Annalisa Teggi - pubblicato il 11/12/20
Nel suo romanzo "La sfera e la croce" Chesterton intuì che il mondo avrebbe progressivamente rifiutato lo scandalo della Croce: "Cominciate con l'infrangere la Croce; ma finite col distruggere il mondo abitabile"
La sfera e la croce è uno dei romanzi più famosi di G. K. Chesterton, fu pubblicato per la prima volta nel 1909. È disponibile in una nuova veste editoriale (con traduzione di Mauro Flavio rivista da Umberta Mesina) grazie al Centro Missionario francescano di Mogliano (MC).
Facile definirlo un racconto profetico, ma in che senso? Chesterton ebbe una grande capacità di lettura della realtà, tanto da vedere in essa i segni che avrebbero generato conflitti profondi. Il rifiuto della Croce come elemento paradossale, di scandalo, era già a suo tempo un vulnus aperto. GKC allora immaginò una scena che si apre in cielo su un vascello che vola, guidato da un fantomatico Professor Lucifero che ha rapito un monaco di nome Michele. Fuor di metafora: il diavolo è un erudito, l'arcagelo è un umile eremita.
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