martedì 16 dicembre 2025

Un aforisma al giorno - Agli uomini piace il vino.

Ho una mia filosofia generale che non è necessario esporre qui, ma che si può sintetizzare dicendo che alla scimmie piacciono le noccioline, ma solo agli uomini piace il vino.

Gilbert Keith Chesterton, Quello che ho visto in America.



lunedì 15 dicembre 2025

Un aforisma al giorno - Vantarsi di vizi e virtù.



Non c'è nulla di male nel fatto che le persone si vantino sempre dei propri vizi; è quando iniziano a vantarsi delle proprie virtù che diventano insopportabili.

Gilbert Keith Chesterton, Tremendous Trifles.



Un aforisma al giorno - Impedire di abituarsi alle stelle.

Prima del tempo di Shakespeare, gli uomini erano cresciuti abituandosi a guardare il cielo attraverso l’astronomia tolemaica, dal tempo di Shakespeare in poi si sono abituati a guardarlo attraverso l’astronomia copernicana. Ma i poeti non si sono mai abituati alle stelle ed è loro compito impedire a chiunque altro di abituarsi. Qualunque uomo legga per la prima volta le parole «le candele della notte sono spente» trattiene il respiro e quasi maledice sé stesso per aver trascurato di guardare adeguatamente, o abbastanza frequentemente, le maestose e misteriose rivoluzioni della notte e del giorno. Le teorie ammuffiscono in fretta; ma la realtà resta fresca. Secondo l’antica concezione della sua funzione, il poeta aveva a che fare con la realtà delle cose; con le lacrime che sgorgano dalle cose, come nel grande lamento di Virgilio; con il diletto di osservare cose innumerevoli, come nelle spensierate poesie di Stevenson; con il ringraziare per l’esistenza delle cose, come nel francescano Cantico del sole o nel Benedicite omnia opera. Che dietro queste cose ci siano delle grandi verità è vero; quelli che sono talmente infelici da non credere in queste verità possono benissimo chiamarle teorie.

Gilbert Keith Chesterton, Chaucer.



domenica 14 dicembre 2025

Un aforisma al giorno - Pregiudizio.



Il pregiudizio è l'incapacità di concepire seriamente l'alternativa a una proposizione.

Gilbert Keith Chesterton, Lunacy and Letters.



sabato 13 dicembre 2025

Un aforisma al giorno - Quando gli sport vengono praticati molto bene...



È un buon segno per una nazione quando gli sport non vengono praticati molto bene, perché significa che molte persone li praticano. Quando vengono praticati molto bene, può significare che solo pochi esperti ed eccentrici li praticano, mentre il resto della nazione si limita a guardare. Supponiamo che ogni volta che sentiamo parlare di camminare in Inghilterra, ciò significhi sempre camminare quarantacinque miglia al giorno senza fatica. Dovremmo essere perfettamente certi che solo pochi uomini camminano e che tutti gli altri sudditi britannici vengono trasportati su sedie a rotelle. Ma se quando sentiamo parlare di camminare intendiamo camminare lentamente, camminare faticosamente e affaticarsi spesso, allora sappiamo che la maggior parte della nazione continua a camminare. Sappiamo che l'Inghilterra è ancora letteralmente in piedi. E se Waterloo è stata vinta sui campi da cricket di Eton, è perché probabilmente allora il cricket di Eton era molto più spensierato di quanto non lo sia ora. Finché il gioco era un gioco, tutti volevano partecipare. Quando diventa un'arte, tutti vogliono guardarlo.

Gilbert Keith Chesterton, All Things Considered.



venerdì 12 dicembre 2025

Un aforisma al giorno - L'anormalità dell'ateismo.



L'ateismo è qualcosa di anormale. Non è solo la negazione di un dogma. È il rovesciamento di un presupposto inconscio nell'anima; la sensazione che ci sia un senso e una direzione nel mondo che essa vede.

Gilbert Keith Chesterton, L'Uomo Eterno.



giovedì 11 dicembre 2025

Un aforisma al giorno - Mettere in discussione le cose.



Le cose che sono più semplici finché non vengono messe in discussione diventano inevitabilmente più sottili quando vengono messe in discussione: credo che fosse questo che intendeva Joubert quando disse: «Non è difficile credere in Dio se non lo si definisce».

