Nicholas Clerihew Bentley fu un illustratore, giornalista e scrittore, ed era il figlio di Edmund Clerihew Bentley, amico d’infanzia e per sempre del nostro caro Gilbert (Edmund pronunciò un breve ed incisivo profilo di Gilbert la sera della sua morte dai microfoni della BBC, leggibile su Radio Chesterton).
Ebbene, anche Nicholas, come era prevedibile, ebbe a che fare con Chesterton. L’amicizia di Gilbert con suo padre durò tutta la vita dai tempi della scuola superiore ed era talmente importante che il nostro non esitò a darle uno spazio rilevante nella sua Autobiografia, oltre che nella imprescindibile ed altamente significativa poesia introduttiva de L’Uomo che fu Giovedì.
Nicholas nacque il 14 giugno 1907 a Highgate, Londra. Fu educato al University College School che lasciò all'età di 17 anni, avendo deciso che le sue capacità accademiche non lo avrebbero portato all'università. Si iscrisse poi alla Heatherleys School of Fine Art, un prestigioso college privato, ma lo lasciò dopo pochi mesi. Dopo aver lasciato la Heatherleys, il giovane Bentley lavorò gratuitamente come clown in un circo. Quando questo lavoro finì, fece la comparsa in un film e durante lo sciopero generale del 1926 lavorò nella metropolitana di Londra.
Fu in questo periodo che Bentley vendette il suo primo disegno al suo padrino, ed indovinate chi era? Gilbert Keith Chesterton! E’ bello vedere come Chesterton, in questo come in molti altri casi, ebbe un’attitudine di affetto concreto e visibile per tutte le persone con cui ebbe un rapporto amichevole (Chesterton tenne a battesimo diverse persone, tra l’altro). Aiutò sempre tutti quelli che in un certo senso gli vennero a tiro. Questo è un aspetto poco esplorato e valorizzato della sua vita.
Evidentemente questo atto di affetto e fiducia ebbe un certo effetto sul talento di Nicholas, perché poco dopo, nel 1928, questi ebbe l’incarico di disegnare illustrazioni per un giornale commerciale dal titolo Man and his clothes; il suo primo lavoro regolare come illustratore fu nel dipartimento pubblicitario della Shell, ove lavorò per tre anni, perché non gli piacque l’idea di lavorare nella pubblicità. Nel 1930, Hilaire Belloc (eccolo, anche lui!) gli chiese di illustrare il suo libro New Cautionary Tales. La buona accoglienza critica di questo libro e delle sue illustrazioni gli permise di mettersi definitivamente in proprio, cioè di avventurarsi nel mondo della libera professione di illustratore.
Artista, sì, ma anche scrittore e giornalista, e pure con una carriera nell'editoria. Dal 1950 fu direttore di Andre Deutsch. Poi lavorò come editore per Mitchell Beazley Ltd, per Sunday Times Publications dal 1962 al 1963 e per Thomas Nelson dal 1963 al 1967.
Durante gli anni ’30 Bentley illustrò opere di J. B. Morton e Damon Runyon. I suoi disegni più famosi furono quelli che illustrano l'Old Possum's Book of Practical Cats di Thomas Stearns Eliot. Nel complesso illustrò più di settanta libri nel corso della sua felice carriera.
Normalmente si firmava così: "Nicolas Bentley ha disegnato le immagini". Ciò che preferì maggiormente era di illustrare i propri libri. Tra questi, uno dei più noti, Ready Refusals, o, The White Liar's Engagement Book fornisce una citazione per ogni giorno dell'anno, tratta da una gamma amplissima di fonti, insieme ad un'illustrazione adatta. Scrisse e illustrò anche Golden Sovereigns e Da Boadicea a Elisabetta II (1970), un libro umoristico sulla monarchia britannica.
Il 17 ottobre 1934 sposò Barbara Hastings (1908-1989), scrittrice di libri per bambini e figlia di Sir Patrick Gardiner Hastings; ebbero una figlia, Arabella, nata nel 1943.
Bentley si arruolò come pompiere ausiliario nel 1938 e servì nella London Fire Brigade (i pompieri di Londra) durante la Seconda Guerra Mondiale. Insieme al lavoro di clown è una delle cose che più mi ha colpito di quest’uomo dal sorriso simpatico.
Dopo la guerra assunse alcuni lavori regolari di cartooning, di cui alcuni su Time and Tide (1952-54) e fu commissionato di disegnare vignette tascabili per il Daily Mail dal 1958. Rinunciò a questo lavoro nel 1962, sostenendo che lo affaticasse eccessivamente. In seguito fu l'illustratore del Diario di Auberon Waugh (il primo figlio di un altro chestertoniano, Evelyn) su Private Eye e contribuì con altre vignette alla rivista.
Si trasferì a Downhead, vicino a Shepton Mallet nel Somerset. Morì il 14 agosto 1978, nel Royal United Hospital di Bath, nel Somerset.
La sua autobiografia, A Version of the Truth, fu pubblicata nel 1960. Alla sua morte, Auberon Waugh scrisse su Private Eye: "Nick era un uomo gentile, modesto, umoristico, con nessuna delle solite caratteristiche del genio altamente individuale che ispirava la sua tranquilla professionalità e la sua suprema abilità tecnica”.
Marco Sermarini
Nelle illustrazioni: Nicholas Clerihew Bentley, una delle illustrazioni per il libro d T. S. Eliot e la copertina di New Cautionary Tales di Belloc.
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