distributista
tessuta per noi dai ragazzi di John Kanu.


E qui un'altra bellissima foto: padre Spencer Howe,
John Kanu e Aidan Mackey a Grottammare
sul Torrione della Battaglia (Aidan è un altro di
quelli che hanno accolto John e gli hanno fatto
conoscere Chesterton).


E qui l'uomo che ha reso possibile
tutto, Stratford Caldecott (con il nostro
Angelo Bottone in veste di traduttore
e conferenziere), a San Benedetto del
Tronto nel 2012.

Ecco la cronaca del 19 Settembre 2023:

http://piergiorgiofrassati.blogspot.com/2023/09/viaggio-in-sierra-leone-diario-di-bordo_20.html

ed ecco la cronaca del 20 Settembre 2023:

http://piergiorgiofrassati.blogspot.com/2023/09/viaggio-in-sierra-leone-diario-di-bordo_21.html

Spero che tutto questo convincerà i più scettici che il distributismo è la vera ed unica strada per la serenità, per uno sviluppo a misura d'uomo, per costruire nazioni che abbiano un giusto benessere senza sfruttamento verso nessuno, proprio nessuno, per costruire una societas christiana. Io personalmente ci credo fermamente, vorrei convincere ognuno di voi. Spero che i miei amici che sono stati in Sierra Leone lo sappiano fare meglio di me.

Marco Sermarini

sabato 23 settembre 2023

Viaggio in Sierra Leone - Diario di bordo - 4, 5 e 6.

I nostri amici chestertoniani Giorgio, Kevin e Ciccio hanno vissuto giornate intense e ora che sono tornati contano di dare seguito a quanto hanno visto e vissuto.

Credo si possa dire serenamente che hanno ricevuto molto più di quello che hanno ed abbiamo dato.

Quelli che ancora credono nel capitalismo o nel dirigismo statale e non hanno visto quello che hanno visto i nostri amici credo che rimarranno sulle loro miopi posizioni. Leggere questi racconti, guardare quelle foto è di aiuto per chi vuole capire che il distributismo in atto, non quello da tastiera, è l'unica vera speranza.

Questa che segue è la quarta puntata del diario di bordo dei nostri eroi:

http://piergiorgiofrassati.blogspot.com/2023/09/viaggio-in-sierra-leone-diario-di-bordo_042461715.html

Questa è la quinta:

http://piergiorgiofrassati.blogspot.com/2023/09/viaggio-in-sierra-leone-diario-di-bordo_19.html

E questa è la sesta:

http://piergiorgiofrassati.blogspot.com/2023/09/viaggio-in-sierra-leone-diario-di-bordo_55.html


John nel suo villaggio natale, Kabonka,
come dice lui "in the middle of nowhere"
(ma per lui è sempre casa e ci torna spesso...
radici profonde non gelano...).



John e suo zio, l'ultimo superstite
del villaggio tra coloro che decisero
di mandarlo a studiare finanziandolo
con enormi sacrifici.

venerdì 22 settembre 2023

Notizie dai Gruppi Chestertoniani Veronesi.

Cari chestertoniani vicini e lontani,

Vi comunico due cose,

a) è visibile la pagina con il resoconto del falò. Andate all'indirizzo 

2020 Falò (chesterton.it)

compare con il numero errato di 2020, ma in realtà è il 2023.


b) sulla mia sezione personale ho iniziato una controversia sul buonismo, che trovate all'indirizzo

Controversia 3 buonismo (chesterton.it)


I vostri contributi sono desiderati.

Rob