Parte la raccolta firme di Scienza e vita
Giovedì, piazza Duomo (Milano), ore 18 e 30. Tanta acqua per Eluana
Da Sydney il cardinale Bagnasco dice che "il caso di Eluana deve far preoccupare e riflettere".
Da ieri mattina sul sagrato del Duomo di Milano sempre più persone lasciano una bottiglia d’acqua per Eluana Englaro. Dopo la proposta lanciata da Giuliano Ferrara sul Foglio di domenica, portare una bottiglia d’acqua per la ragazza in come che morirà di fame e sete dopo una decisione del Tribunale, il settimanale Tempi, diretto da Luigi Amicone, ha raccolto l’idea e dopodomani, giovedì 17 luglio, dà appuntamento ai suoi lettori (e non) alle 18.30 sul sagrato del Duomo per portare altre bottiglie. Con loro ci sarà anche il direttore del Foglio.
Ieri anche il direttore del quotidiano della Cei Avvenire, Dino Boffo, ha aderito all’iniziativa e ha portato la sua bottiglia. Domenico Delle Foglie, portavoce di Scienza e Vita, ha detto ieri che “l’iniziativa ‘Acqua per Eluana Englaro’ ha un grande valore di testimonianza: non solo sono d’accordo, ma la trovo una cosa giustissima”.
Il padre di Eluana, Beppino Englaro, che si è detto deciso a rendere esecutiva la sentenza dei giudici di Milano, interpellato dai giornalisti non ha commentato l’iniziativa.
Domani sera al Teatro Sociale di Lecco si terrà alle 21.15 un incontro organizzato da Comunione e Liberazione e Medicina & Persona dal titolo “Eluana Englaro: il mistero della vita e il miracolo dell’accoglienza” con Claudia Mazzuccato, ricercatrice di Diritto penale all’Università Cattolica e Giancarlo Cesana, medico e professore di Igiene orale e applicata all’Università di Milano.
Ieri poi Gianfranco Montera, procuratore generale facente funzione di Milano, ha detto che se il padre di Eluana decidesse di togliere il sondino alla figlia prima che la procura generale decida se ricorrere contro la sentenza d’appello “se ne assumerà tutte le responsabilità” e ha invitato alla “cautela e ponderazione”. Mentre Carlo Alberto Defanti, il medico che si è reso disponibile per dar corso alla decisione dei giudici, ha detto che “stiamo lavorando per attuare una sentenza esemplare e ineccepibile”, stanno prendendo il via numerose raccolte firme: sul Web quella di “Due minuti per la vita”, che si oppone alla richiesta di interrompere l’idratazione e l’alimentazione di Eluana, e in diverse università d’Italia a partire da comitati spontanei di studenti e professori.
08:06 - GMG SYDNEY: CARD. BAGNASCO, IL CASO ENGLARO “DEVE FAR PREOCCUPARE E RIFLETTERE” - Da una parte “viviamo un sentimento di condivisione e partecipazione per una situazione di grande sofferenza”; dall’altra “non possiamo tacere che questo è un momento molto delicato, e persino drammatico se si dovesse arrivare a consumare una vita per una sentenza”. Interrogato dai giornalisti, che lo hanno incontrato poche ore dopo lo sbarco a Sydney in occasione della Giornata mondiale della gioventù, così ha risposto il presidente della Cei, card. Angelo Bagnasco, a proposito della sentenza emessa nei giorni scorsi, con la quale i giudici autorizzano il padre di Eluana Englaro a ottenere l’interruzione del trattamento d’idratazione e alimentazione che permette alla figlia, in coma vegetativo persistente da sedici anni, di continuare a vivere. “Togliere idratazione e nutrimento”, ha aggiunto, “è come togliere da mangiare e da bere a una persona che ne ha bisogno”; viviamo pertanto “un momento che deve far preoccupare e riflettere tutte le persone di buona volontà”. (Sir)
Giovedì, piazza Duomo (Milano), ore 18 e 30. Tanta acqua per Eluana
Da Sydney il cardinale Bagnasco dice che "il caso di Eluana deve far preoccupare e riflettere".
Da ieri mattina sul sagrato del Duomo di Milano sempre più persone lasciano una bottiglia d’acqua per Eluana Englaro. Dopo la proposta lanciata da Giuliano Ferrara sul Foglio di domenica, portare una bottiglia d’acqua per la ragazza in come che morirà di fame e sete dopo una decisione del Tribunale, il settimanale Tempi, diretto da Luigi Amicone, ha raccolto l’idea e dopodomani, giovedì 17 luglio, dà appuntamento ai suoi lettori (e non) alle 18.30 sul sagrato del Duomo per portare altre bottiglie. Con loro ci sarà anche il direttore del Foglio.
Ieri anche il direttore del quotidiano della Cei Avvenire, Dino Boffo, ha aderito all’iniziativa e ha portato la sua bottiglia. Domenico Delle Foglie, portavoce di Scienza e Vita, ha detto ieri che “l’iniziativa ‘Acqua per Eluana Englaro’ ha un grande valore di testimonianza: non solo sono d’accordo, ma la trovo una cosa giustissima”.
Il padre di Eluana, Beppino Englaro, che si è detto deciso a rendere esecutiva la sentenza dei giudici di Milano, interpellato dai giornalisti non ha commentato l’iniziativa.
Domani sera al Teatro Sociale di Lecco si terrà alle 21.15 un incontro organizzato da Comunione e Liberazione e Medicina & Persona dal titolo “Eluana Englaro: il mistero della vita e il miracolo dell’accoglienza” con Claudia Mazzuccato, ricercatrice di Diritto penale all’Università Cattolica e Giancarlo Cesana, medico e professore di Igiene orale e applicata all’Università di Milano.
Ieri poi Gianfranco Montera, procuratore generale facente funzione di Milano, ha detto che se il padre di Eluana decidesse di togliere il sondino alla figlia prima che la procura generale decida se ricorrere contro la sentenza d’appello “se ne assumerà tutte le responsabilità” e ha invitato alla “cautela e ponderazione”. Mentre Carlo Alberto Defanti, il medico che si è reso disponibile per dar corso alla decisione dei giudici, ha detto che “stiamo lavorando per attuare una sentenza esemplare e ineccepibile”, stanno prendendo il via numerose raccolte firme: sul Web quella di “Due minuti per la vita”, che si oppone alla richiesta di interrompere l’idratazione e l’alimentazione di Eluana, e in diverse università d’Italia a partire da comitati spontanei di studenti e professori.
08:06 - GMG SYDNEY: CARD. BAGNASCO, IL CASO ENGLARO “DEVE FAR PREOCCUPARE E RIFLETTERE” - Da una parte “viviamo un sentimento di condivisione e partecipazione per una situazione di grande sofferenza”; dall’altra “non possiamo tacere che questo è un momento molto delicato, e persino drammatico se si dovesse arrivare a consumare una vita per una sentenza”. Interrogato dai giornalisti, che lo hanno incontrato poche ore dopo lo sbarco a Sydney in occasione della Giornata mondiale della gioventù, così ha risposto il presidente della Cei, card. Angelo Bagnasco, a proposito della sentenza emessa nei giorni scorsi, con la quale i giudici autorizzano il padre di Eluana Englaro a ottenere l’interruzione del trattamento d’idratazione e alimentazione che permette alla figlia, in coma vegetativo persistente da sedici anni, di continuare a vivere. “Togliere idratazione e nutrimento”, ha aggiunto, “è come togliere da mangiare e da bere a una persona che ne ha bisogno”; viviamo pertanto “un momento che deve far preoccupare e riflettere tutte le persone di buona volontà”. (Sir)
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