Frances visse poco più di due anni senza Gilbert. Soffrì davvero molto senza suo marito. D'altronde non me ne stupisco, visto come i due ragazzi si amarono per tutta la vita e l'intensità della presenza di Gilbert nella vita di Frances (davvero se ne separava malvolentieri, ne aveva sempre bisogno, gli mancava sempre - quando parlava alla BBC la voleva con lui, lì davanti, nello studio, ad esempio...). Frances dal canto suo è correttamente definita (e questo non suoni come una diminuzione) dal titolo del bel libro della nostra amica Nancy Carpentier Brown, "The Woman who was Chesterton", la donna che fu Chesterton.
Frances fu una donna buona ed intelligente, sostenne, aiutò e guidò Gilbert passo passo. Forse nella mia infantilità la vedo ben rappresentata nei tanti aneddoti buffi che la vedono coprotagonista: Chesterton che perdeva il pigiama in viaggio e dormiva vestito, Frances che gli diceva via telegrafo: perché non ne hai comprato uno nuovo? E lui in risposta: perché? I pigiami si vendono? Giusto per citarne uno...
Non era una balia per il marito, era una moglie vera.
Per cui ricordarla oggi è giusto e doveroso.
Qui sotto un post precedente che riguarda il luogo dove Frances morì a Beaconsfield.
L'immagine sotto è una bella idea del mio amico gallese Stuart, che ha creato la spilla e l'ha indossata oggi. Bravo, Stu!
Marco Sermarini
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