Giovedì 20 febbraio all'Auditorium Comunale di San Benedetto del
Tronto c'è stata una interessante conferenza dal titolo “ La legge
contro l'omofobia: che cos'è, che cosa c'è in gioco”.
Sono intervenuti l'Avv. Marco Sermarini,
presidente della Società Chestertoniana Italiana e l'Avv. Gianfranco Amato,
presidente dell'Associazione Giuristi per la Vita.
Sermarini ha introdotto la conferenza,
dicendo che nella nostra società necrofila, cioè che favorisce la morte,
ci sono persone come Gianfranco Amato che lottano tutti i giorni per una
cultura della vita con l'associazione di cui è presidente e di cui anche
Sermarini ne fa parte. Sermarini ha continuato affermando che la battaglia che
sta portando avanti Amato dovrebbe essere uno stimolo per noi cattolici e per
gli uomini di buona volontà ad aprire gli occhi e a svegliarci, per
prendere posizione contro questa realtà relativista, irrazionale e disumana che
si sta diffondendo e che questa legge contro l'omofobia vuole favorire.
Amato ha iniziato affermando che: “La
legge contro l'omofobia dati alla mano è inutile, anticostituzionale,
pericolosa e liberticida. Inutile perché si dovrebbero fare leggi che servono a
combattere un fenomeno diffuso, cosa non vera per l'omofobia perché dal 2010 ad
oggi ci sono state 83 segnalazioni per offese, lesioni, minacce e suicidi
relativi all'orientamento sessuale, una media di 28 casi all'anno, 1 ogni 2
milioni di abitanti. E questa sarebbe un'urgenza nazionale?”.
Amato poi continua: “La legge è
anticostituzionale e pericolosa perché già l'articolo 3 della Costituzione
Italiana sancisce che tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono
eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso. Questa legge è
pericolosa perché per la prima vota si introduce nel nostro ordinamento un
reato senza definirne il presupposto. Che cos'è l'omofobia? Non c'è una
definizione scientifica, ne leggi o sentenze che lo stabiliscono. Poiché
l'omosessualità non è una malattia riconosciuta, verrà lasciata libera
interpretazione ai magistrati. Tipico degli stati totalitari. Mi ricorda il
reato di “attività antisocialista” nell'Unione Sovietica: nessuno sapeva in che
cosa consisteva, però ti faceva finire nei gulag (campi di concentramento
russi). In uno stato liberale il cittadino sa prima quali sono le conseguenze
dei suoi comportamenti. Il nostro diritto penale sanziona i fatti, non i
motivi. Ad esempio se uno ruba, viene punito per furto. Se uno ruba per fame
c'è un motivo per cui la pena sia meno severa. La legge sull'omofobia
(chiamata anche legge Scalfarotto, dal deputato del Pd gay dichiarato che
l'ha ideata), punisce i motivi e crea una categoria privilegiata di soggetti
che diventano meritevoli di tutela giuridica per il solo fatto di avere un
certo orientamento sessuale. Perché non si privilegiano categorie più deboli
come da esempio i diversamente abili? La proposta di legge è già stata
approvata alla Camera il 19 settembre 2013, presto andrà al Senato e diventerà
legge dello stato.
La legge è liberticida perché basta che
una persona, magari di educazione cristiana, dichiara che il matrimonio
naturale è quello tra uomo e donna e può essere condannato per omofobia. Senza
aver compiuto atti violenti contro omosessuali, questa libera opinione, se
passa la legge, può essere punita con 1 anno e 6 mesi di reclusione se viene
affermata singolarmente, che diventano 4 anni se faccio questa dichiarazione
come associazione, 6 anni se ho una carica direttiva della medesima.
Dopo 70 anni che è finito il fascismo,
questa legge uccide la nostra libertà di opinione.
Pensiamo a quello che ci insegna il
catechismo sulla morale sessuale e possiamo capire le conseguenze che potremmo
incorrere come vescovi, come sacerdoti e come laici battezzati impegnati
nell'evangelizzazione se passa questa legge assurda. Ad esempio il grado di
omofobia di una persona potrebbe essere legata al suo senso di religiosità.
Dire che il rapporto sessuale deve essere orientato alla vita, dire che
l'omosessualità è peccato, potrebbero essere dichiarazioni omofobe e
discriminanti.
Ad esempio, in Spagna il neo-cardinale
Fernando Sebastian Aguilar è stato denunciato come omofobo dagli
attivisti gay per aver dichiarato:"Una cosa è manifestare accoglienza e
affetto a una persona omosessuale e altra giustificare moralmente l'esercizio
dell'omosessualità”.