Gilbert Keith Chesterton, A Miscellany of Men.


mercoledì 10 dicembre 2025

Chesterton secondo la Letteratura inglese di Giuseppe Tomasi di Lampedusa.

Il francobollo dedicato a Tomasi
di Lampedusa nel cinquantesimo
della sua morte.



Come saprete, Giuseppe Tomasi di Lampedusa (1896 - 1957) era un grande estimatore di Chesterton: ne abbiamo fatto cenno numerose volte su questo blog, abbiamo anche raccontato di come lo apostrofasse col nomignolo "Cestertonio", come fosse uno di famiglia, e questo sguardo sul Nostro Eroe ci piace.

Oggi vorrei introdurvi gradualmente a qualche brano significativo circa Chesterton e compagni che potete trovare sulla sua Letteratura inglese, una sorta di corso irregolare che produsse per Francesco Orlando e che riservò saltuariamente a pochissimi altri amici; Gioachino Lanza di Assaro, successivamente adottato da Tomasi di Lampedusa, che sarà poi curatore di quest'opera postuma dello scrittore siciliano, dirà di sé di essere stato lettore clandestino di queste lezioni scritte a mano in fogli quadrettati da computisteria composti nell'arco di un anno e pubblicate postume.

Tomasi di Lampedusa mostrò una passione notevole per la letteratura inglese, ma non solo (si dedicò infatti anche a lezioni di letteratura francese). Non mi dilungo su questo. Tutti i riferimenti e le ricostruzioni filologiche le troverete sul volume della collana I Meridiani della Mondadori dedicato al Lampedusa. Vi vorrei quindi, come detto, proporre qualcosa su Chesterton e quando ce ne sarà tempo anche su Belloc. Il suo punto di vista è interessante ed originale, familiare e a tratti polemico, non integralmente condivisibile, però è sincero e brillante; va precisato che in questo profilo, prima del passaggio che segue, trova spazio un giudizio complessivo sugli scrittori cattolici degli ultimi due secoli, e cercherò di proporvi anche questo, anche parte di esso lo avevamo già riesumato in questo blog. Qui Chesterton viene catalogato tra gli autori cattolici "duri" (a me piace molto questa distinzione tra scrittori "duri" e scrittori "mosci", è spassosissima e vera...), ma il passaggio nel collegamento qui sopra merita di essere citato più estesamente, anche nella sua parte più polemica.

È interessante che collochi Chesterton come capo di un manipolo esiguo di scrittori che continuava a propagandare le sue idee. È una tesi sostenuta anche da Herbert Palmer, e ne parlammo diversi anni fa qui sul blog. Mi piacerebbe solo avere dei riferimenti più ampi del pensiero del Tomasi a questo proposito, e mi propongo di reperirli in qualche modo.

Altro punto focale è il giudizio sulla poesia di Chesterton e la conoscenza delle opere poetiche cui si riferisce. Non è scontato profondersi in tali riferimenti quando in Italia pochi conoscevano le opere poetiche di Chesterton.

Ecco qui di seguito un brano del profilo di Chesterton, cui a Dio piacendo ne seguiranno altri.

Marco Sermarini

______________

Non vi parlerò del cardinale Newman, eccellente scrittore ma un po' lontano nel tempo, né di Hopkins che richiede un discorso separato e la cui enorme importanza è del resto esclusivamente letteraria. Vi parlerò soltanto di Chesterton e del gruppo esiguo ma valoroso che sotto di lui si raggruppò e che dopo di lui continua a propagandare le sue idee. 

Chesterton (1874-1936) fu poeta di vaglia nel suo genere non poetico, e romanziere e novellatore di eccelso valore; ma fu soprattutto, tanto come poeta che come romanziere e autore di saggi e articoli, polemista valorosissimo e instancabile. 

Al cattolicesimo formale egli giunse tardi: si convertì pienamente non molti anni prima della morte. Ma da sempre aveva polemizzato per ciò che gli stava a cuore e che (per lui) s'identificava col cattolicesimo: il rispetto della tradizione, la difesa dell'individualità umana minacciata dal socialismo, la difesa della carità cattolicamente intesa contro ogni forma d'ipocrita beneficenza e di statalizzazione della previdenza. Suoi avversari secondari furono i «proibizionisti» e i colonialisti. 

