Con questo terzo volume, Chesterton, una Sinfonia per quattro voci (Edizioni Vita e Pensiero, 2022, € 24,00), Giuseppe Colombo, professore di filosofia all’Università Cattolica e coordinatore scientifico del Progetto “Filosofia ed esperienza religiosa”, completa il Trittico nuziale. Legami d’amore per un disegno di civiltà iniziato con Romeo e Giulietta: gli sposi di Verona (2020) e proseguito con I promessi sposi e il pane del perdono (2021). Come sottolineato nella prefazione, l’autore ha inteso offrire una lettura “sapienziale” fuori dagli schemi della storia della letteratura, della filologia, della psicologia, della sociologia per cercare di penetrare i testi per estrarre, secondo la maieutica socratica, quelle verità che danno ossigeno alla mente e al cuore.
Le opere del Trittico, come ha affermato Colombo, rispondono a due domande capitali: “Qual è la consistenza dell’uomo?” e “A quale profondità la ricostruzione dell’umano deve cominciare?”. A questi interrogativi, seppur sovente con un linguaggio indiretto, allusivo o allegorico, hanno saputo rispondere in tempi e circostanze diverse Shakespeare, Manzoni e Chesterton, che, secondo Colombo, hanno sciolto l’enigma dell’uomo rivelandone la consistenza in Gesù Cristo e quindi riponendo l’opera di salvezza e di restaurazione dell’umano nella relazione vitale con Dio, con gli altri e con sé stessi.
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