Cosa c'è dietro questa legge contro
l'omofobia? Non la risoluzione di un'urgenza nazionale per combattere la
violenza verso i gay che in Italia è poco presente, ma diffondere una cultura
antropologica nuova e devastante che non è vero che le relazioni naturali e
riconosciute siano solo quelle eterosessuali, ma che siano anche naturali e
riconosciute dalla legge quelle omosessuali.
Questa campagna culturale è sovvenzionata
dalle potenti lobby gay che influenzano pericolosamente i palazzi della
politica".
La conferma di questa propaganda culturale
pericolosa, Amato l'ha chiarita raccontando della diffusione nelle scuole
primarie e secondarie di opuscoli per “l'educazione alla diversità”.
Amato ha amaramente detto: “In questo tempo di crisi per la scuola, dove mia
figlia deve pure portare la carta igienica a scuola, l'Organismo del
Dipartimento delle Pari opportunità, presso la Presidenza del
Consiglio dei Ministri, attraverso l'UNAR (Ufficio Nazionale
Anti-discriminazione Razziale) ha pagato 24.200 € all'Istituto Beck per
preparare questi opuscoli da diffondere nelle scuole sul rispetto delle
differenze sessuali e su come combattere il bullismo omofobo.
Negli opuscoli per i più piccoli vengono
proposte fiabe di carattere omosessuale con parole che non devono essere
offensive verso questa categoria di persone. C'è anche l'esempio del problemino
di matematica: "Rosa e i suoi 2 papà comprano 2 lattine, se ogni lattina
costa 2 euro quanto hanno speso?”. I maestri dovrebbero educare gli alunni
ad una visione atropologica capovolta e domandarsi se per il rispetto delle
diversità sessuali, i rapporti eterosessuali siano naturali".
Ci sono altri esempi e Amato invita noi
adulti a leggere questi opuscoli per capire in che baratro ci vogliono portare.
"Per questi opuscoli, che un uomo
sposi una donna è inaudito! Aveva ragione la buon'anima dello scrittore
inglese Gilbert Chesterton quando diceva: “Spade dovranno essere
sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi d'estate e che 2 più 2
fa 4”. Siamo giunti a un livello tale di relativismo da far impazzire la
ragione. Non si riconosce più la natura. E' la teoria del gender: i ragazzi non
sono più maschi o femmine per un dato biologico, ma a seconda di come sentono
di essere".
Per concludere il suo intervento, Amato ha
informato i partecipanti all'incontro che il Comune di Torino per combattere la
discriminazione sessuale manda nelle scuole degli opuscoli dove si mette
in dubbio la morale dell'Antico Testamento che ritiene l'omosessualità
moralmente inaccettabile ed inoltre mette in opposizione San Paolo, che parla
di omosessualità come peccato, con Gesù che non ne parla affatto. Questo è un
altro tentativo di destabilizzare la morale cristiana per giustificare
l'omosessualità come una tendenza naturale che non deve essere discriminata.
Amato ci ha ricordato che noi cristiani o
persone non credenti di buona volontà, dobbiamo svegliarci, difendere la nostra
cultura antropologica naturale che si fonda sulle relazioni umane e sul
fatto che la vita è trasmessa esclusivamente dal rapporto tra un uomo ed
una donna uniti legalmente di fronte a Dio e allo Stato e combattere questa
cultura antropologica capovolta, non naturale e assurda.
Si possono contattare i giuristi per la
vita che già hanno mandato una diffida al Dipartimento delle Pari Opportunità e
gli opuscoli dell'UNAR sono stati ritirati dalle scuole.
Inoltre la battaglia si dovrà fare in
Senato e se conosciamo qualche senatore cattolico o di buona volontà che ama
lottare per la Verità e
per il futuro dei nostri figli, contattiamoli per impedire che la legge
passi. Diffondiamo queste notizie perché la proposta di legge Scalfarotto (chi
la vuole e ne troverà giovamento sono pochissimi a discapito di tanti), che è
passata alla Camera nel silenzio e nell'ignoranza dei più, è stata elaborata in
poco tempo quando in Italia ci sono decreti legge urgentissimi che sono fermi
da anni.
Sermarini ha concluso la conferenza
dicendo che stiamo vivendo tempi neri per la ragione umana e per la nostra
società. Occorre che noi Cristiani e uomini non credenti di buona volontà
sguainiamo veramente le spade, senza violenza certamente, ma diffondendo la
nostra cultura della vita e unendoci con coraggio e convinzione per combattere
insieme alla creazione di un mondo più umano, solidale e razionale. Lo dobbiamo
fare per i nostri figli che hanno bisogno di guide vere, coraggiose e coerenti
con i propri valori.
Nessun commento:
Posta un commento