… ma si tratta di uno dei suoi più noti "apocrifi", cioè una di quelle frasi attribuite a Chesterton ma che, se cercherete scandagliando anche con strumenti informatici aggiornatissimi tra i suoi scritti, non troverete mai.
Si tratta dell'arcifamosa «Chi non crede in Dio, non è vero che non crede in niente, anzi comincia a credere a tutto».
Questa è una delle più note più che altro perché, seppur mai inserita da Chesterton in un suo scritto (la riprova è che la si trova citata in numerosi modi e non si tratta di un problema di traduzione, ve lo assicuriamo), essa integra alla perfezione il suo pensiero, che si ipotizza essere stato espresso a voce in chissà quale contesto.
Ma, ripetiamo, non troverete nessuno scritto che la riporti.
D'altronde ci sono precedenti illustri, anzi illustrissimi, visto che tra di essi c'è il caso della citazione della famosissima (solo in Italia!) «La vita è la più bella/grande/romantica delle avventure ma solo l'avventuriero lo scopre». Essa fu citata addirittura in un discorso dal cardinale Carlo Caffarra ma l'aforisma non fu mai scritto da Chesterton. È solo un'azzeccata e particolarmente poetica sintesi del capitolo "Sulla famiglia e sull'amore" di Eretici.
La storia di questo apocrifo e della scoperta che esso era tale l'abbiamo riportata in due vecchi post del nostro blog. Fu occasione anche di una discussione con la redazione di ClanDestino e di una ricerca approfondita che diede anche un interessante frutto, e cioè la fonte e l'origine dell'apocrifo (cosa che non capita quasi mai):
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