(...) La mia vita si dischiuse all'epoca dell'evoluzionismo, il quale vuol dire proprio dischiudersi, manifestarsi. Per molti evoluzionisti di quell'epoca sembrava invece significare il manifestarsi di ciò che non c'era. Da allora, in un certo senso, ho cominciato a credere allo sviluppo, che significa il manifestarsi di ciò che c'è. Sarebbe una vanteria tracotante e di dubbio gusto dire che nella mia infanzia c'era già tutto. Almeno, molti di coloro che mi conobbero, ne dubiterebbero. Intendo soltanto dire che esistevano già le premesse delle distinzioni fondamentali: non ne ero consapevole, ma le avevo interiorizzate. Vivevano in me di una loro esistenza infantile, in una condizione che si definisce implicita, anche se sicuramente non si esprimevano nella cosiddetta ubbidienza implicita.
Gilbert Keith Chesterton, Autobiografia.
Nessun commento:
Posta un commento