Il caldo d'agosto ha portato cattivi consigli a Scienza e Vita, che con un articolo su Avvenire qualche tempo fa avrebbe aperto al testamento biologico.
Un'apertura improvvida al grimaldello dell'eutanasia e della cultura della morte, come se della vita si potesse disporre per testamento o per contratto. Uno strumento giuridicamente in contrasto con secoli di cultura del diritto.
Ben vengano le dimissioni di Scaraffia e Pessina, allora.
Noi continueremo a lottare per la vita e non ad usare atteggiamenti "politici" e mediatori dove non c'è nulla da raschiare.
Diffidiamo chiunque dall'usare i nostri pur poveri numeri per giustificare posizioni da moderni Faust.
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