di Jibran Khan La Masihi Foundation proclama per il 20 aprile una giornata di preghiera e digiuno per la donna in prigione, e chiede ai cristiani di tutto il mondo di partecipare. Il vescovo Rufin Anthony: “Abbiamo bisogno di un mondo senza violenza, un mondo che ami la vita e che cresca in giustizia e solidarietà. L’odio crescente è un problema serio e il governo deve prendere passi concreti “. Crescono persecuzione e minacce per i cristiani in Pakistan. Rapimenti di ragazze, matrimoni forzati e conversioni sotto minaccia sono all’ordine del giorno. Lahore (AsiaNews) – La Masihi Foundation ha proclamato il 20 aprile come giorno dedicato ad Asia Bibi. Lo slogan della giornata é “amore per Asia Bibi, una giornata di preghiera e digiuno per Asia Bibi”. La fondazione dei cristiani pakistani ha chiesto che ogni cristiano nel mondo accenda una candela il mercoledì 20 aprile 2011, e rivolga una preghiera speciale per la cristiana in prigione condannata a morte per blasfemia. Le diocesi cattoliche del Pakistan e del mondo hanno annunciato che parteciperanno a questa iniziativa. La Masihi Foundation ha annunciato di aver già ricevuto una conferma dall’Italia, secondo cui la Chiesa italiana parteciperà all’evento. Il vescovo di Islamabad-Rawalpindi Rufin Anthony, ha dichiarato: “Ci uniremo alla Masihi Foundation nell’accendere una candela per Asia Bibi durante la Settimana santa, e chiedo a tutti i cristiani di pregare e digiunare per Asia Bibi, che anche se è malata prega e digiuna. La Masihi Foundation appoggia e sostiene la famiglia di Asia Bibi e si occupa di questo caso; preghiamo anche per la Masihi Foundation. Siamo anche preoccupati per il recente caso di Arif Masih, di cui la fondazione si sta occupando. Questo incidente ha diffuso la paura fra i cristiani di Faisalabad. Abbiamo bisogno di un mondo senza violenza, un mondo che ami la vita e che cresca in giustizia e solidarietà. L’odio crescente è un problema serio e il governo deve prendere passi concreti “. Uno dei timori legati al caso di Asia Bibi è che la donna possa essere uccisa, in carcere o una volta che la Suprema corte avrà proceduto a esaminare il suo ricorso. Dal 1986 al 2010 ci sono stati 43 casi di uccisioni “extragiudiziali” di persone accusate di blasfemia. 19 riguardavano cristiani, 17 musulmani, 2 indù e 5 ahmadi. E intanto c’è un altro caso di una famiglia cristiana perseguitata con minacce e obbligata a nascondersi. E’ quella di Sidra George, un’insegnante del distretto di Narowal. L’11 aprile Sidra ha discusso con Sieda Razia, un’altra insegnante, moglie di un religioso islamico. Razia lodava un giovane musulmano che nei giorni precedenti aveva dissacrato la Bibbia davanti al cancello della chiesa cattolica di S. Antonio per “vendicare” il rogo del Corano del pastore Terry Jones, ed è stato arrestato dalla polizia. Razia, dopo aver proferito minacce contro la Bibbia, vedendo che nella stanza c’era Sidra George, ha cominciato a dirle che l’islam era la sola religione completa e che i cristiani dovrebbero diventare musulmani. E poi le ha chiesto se aveva condannato il rogo del Corano. Sidra ha risposto di sì; ma Razia non è rimasta convinta e l’ha accusata di aver fatto la condanna solo con le labbra, formalmente per salvarsi. Infine l’ha minacciata di pessime conseguenze, se non si fosse convertita. Sidra George ha raccontato l’incidente a suo marito. Poco dopo hanno cominciato a ricevere minacce sul cellulare. Sono andati alla polizia, e hanno saputo che Syeda Razia, moglie di un religioso influente, aveva parlato ad altri religiosi della discussione avuta con Sidra. Subito dopo la coppia, con i loro tre figli, hanno lasciato Narowal, e sono entrati in clandestinità per ragioni di sicurezza. George Masih, marito di Sidra, ha dichiarato: “Ricevevamo minacce per convertirci, abbiamo chiuso i cellulari e siamo partiti. La vita sta diventando difficile per i cristiani in Pakistan”. Padre Anwar Gill, di Zafarwal, ha dichiarato: “Incidenti del genere sono diventati frequenti, specialmente in Punjab. Di molti non si viene a conoscenza, i cristiani sono perseguitati nella loro vita di tutti i giorni. La mentalità estremista si sta diffondendo, senza controlli, e cercano di forzare i cristiani con la loro ideologia. Molte ragazze cristiane sono rapite in Punjab, e sposate a forza e convertite. La gente sarebbe choccata nel sapere quanti sono i matrimoni forzati ogni anno”. |
mercoledì 13 aprile 2011
Asia Bibi: accendete una candela per lei il 20 aprile, chiede la Fondazione cristiana del Pakistan
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