di Nirmala Carvalho
Yuvraj Digal, 40 anni, era stato picchiato in maniera brutale da una folla di 20 persone. Dopo il pestaggio si erano perse le sue tracce e si temeva un rapimento. Oggi la conferma della morte con il ritrovamento del cadavere.
Bhubaneshwar (AsiaNews) – È stato ucciso il catechista scomparso il pomeriggio del 16 dicembre dopo aver subito un assalto da parte di una folla di estremisti indù. Yuvraj Digal, 40 anni, era originario del villaggio di Kanjamedi, nel distretto di Kandhamal (Orissa). Egli era un catechista stimato ed era considerato un leader all’interno della comunità cristiana locale.
Fonti di AsiaNews confermano che il suo corpo è stato ritrovato quest’oggi privo di vita, a causa delle violenze subite durante l’attacco. Verso le 18.30 del 16 dicembre Yuvraj Digal e il figlio – Bidyadhar, 20 anni – stavano rientrando a casa dal villaggio di Tikabali – distante circa 50 chilometri – a bordo di un motociclo. Secondo il racconto fornito dal figlio Bidyadhar, nei pressi del villaggio di Sitapanga il duo si è imbattuto in “un gruppo di una ventina di persone” che ha riconosciuto Yuvra e lo “ha fermato, insultato e picchiato duramente e senza alcuna pietà”. Il figlio è riuscito a sfuggire all’assalto della folla e ha subito chiesto aiuto ad una stazione della polizia poco distante dal luogo dell’assalto. Gli agenti hanno avviato le ricerche, ma del padre si era persa ogni traccia.
Bidyadhar riferisce che il gruppo di assalitori era formato da una ventina di elementi. La folla, prima di procedere al brutale pestaggio, ha accusato il catechista e il figlio di essere coinvolti nell’assassinio dello Swami Laxmanananda Saraswati.
Da tempo i gruppi radicali indù hanno lanciato una campagna sistematica contro sacerdoti, suore e catechisti, primi responsabili di conversioni di Dalit e Tribali al cattolicesimo. Dalla fine di agosto il pogrom anti-cristiano ha causato circa 500 morti.
Yuvraj Digal, 40 anni, era stato picchiato in maniera brutale da una folla di 20 persone. Dopo il pestaggio si erano perse le sue tracce e si temeva un rapimento. Oggi la conferma della morte con il ritrovamento del cadavere.
Bhubaneshwar (AsiaNews) – È stato ucciso il catechista scomparso il pomeriggio del 16 dicembre dopo aver subito un assalto da parte di una folla di estremisti indù. Yuvraj Digal, 40 anni, era originario del villaggio di Kanjamedi, nel distretto di Kandhamal (Orissa). Egli era un catechista stimato ed era considerato un leader all’interno della comunità cristiana locale.
Fonti di AsiaNews confermano che il suo corpo è stato ritrovato quest’oggi privo di vita, a causa delle violenze subite durante l’attacco. Verso le 18.30 del 16 dicembre Yuvraj Digal e il figlio – Bidyadhar, 20 anni – stavano rientrando a casa dal villaggio di Tikabali – distante circa 50 chilometri – a bordo di un motociclo. Secondo il racconto fornito dal figlio Bidyadhar, nei pressi del villaggio di Sitapanga il duo si è imbattuto in “un gruppo di una ventina di persone” che ha riconosciuto Yuvra e lo “ha fermato, insultato e picchiato duramente e senza alcuna pietà”. Il figlio è riuscito a sfuggire all’assalto della folla e ha subito chiesto aiuto ad una stazione della polizia poco distante dal luogo dell’assalto. Gli agenti hanno avviato le ricerche, ma del padre si era persa ogni traccia.
Bidyadhar riferisce che il gruppo di assalitori era formato da una ventina di elementi. La folla, prima di procedere al brutale pestaggio, ha accusato il catechista e il figlio di essere coinvolti nell’assassinio dello Swami Laxmanananda Saraswati.
Da tempo i gruppi radicali indù hanno lanciato una campagna sistematica contro sacerdoti, suore e catechisti, primi responsabili di conversioni di Dalit e Tribali al cattolicesimo. Dalla fine di agosto il pogrom anti-cristiano ha causato circa 500 morti.
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