È bastata, evidentemente, l'elencazione dei suoi bersagli per farvi capire in chi s'incarnasse il suo nemico. In G. B. Shaw. E fu una grande epoca quella fra il 1910 e il 1930, durante la quale questi due super-campioni della polemica si battevano sulla pedana della stampa dinanzi al pubblico inglese, il quale con le sue abitudini sportive applaudiva imparziale ai bei colpi, da qualsiasi parte venissero.

Fedeli alle tradizioni i due avversari erano amicissimi e quando ciascuno di essi immaginava una bella «uscita» che non gli poteva servire pare la comunicasse all'altro perché l'avversario se ne servisse nei suoi articoli e non venisse perduta. Fair play.

Cominciamo dalle poesie. Esse sono tra le più divertenti che esistano. Composte su metri presi alle antiche ballate o presi in prestito da Kipling, esse snodano una serie dei più bei jokes che siano mai stati scritti in versi o in prosa. Sarebbe inutile elencare tutte le sue raccolte di versi. Le migliori sono The Ballad of the White Horse (1911) e Wine, Water and Song (1915) che fra l'altro contiene quelle poesie inserite nel romanzo The Flying Inn che sono fra le più spassose. In un genere più sostenuto The Ballad of St Barbara (1922) e soprattutto Lepanto raggiungono in qualche momento la vera poesia. 

I romanzi e le novelle di Chesterton sono moltissimi e molti sono inutili dal punto di vista artistico, se si astrae dal loro impeto polemico sempre notevolissimo. Fra i migliori io porrei Manalive, The Ball and the Cross, The Napoleon of Notting Hill. Fra i peggiori appunto quel Flying Inn che contiene invece le liriche più estrose dell'autore. Ma intendiamoci, buoni o cattivi tutti sono divertentissimi, pieni di brio e presentano caricature di persone immaginarie o reali disegnate con diabolica malizia.


martedì 9 dicembre 2025

Un aforisma al giorno - Mantenere vivo il senso di meraviglia.



Le arti esistono, come dovremmo dire alla nostra maniera primitiva, per mostrare la gloria di Dio; o, per tradurre la stessa cosa in termini psicologici, per risvegliare e mantenere vivo il senso di meraviglia nell'uomo. Il successo di qualsiasi opera d'arte si ottiene quando diciamo di qualsiasi soggetto, un albero, una nuvola o un personaggio umano: «L'ho visto mille volte e non l'ho mai visto prima». Ora, per questo scopo, una certa variazione di luogo è naturale e persino necessaria. Gli artisti cambiano quello che chiamano il loro attacco; perché in una certa misura è loro compito renderlo un attacco a sorpresa. Devono gettare una nuova luce sulle cose; e non c'è da stupirsi se a volte si tratta di un raggio ultravioletto invisibile o di un raggio nero che ricorda piuttosto la follia o la morte. Ma quando l'artista estende l'esperimento eccentrico dall'arte alla vita reale, è tutta un'altra cosa. È come uno scultore distratto che passa dal modellare il busto con lo scalpello al modellare la testa calva del distinto modello. E questi artisti anarchici soffrono un po' di distrazione.

Gilbert Keith Chesterton, The Thing (pubblicato in italiano come La Chiesa viva o La mia fede)


 


lunedì 8 dicembre 2025

Un Chesterton alla Settimana toglie la Ruggine Quotidiana - 2 - Innocent Smith, portavoce di Dio.

Ecco la seconda puntata della nuova serie dei podcast della Società Chestertoniana, redivivi!

Stavolta tocca a Innocent Smith, portavoce di Dio!

Ecco il collegamento di SoundCloud:

https://soundcloud.com/societa-chestertoniana-italiana/un-chesterton-alla-settimana-2-innocent-smith-portavoce-di-dio?ref=thirdParty&p=i&c=0&si=F61F6276787B4327AB4F2F6E8C006A44&utm_source=thirdParty&utm_medium=text&utm_campaign=social_sharing



Un aforisma al giorno - L'arte è riduzione.

L'essenza stessa dell'arte è che essa si contrae e si riduce in scala. Coloro che parlano della natura dell'artista che si gonfia e si espande, coloro che parlano dell'esplosione, della licenza e dello straripamento dell'arte sono persone che non hanno alcuna idea di cosa sia l'arte. Arte significa diminuzione. Se ciò che volete è la grandezza, l'universo così com'è è abbastanza grande per chiunque. L'arte esiste solo per creare un universo in miniatura, un modello funzionante dell'universo, un universo giocattolo con cui possiamo giocare come un bambino gioca con un teatrino giocattolo.

