Il risultato peggiore dell’evoluzionismo volgarizzato è stato questo: ha sostituito la Bestia al Diavolo. Ci ha indotto a pensare che il nostro nemico sia ciò che loro chiamano la nostra “natura più bassa”, il che vuol dire i nostri puri e semplici appetiti e voglie, cose che di per sé sono del tutto innocenti. Tennyson, per esempio, parlava del miglioramento morale come di “un avanzare verso l’alto, buttando fuori l’animale bruto”. Ma era nel giusto? Perché dovremmo buttar fuori il bruto? Quel che è sbagliato in noi non è, come dicono gli evoluzionisti, l’animale bruto. La cosa sbagliata in noi è il diavolo, l’austera vergine intellettuale che sopporta sofferenze per il male, che per il male compie azioni eroiche. […] I maiali non sono corrotti dall’imperialismo. Le tigri non hanno superbia spirituale. Le balene non ti scherniscono mai. I coccodrilli non sono (malgrado la simpatica leggenda) affatto ipocriti. Esaminandone l’esterno, è difficile capire perché qualcuno gli abbia dato credito di una qualità tanto vivace e ingegnosa. I peccati peggiori di tutti sono i peccati puramente umani. Potete muovervi verso l’alto, buttando fuori il bruto, ma senza buttare fuori nessun peccato. Ma che dico, potreste buttarne dentro. Meno bestie diventate, più cattivi potreste diventare.
Gilbert Keith Chesterton, Daily News, 3 febbraio 1906.
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