lunedì 8 giugno 2009

Libano, vince a sorpresa la coalizione anti-siriana


Da Avvenire di oggi 8 Giugno 2009, buone notizie.

In Libano, la vittoria a sorpresa della coalizione anti-siriana contro il movimento Hezbollah sostenuto dall'Iran dovrebbe essere confermato oggi con la diffusione dei risultati ufficiali delle elezioni parlamentari. I dirigenti dei partiti rivali ritengono che nel voto di ieri la coalizione abbia ottenuto una settantina di seggi sui 128 dell'assemblea. Il ministro dell'Interno Ziad Baroud dovrebbe annunciare i risultati finali nel corso della giornata, fanno sapere alcuni funzionari. I sostenitori della coalizione hanno festeggiato in nottata, dopo che gli elettori hanno riconfermato la maggioranza in parlamento a quattro anni dalla "Rivoluzione dei cedri" che ha contribuito al ritiro dell'esercito siriano dal Libano e a strappare il controllo del governo.

Il risultato del voto è un duro colpo per Siria e Iran, che sostengono Hezbollah, e una buona notizia per Usa, Arabia Saudita ed Egitto, che appoggiano invece il blocco "14 Marzo", che prende il suo nome dall'enorme manifestazione del 2005 contro la presenza militare siriana. Il dipartimento di Stato Usa non ha ancora commentato il risultato elettorale. Hezbollah e i suoi alleati hanno fatto incetta di voti nelle aree a maggioranza sciita, ma la sconfitta del cristiano Michel Aoun, loro alleato, in due importanti circoscrizioni elettorali gli ha impedito di ottenere la maggioranza. Saad al-Hariri, il 39enne leader sunnita della coalizione "14 Marzo" è emerso dalle urne come il possibile candidato alla guida del governo, seguendo così le orme del padre, Rafik al-Hariri, assassinato in un attentato nel 2005.
"Congratulazioni al Libano, congratulazioni alla democrazia, congratulazioni alla libertà", ha detto il politico miliardario in un discorso per proclamare la vittoria tenuto presso la sua proprietà a Beirut poco dopo la mezzanotte. "Non ci sono vincitori e perdenti in queste elezioni, la sola vincitrice è la democrazia, il maggior vincitore è il Libano".

Hezbollah ammette la sconfitta. Hezbollah ammette la sconfitta nelle elezioni in Libano e lancia un appello alla collaborazione con la coalizione libanese filo-occidentale e antisiriana "14 marzo". Dopo che per tutta la notte i sostenitori di Saad Hariri - figlio dell'ex premier assassinato Rafiq - hanno festeggiato la vittoria, il gruppo sciita ha riconosciuto che "l'opposizione continua a essere opposizione". "La specificità del Libano è nella sua diversità" ha detto il deputato del movimento sciita Hassan Fadlallah, chiamando alla collaborazione tra le 19 comunità religiose, "non c'è nè maggioranza nè minoranza".

Secondo la tv Al Manar, Hezbollah avrà 58 seggi contro i 70 del partito di Hariri. La pagina web di An Nahar attribuisce al patriarca cristiano maronita Nasrala Sfeir il ruolo di "padrino" della vittoria di "14 Marzo". Sabato scorso il leader religioso della comunità cristiana più importante del Libano ha messo in guardia dalla minaccia all'identità del Paese rappresentata proprio da Hezbollah. La sconfitta è stata riconosciuta anche dall'ex presidente Michel Aoun, cristiano-maronita, ma esponente dell'alleanza filo Damasco guidata dagli sciiti di Hezbollah. "Abbiamo perso", ha detto Aoun e "Accettiamo il risultato come la volontà del popolo libanese". Si tratta di un duro colpo alla Siria e all'Iran, sostenitori della coalizione guidata da Hezbollah.

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