Gilbert Keith Chesterton, A Handful of Authors.


 


Un po' di sorprese chestertoniane per il Natale 2025 su Pump Street!

Ecco qui sotto alcune piccole sorprese che potete fare ai vostri amici chestertoniani e non.

Un bel poster che ritrae il nostro eroe e gli ideali che lo animarono, il Calendario 2026 con il suo profilo ed un bellissimo libretto per i bambini da colorare con a tema La Ballata del Cavallo Bianco.

Poi c'è anche dell'altro:

https://www.pumpstreet.it/category/natale-distributista

https://www.pumpstreet.it/category/la-bottega-di-chesterton?page=4

Potete trovarli su www.pumpstreet.it scrivendo a info@pumpstreet.it o telefonando al 329 608 1611.

Naturalmente Pump Street è anche una libreria e troverete tantissime offerte di libri di Chesterton e su Chesterton:

https://www.pumpstreet.it/category/la-libreria


Poster!

Calendario!

Libretto a fumetti da colorare
su La Ballata del Cavallo Bianco!


 

domenica 7 dicembre 2025

Un aforisma al giorno - Il determinista.



C'è ancora la convinzione che l'agnostico possa rimanere al sicuro in questo mondo, purché non desideri essere ciò che viene definito “ultraterreno”. Può accontentarsi del senso comune riguardo agli uomini e alle donne, purché non sia curioso dei misteri riguardanti angeli e arcangeli. Non è vero. Le domande dello scettico colpiscono direttamente il cuore della nostra vita umana; disturbano questo mondo, a prescindere dall'altro mondo; ed è proprio il senso comune che disturbano maggiormente. Non potrebbe esserci esempio migliore di questa strana apparizione, nella mia giovinezza, del determinista come demagogo; che gridava a una folla di milioni di persone che nessun uomo doveva essere biasimato per nulla di ciò che faceva, perché era tutta colpa dell'ereditarietà e dell'ambiente. Logicamente, questo impedirebbe a un uomo di dire “grazie” a qualcuno per avergli passato la senape. Come potrebbe essere lodato per avergli passato la senape, se non può essere biasimato per non avergliela passata?

Gilbert Keith Chesterton, Autobiografia.



sabato 6 dicembre 2025

Grande ritorno di Aforismi in lingua originale - The supreme adventure is being born (L'avventura suprema è nascere).



An adventure is, by its nature, a thing that comes to us. It is a thing that chooses us, not a thing that we choose. Falling in love has been often regarded as the supreme adventure, the supreme romantic accident. In so much as there is in it something outside ourselves, something of a sort of merry fatalism, this is very true. Love does take us and transfigure and torture us. It does break our hearts with an unbearable beauty, like the unbearable beauty of music. But in so far as we have certainly something to do with the matter; in so far as we are in some sense prepared to fall in love and in some sense jump into it; in so far as we do to some extent choose and to some extent even judge—in all this falling in love is not truly romantic, is not truly adventurous at all. In this degree the supreme adventure is not falling in love. The supreme adventure is being born. There we do walk suddenly into a splendid and startling trap. There we do see something of which we have not dreamed before. Our father and mother do lie in wait for us and leap out on us, like brigands from a bush. Our uncle is a surprise. Our aunt is, in the beautiful common expression, a bolt from the blue. When we step into the family, by the act of being born, we do step into a world which is incalculable, into a world which has its own strange laws, into a world which could do without us, into a world that we have not made. In other words, when we step into the family we step into a fairy-tale.

Gilbert Keith Chesterton, Heretics.

Una copia della prima edizione
di Heretics.


venerdì 5 dicembre 2025

Natale con Chesterton! Ecco la nuova iniziativa della Società Chestertoniana Italiana!

Un aforisma al giorno - L'unica e sola festa di tutte quelle antiche allegrie che un tempo coprivano l'intera terra.



