venerdì 31 ottobre 2025

Vico, Chesterton e la barbarie che ritorna (con i chierici armati di tablet) - di Rodolfo Granafei, da Il Sussidiario del 6 ottobre 2025.



La filosofia della storia di Giambattista Vico si rivela ancora oggi preziosissima per capire il presente. Lo capì bene Chesterton

Marcello Veneziani ha scritto un piccolo-grande libro (Vico dei miracoli. Vita oscura e tormentata del più grande pensatore italiano, Rizzoli 2023) su Giambattista Vico e, rivolgendosi prevalentemente ai non addetti ai lavori, ha cercato di restituire in modo leggibile, con una lingua che si spinge fino a qualche coloritura dialettale, non solo il pensiero ma la vita stessa del Napoletano, dall’infanzia agli studi e al suo lavoro di precettore presso una famiglia nobiliare – i Rocca – a Vatolla, alla conquista di una cattedra di retorica, al matrimonio, alla composizione del suo capolavoro – La scienza nuova – riscritto per tre volte e infine alla morte e ai funerali, occasione di conflitto all’interno dell’università.

(...)

Abbiamo un testo perfetto che ci consente di comprendere grazie a un poeta-teologo come funziona il rapporto tra corso storico e ricorso della barbarie. Si tratta de La ballata del cavallo bianco (Raffaelli, 2013) di G.K. Chesterton, che racconta poeticamente la storia di Alfredo il Grande e della sua incredibile vittoria sui Danesi, che fondò l’Inghilterra.

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