Caro Marco,
mancano pochi giorni al Natale e - come puoi immaginare - qui al Polo Nord siamo tutti presi dai preparativi per la notte più importante della storia! In questo momento gli elfi (tra un litigio ed un altro) stanno lucidando la slitta per farla tornare un bel rosso, proprio come quella bellissima vespa che usi per sfrecciare tra le colline marchigiane. A proposito, con tutta la nebbia dalle tue parti in questi giorni, come te la cavi con la tua vespetta? Ma adesso mi sto distraendo… sai, a volte capita anche ai migliori!
Ecco, come ti scrivevo, in questi giorni frenetici volevo fermarmi per scriverti una lettera, come dei veri amici. Devi sapere, caro Marco, che ho saputo che in questi giorni la vostra piccola Società Chestertoniana Italiana (un bel gruppo sgangherato di improvvisatori, quasi ai livelli dei miei elfi!) ha voluto costruire una piccola cassetta delle poste per far scrivere ai bambini qualche riga… delle letterine proprio per me! Vi ringrazio, cari amici, perché proprio l’altro giorno stavo condividendo con mia moglie il profondo dolore che provo nel sapere che sempre meno bimbi credono alla mia esistenza - figurati i grandi! Quindi puoi immaginare come ha saltato il mio cuore nel vedere arrivare qui al Polo Nord delle piccole bustine con delle richieste meravigliose da bambini altrettanto meravigliosi!
Le ho aperte tutte con grande gusto. C’erano richieste simpatiche:
“Caro Babbo Natale, voglio un puzzle…”
“Caro Babbo Natale, per favore mi porti dei guantoni da box…”
C’erano delle richieste serie e responsabili:
“Caro Babbo Natale, voglio passare gli esami…”
“Caro Babbo Natale, voglio essere più concentrata”
E poi c’erano quelle richieste così grandi che il mio cuore si è spezzato per la felicità (hai mai provato una tale sensazione? È grandiosa!) e devo confessare che mi è scesa anche la lacrimuccia:
“Caro Babbo Natale, fammi stare sempre vicino ai miei amici.”
“Caro Babbo Natale, fammi essere buona.”
Queste richieste hanno illuminato la notte artica come l’angelo che ha annunciato la nascita di Gesù ai pastori. Questa semplicità dei bambini è preziosa, sarebbe da incartare con precisione, da decorare con fiocchi dorati e da regalare a tutti quelli che si sono dimenticati che il 25 dicembre abbiamo ricevuto un dono grande abbastanza da farci essere buoni e stare sempre vicini ai nostri amici.
E quindi, siccome questi bambini mi hanno scritto così gentilmente, mi sono messo a rispondergli uno ad uno, facendomi aiutare nella spedizione da qualche buon socio della vostra splendida Società. E, mentre scrivevo le riposte a questi simpaticissimi bimbi e pensavo a voi, mi è rivenuta in mente una scena molto bella, di un bambino qualche tempo fa… un bambino curioso che, la mattina di Natale, trovava sempre la calza piena di doni. Questo bimbo si chiedeva come facessi a riempirla di nascosto, a conoscere i suoi desideri, a non far nessun rumore. Quanto gli piaceva questa magia, ma poi non si fermò lì, perché la magia non si fermava lì! Iniziò a farsi domande ancora più grandi: chi aveva messo lui nel letto? E il letto nella stanza? E la stanza nella casa? E la casa su questo grande, meraviglioso pianeta?
La curiosità di questo bambino lo portò a capire qualcosa straordinario: ogni cosa che abbiamo è un regalo, bisogna solo guardarlo dal lato giusto! E sì, quel bambino era proprio il nostro amico Gilbert Keith Chesterton! Mi sono fatto aiutare dal suo esempio quindi, ricordando ai bimbi che devono essere contenti non solo dei giocattoli che porterò, ma anche delle stelle nel cielo, delle persone che incontrano, del mare immenso… persino della possibilità di svegliarci ogni mattino.
Chiudo questa mia piccola lettera a te prendendo spunto dal nostro amico Gilbert, ringraziandovi. Sono contento di questa vostra piccola iniziativa e che questi bambini abbiano potuto riscoprire un po’ di magia in questi giorni prima dell’arrivo del nostro amato Bambin Gesù. Spero che lo possiate fare ogni anno, accetterei volentieri anche delle lettere dai grandi che spesso si distraggano da quello che desiderano davvero e si accontentano di ciò che si figurano di poter ottenere!
Vi mando un grande abbraccio… a te, ai tuoi figli, ai soci della Società Chestertoniana Italiana e a tutti quelli con i quali condividerai questo mio piccolo pensiero. Grazie di nuovo, buon Natale… evviva Gesù!
Con tanto affetto,
Babbo Natale


Nessun commento:
Posta un commento