Città del Vaticano Papa Benedetto XVI ha dato inizio, alle 10 di stamani, alla solenne messa cantata di inizio anno, dedicata, nella liturgia cattolica a Maria santissima madre di Dio. La celebrazione coincide con la quarantaduesima Giornata mondiale della pace, per la quale, nelle settimane scorse, il Vaticano aveva diffuso e presentato il messaggio di Ratzinger intitolato "Combattere la povertà, costruire la pace". Nella basilica di San Pietro, gremita da una folla di fedeli, sono presenti, nelle prime file, molti rappresentanti del corpo diplomatico accreditato presso la Santa sede.
Rivedere modello di sviluppo La crisi economica deve condurre ad una "revisione profonda del modello di sviluppo dominante" che permetta di riscoprire "la sobrietà e la solidarietà", secondo il Papa. "L’attuale crisi economica globale va vista in tal senso anche come un banco di prova", ha detto il Papa durante la messa di capodanno nella basilica di San Pietro: "Siamo pronti a leggerla, nella sua complessità, quale sfida per il futuro e non solo come un'emergenza a cui dare risposte di corto respiro?", si è domandato Benedetto XVI. "Siamo disposti a fare insieme una revisione profonda del modello di sviluppo dominante, per correggerlo in modo concertato e lungimirante? Lo esigono, in realtà, più ancora che le difficoltà finanziarie immediate, lo stato di salute ecologica del pianeta e, soprattutto, la crisi culturale e morale, i cui sintomi da tempo sono evidenti in ogni parte del mondo". Per il Papa, "per combattere la povertà iniqua, che opprime tanti uomini e donne e minaccia la pace di tutti, occorre riscoprire la sobrietà e la solidarietà, quali valori evangelici e al tempo stesso universali".
Combattere la povertà Durante la messa il Papa è tornato al tema "Combattere la povertà, costruire la pace", oggetto del suo recente messaggio per l’odierna Giornata mondiale della pace. Ci sono, ha sottolineato Ratzinger "forme di povertà non materiale che si riscontrano pure nelle società ricche e progredite: emarginazione, miseria relazionale, morale e spirituale".
Contro la corsa agli armamenti In particolare, il Papa ha criticato "l’inaccettabile corsa ad accrescere gli armamenti". "Da una parte - ha detto - si celebra la Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo, e dall'altra si aumentano le spese militari, violando la stessa Carta delle Nazioni Unite, che impegna a ridurle al minimo".
Gaza, basta violenze Mentre prosegue la crisi della Striscia di Gaza il Papa, nel corso della messa di capodanno a San Pietro, fa appello per la pace, un "desiderio profondo" che "sale dal cuore della grande maggioranza delle popolazioni israeliana e palestinese".
Servono coraggio, sobrietà e solidarietà Forza d’animo per non lasciarsi scoraggiare, sobrietà e solidarietà: sono questi i valori che possono aiutarci ad attraversare (e superare) la crisi economica mondiale. Parola di Benedetto XVI, per il quale "anche se all’orizzonte vanno disegnandosi non poche ombre sul nostro futuro, non dobbiamo avere paura". "La nostra grande speranza di credenti ci dà la forza di affrontare e di superare le difficoltà della vita" in tempi "segnati da incertezza e preoccupazione per l’avvenire", ha affermato al termine di un anno che "si chiude con la consapevolezza di una crescente crisi sociale ed economica, che ormai interessa il mondo intero". Una crisi, ha aggiunto nel corso del solenne "Te Deum" da lui guidato ieri sera in San Pietro, "che chiede a tutti più sobrietà e solidarietà per venire in aiuto specialmente delle persone e delle famiglie in più serie difficoltà".
Non pensare solo ai propri interessi Per Papa Ratzinger, infatti, "la società ha bisogno di cittadini che non si preoccupino solo dei propri interessi" perché, come ha ricordato il giorno di Natale e ripetuto ieri, "il mondo va in rovina se ciascuno pensa solo a sé". "E' necessaria la collaborazione di tutti, perchè nessuno può pensare di costruire da solo la propria felicità".
