Se uno Stato europeo, in guerra con altri Stati, iniziasse improvvisamente a mangiare i propri prigionieri, gli altri Stati sarebbero giustificati nel rompere ogni rapporto e discussione internazionale e nel distruggerlo senza ulteriori indugi. Ma se gli altri Stati iniziassero, anche se con riluttanza, a mangiare un prigioniero qua e là, potrebbero comunque mantenere gran parte della loro logica e persino una sorta di superiorità morale piuttosto relativa. Ma ovviamente c'è una cosa che non potrebbero assolutamente mantenere, ed è il disgusto innocente e immediato alla sola vista del cannibale. Eppure sarebbe proprio su quel disgusto innocente che baserebbero tutta la loro pretesa di schiacciare un semplice nido di cannibali. Anche se solo in rare occasioni avessero dato un morso a un uomo, anche se fossero stati trovati solo a mordicchiare cautamente e con considerazione un uomo, avrebbero minato la loro stessa posizione: avrebbero minato gli istinti naturali che erano i loro principali alleati in tutta la guerra. Avrebbero reso il crimine del loro nemico una cosa meno eccezionale e quindi lo schiacciamento del loro nemico una cosa più eccezionale.
Gilbert Keith Chesterton, Illustrated London News, 16 settembre 1916.
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