Gli uomini sono ancora in lutto per la morte di Dio. Quando il cristianesimo fu pesantemente bombardato nel secolo scorso, non vi fu alcun punto che fu attaccato in modo più persistente e brillante di quello della sua presunta inimicizia verso la gioia umana. Shelley e Swinburne e tutti i loro eserciti hanno attraversato più volte quel terreno, ma non lo hanno intaccato. Non hanno creato un solo nuovo trofeo o vessillo a cui il mondo possa aggrapparsi per rallegrarsi. Non hanno dato un nome o una nuova occasione di allegria. Il signor Swinburne non appende le calze la vigilia del compleanno di Victor Hugo. Il signor William Archer non canta canti natalizi che descrivono l'infanzia di Ibsen davanti alle porte delle case nella neve. Nel corso del nostro anno razionale e triste, rimane una sola festa di tutte quelle antiche allegrie che un tempo coprivano l'intera terra. Il Natale rimane a ricordarci quelle epoche, pagane o cristiane che fossero, in cui molti recitavano la poesia invece che pochi la scrivevano. In tutto l'inverno dei nostri boschi non c'è nessun albero che risplenda tranne l'agrifoglio.

Gilbert Keith Chesterton, Eretici.

Algernon Swinburne





giovedì 4 dicembre 2025

Un aforisma al giorno - La prima sorgente della vita.



Ora, un bambino è il segno e il sacramento della libertà personale. È un nuovo libero arbitrio che si aggiunge alla volontà del mondo; è qualcosa che i suoi genitori hanno liberamente scelto di generare e che liberamente accettano di proteggere. Possono sentire che ogni divertimento che lui procura (che spesso è considerevole) proviene davvero da lui e da loro, e da nessun altro. È nato senza l'intervento di alcun padrone o signore. È una creazione e un contributo; è il loro contributo creativo alla creazione. È anche una cosa molto più bella, meravigliosa, divertente e sorprendente di qualsiasi storia stantia o melodia jazzistica prodotta dalle macchine. Quando gli uomini non lo percepiscono più come tale, hanno perso il senso delle cose primarie e quindi ogni senso di proporzione riguardo al mondo. Le persone che preferiscono i piaceri meccanici a un tale miracolo sono stanche e schiavizzate. Preferiscono i residui della vita alle prime sorgenti della vita. Preferiscono le ultime cose, contorte, indirette, prese in prestito, ripetute ed esaurite della nostra civiltà capitalista morente, alla realtà che è l'unico ringiovanimento di tutta la civiltà. Sono loro che abbracciano le catene della loro vecchia schiavitù; è il bambino che è pronto per il nuovo mondo.

Gilbert Keith Chesterton, Il pozzo e le pozzanghere.



mercoledì 3 dicembre 2025

Un aforisma al giorno - Feroci e libere.



L'unicorno è una creatura terribile; e sebbene sembri vivere piuttosto vagamente in Africa, non mi sorprenderebbe affatto se lo vedessi arrivare camminando lungo una delle quattro strade bianche che conducono a Beaconsfield; il mostro più bianco delle strade, con il suo corno più alto del campanile di una chiesa. Tutti questi animali fantastici erano immaginati come enormemente grandi, oltre che incredibilmente feroci e liberi. Il calpestio del terribile unicorno scuoteva gli infiniti deserti in cui viveva; e le ali del vasto grifone passavano sopra la testa nel cielo con il rombo di mille cherubini. Eppure resta il fatto che se aveste chiesto a un uomo medievale cosa significasse l'unicorno, avrebbe risposto: “castità”.

Quando avremo compreso questo fatto, comprenderemo molte altre cose, ma soprattutto la civiltà da cui proveniamo. Il cristianesimo non concepiva le virtù cristiane come cose docili, timide e rispettabili. Le concepiva come cose vaste, ribelli e persino distruttive, che disprezzavano il giogo di questo mondo, dimoravano nel deserto e cercavano il loro nutrimento in Dio.

Gilbert Keith Chesterton, L'Uomo Comune.



martedì 2 dicembre 2025

«Avere il coraggio di guardarsi attorno e ringraziare di tutto» - Un intervista un po' datata ma sempre fresca alla nostra Annalisa Teggi.


Chesterton secondo Annalisa Teggi, la sua traduttrice



Sabato 29 marzo 2014, ad Arzignano, ha avuto luogo il terzo Aperitivo Culturale organizzato dall’Associazione “Ulysses”. Ospite dell’incontro Annalisa Teggi, moglie, mamma di due bambini, saggista e traduttrice, in particolare delle opere di Gilbert Keith Chesterton, un classico inglese ancora troppo poco conosciuto in Italia.

