Qui trovate citato ancora una volta il Nostro Chesterton (si tratta di un articolo sulla crisi e sul governo Monti di Mauro Bottarelli, da Il Sussidiario):
"Non so voi, cari amici, ma questi ultimi tre giorni mi hanno ricordato quello splendido libro che è “Il Napoleone di Notting Hill” di G.K. Chesterton, non tanto per la “deificazione del ridicolo” che in esso è contenuta, né per la sulfurea e iconoclasta intuizione di affidare alla sorte la formazione dei governi, ma per il bellissimo dialogo finale, in cui ci ricorda che, per diventare immortali, nella letteratura come nella realtà, bisogna morire per qualcosa e con onore".
Nessun commento:
Posta un commento