Emergenza educativa Nella sua omelia, Papa Ratzinger è poi tornato sul tema "dell’attuale emergenza educativa", per chiedere che "cresca la sinergia fra le famiglie, la scuola e le parrocchie per una evangelizzazione profonda e per una coraggiosa promozione umana".
Rivedere modello di sviluppo La crisi economica deve condurre ad una "revisione profonda del modello di sviluppo dominante" che permetta di riscoprire "la sobrietà e la solidarietà", secondo il Papa. "L’attuale crisi economica globale va vista in tal senso anche come un banco di prova", ha detto il Papa durante la messa di capodanno nella basilica di San Pietro: "Siamo pronti a leggerla, nella sua complessità, quale sfida per il futuro e non solo come un'emergenza a cui dare risposte di corto respiro?", si è domandato Benedetto XVI. "Siamo disposti a fare insieme una revisione profonda del modello di sviluppo dominante, per correggerlo in modo concertato e lungimirante? Lo esigono, in realtà, più ancora che le difficoltà finanziarie immediate, lo stato di salute ecologica del pianeta e, soprattutto, la crisi culturale e morale, i cui sintomi da tempo sono evidenti in ogni parte del mondo". Per il Papa, "per combattere la povertà iniqua, che opprime tanti uomini e donne e minaccia la pace di tutti, occorre riscoprire la sobrietà e la solidarietà, quali valori evangelici e al tempo stesso universali".
Combattere la povertà Durante la messa il Papa è tornato al tema "Combattere la povertà, costruire la pace", oggetto del suo recente messaggio per l’odierna Giornata mondiale della pace. Ci sono, ha sottolineato Ratzinger "forme di povertà non materiale che si riscontrano pure nelle società ricche e progredite: emarginazione, miseria relazionale, morale e spirituale".
Contro la corsa agli armamenti In particolare, il Papa ha criticato "l’inaccettabile corsa ad accrescere gli armamenti". "Da una parte - ha detto - si celebra la Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo, e dall'altra si aumentano le spese militari, violando la stessa Carta delle Nazioni Unite, che impegna a ridurle al minimo".
Gaza, basta violenze Mentre prosegue la crisi della Striscia di Gaza il Papa, nel corso della messa di capodanno a San Pietro, fa appello per la pace, un "desiderio profondo" che "sale dal cuore della grande maggioranza delle popolazioni israeliana e palestinese".
Servono coraggio, sobrietà e solidarietà Forza d’animo per non lasciarsi scoraggiare, sobrietà e solidarietà: sono questi i valori che possono aiutarci ad attraversare (e superare) la crisi economica mondiale. Parola di Benedetto XVI, per il quale "anche se all’orizzonte vanno disegnandosi non poche ombre sul nostro futuro, non dobbiamo avere paura". "La nostra grande speranza di credenti ci dà la forza di affrontare e di superare le difficoltà della vita" in tempi "segnati da incertezza e preoccupazione per l’avvenire", ha affermato al termine di un anno che "si chiude con la consapevolezza di una crescente crisi sociale ed economica, che ormai interessa il mondo intero". Una crisi, ha aggiunto nel corso del solenne "Te Deum" da lui guidato ieri sera in San Pietro, "che chiede a tutti più sobrietà e solidarietà per venire in aiuto specialmente delle persone e delle famiglie in più serie difficoltà".
Non pensare solo ai propri interessi Per Papa Ratzinger, infatti, "la società ha bisogno di cittadini che non si preoccupino solo dei propri interessi" perché, come ha ricordato il giorno di Natale e ripetuto ieri, "il mondo va in rovina se ciascuno pensa solo a sé". "E' necessaria la collaborazione di tutti, perchè nessuno può pensare di costruire da solo la propria felicità".
Emergenza educativa Nella sua omelia, Papa Ratzinger è poi tornato sul tema "dell’attuale emergenza educativa", per chiedere che "cresca la sinergia fra le famiglie, la scuola e le parrocchie per una evangelizzazione profonda e per una coraggiosa promozione umana".
Nessun commento:
Posta un commento