"Da noi, la classe di governo si dice di continuo: «Quali leggi faremo». In uno stato autenticamente democratico, si direbbe sempre: «A quali leggi possiamo obbedire?». Forse, uno stato autenticamente democratico non è mai esistito. Ma perfino le epoche feudali, nella pratica, erano così democratiche, che ogni governante feudale sapeva che, qualunque legge avesse emanato, con ogni probabilità si sarebbe ritorta contro di lui. Poteva capitargli che gli tagliassero le piume per un’infrazione a una legge suntuaria. O che gli tagliassero la testa per alto tradimento. Ma le leggi moderne sono sempre fatte per incidere sulla classe dei governati, mai sulla classe che governa. Abbiamo leggi che regolano le licenze per gli spacci di alcolici, ma non leggi suntuarie. Vale a dire, abbiamo leggi contro i festeggiamenti e l’ospitalità dei poveri, ma non leggi contro i festeggiamenti e l’ospitalità dei ricchi. Abbiamo leggi contro la bestemmia, cioè, contro un modo di parlare grossolano e offensivo a cui, probabilmente, non indulgerebbe nessuno, se non un uomo rozzo e di umili condizioni. Ma non abbiamo alcuna legge contro l’eresia, ovvero, contro l’avvelenamento intellettuale dell’intero popolo, in cui solo un uomo facoltoso e importante avrebbe probabilità di successo. Il male dell’aristocrazia non è che inevitabilmente conduca a imposizioni crudeli o a dolorosi patimenti; il male dell’aristocrazia è che essa affida tutto nelle mani di una classe di persone che possono imporre ciò che possono non patire mai. Buone o cattive che siano, nell’intenzione, le loro imposizioni, quelle persone diventeranno egualmente frivole. Noi non accusiamola classe di governo nella moderna Inghilterra di essere egoista; se vi piace, potete definire gli oligarchi inglesi troppo fantasticamente altruisti. Noi li accusiamo semplicemente perché, quando legiferano, omettono sempre se stessi".
Gilbert Keith Chesterton, Eretici
Nessun commento:
Posta un commento