venerdì 15 aprile 2016

Da Campari e De Maistre un articolo del nostro amico chestertoniano Matteo Donadoni che parte da un equivoco chestertoniano...

"PREAMBOLO – Provateci voi a far scrivere un pezzo sull'Otello ad un geloso cronico, un sociopatico con un ego più lungo del proprio profilo. Ovvio che non gli basteranno trecento giorni. D'altra parte, come dicevano a Cuba, se Karl Marx fosse stato cubano, sarebbe fuggito a Miami. 
Sono invece sufficienti tre minuti di chestertoniano misunderstanding con il mio amico (lo chiamo amico abusandone del buon cuore)Marco Sermarini sul pezzo The Old Donkey in the Empire's Ruins, di Rod Dreher, giornalista della Louisiana – e già questo me lo rende simpatico – apparso su The American Conservative in relazione al mio Chi si è iscritto alla Grammar School di Stratford? Su come dovrebbe essere risistemato il sistema educativo. Tre minuti in cui Marco saggiamente dava consigli distributisti al sottoscritto, il quale, somaro volante, straparlava circa l'educazione dei panda – supponendo si riferisse al pezzo su Kung Fu Panda 3. Ne è nata così una commedia degli equivoci breve e spettacolarissima, nonché uno dei più bei complimenti che io abbia ricevuto nella mia vita (esclusi quelli ricevuti sotto un ombrello da una donna): "Ecco! Siamo Chestertoniani di serie A!". Ma essere definito chestertoniano di serie A dal più chestertoniano d'Italia è un onore, per cui lo dico forte: "Me ne Fregio!"
Io per caratteraccio, e vezzo d'esibire rosari in momenti non opportuni, sono più affine a Belloc, ma, ad ogni buon conto, come direbbe forse Hilaire, bisogna pure che il Bardo abbia un tributo di almeno tre pezzi".


Il resto qui sotto:

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