E' proverbiale la totale sbadataggine di Chesterton, che toccava vette altissime. Tra tante, egli stesso racconta una sua performance, nella sua Autobiografia (per gli interessati, capitolo XVI):
"Si racconta, per esempio, la storiella di un telegramma che mandai a Londra, a mia moglie, e che diceva. ''Sono a Market Harborough. Dove dovrei essere?''. Non ricordo se la storia sia vera; non è però inverosimile, né, penso, irragionevole".
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