«La scarsa fama di Chesterton è difficilmente spiegabile, perché si tratta di un autore comunicativo, adatto a tutti, eruditi e non. Mio marito, che nel tempo sono riuscita a “chestertonizzare”, lavora spesso a Londra, e anche lì Chesterton non è molto noto, perlomeno all’uomo della strada, che non ha fatto studi letterari. Forse perché il suo inglese richiede un certo grado di attenzione. Forse perché, essendo un autore “cattolico”, trova più attrito di altri… Un po’ come Guareschi».

Il resto in questo collegamento:

lunedì 1 dicembre 2025

Un Chesterton alla Settimana toglie la Ruggine Quotidiana, la nuova serie di podcast della SCI!

La Società Chestertoniana Italiana è orgogliosa di presentarvi il primo episodio di: "Un Chesterton alla Settimana toglie la Ruggine Quotidiana!".
Un podcast di brevi episodi in cui ripercorreremo le citazioni più celebri dello scrittore inglese, mettendo in luce la loro sbalorditiva attualità. 
L'episodio di oggi ruota attorno alla figura di San Francesco d'Assisi: come è riuscito a diventare l'uomo più ricco del mondo pur vivendo senza 
ricchezze? 

Vai al collegamento: 

https://soundcloud.com/societa-chestertoniana-italiana/un-chesterton-alla-settimana-1-san-francesco-giullare-di-dio?si=73a092db07e14560af58c3cc64cea136&utm_source=clipboard&utm_medium=text&utm_campaign=social_sharing

Un aforisma al giorno - San Tommaso, o la filosofia del senso comune.



A questa domanda “Esiste qualcosa?” san Tommaso comincia con il rispondere “Sì”; se cominciasse rispondendo “No”, non sarebbe il principio ma la fine. Questo è ciò che alcuni di noi chiamano senso comune. O non esiste filosofia né filosofi né pensatori né pensiero né nient’altro, oppure c’è un ponte reale tra la mente e la realtà.

Gilbert Keith Chesterton, San Tommaso d'Aquino.


Il San Tommaso d'Aquino è la splendida Strenna Natalizia Chestertoniana 2025! Guardate che bella copertina. Ordinatelo seguendo le indicazioni:





domenica 30 novembre 2025

Un aforisma al giorno - "Tutto ciò che è dell'intelletto è stato prima dei sensi".



San Tommaso d’Aquino ricorda da vicino il grande Professor Huxley, l’Agnostico che inventò il termine Agnosticismo. Gli somiglia nel suo modo di cominciare la discussione ed è diverso da chiunque altro, prima e dopo, fino all’epoca huxleyana. Adotta quasi letteralmente la definizione huxleyana del metodo agnostico: “Seguire la ragione fin dove va”; la sola domanda è: dov’è che va? San Tommaso stabilisce un principio che suona moderno o materialista in maniera quasi stupefacente: “Tutto ciò che è nell’intelletto, è prima stato nei sensi”. Questo è il punto da cui cominciò, proprio come qualunque moderno uomo di scienza, anzi meglio, come qualunque moderno materialista che a mala pena può essere definito un uomo di scienza; all’estremo esattamente opposto dell’indagine rispetto a quello del puro mistico. I platonici, o perlomeno i neoplatonici, tendevano tutti all’opinione che la mente fosse illuminata interamente dall’interno; san Tommaso insisteva che essa era illuminata da cinque finestre, che chiamiamo le finestre dei sensi. Egli però voleva che la luce proveniente dall’esterno illuminasse ciò che era all’interno. Voleva studiare la natura dell’Uomo, e non semplicemente di quei muschi o funghi che potesse vedere attraverso la finestra, e ai quali dava valore come la prima esperienza istruttiva dell’essere umano. Partendo da questo punto, comincia a salire su per la Casa dell’Uomo, passo dopo passo e racconto dopo racconto, finché esce in cima alla torre più alta e ammira il panorama più ampio.

Gilbert Keith Chesterton, San Tommaso d'Aquino.


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sabato 29 novembre 2025

Un aforisma al giorno - S'era fatto un po' di nemici, San Tommaso...



San Tommaso dev’essersi fatto un certo numero di nemici, anche se difficilmente li trattò mai come nemici. Purtroppo, il buon carattere134a volte è più irritante di un cattivo carattere. E poi aveva fatto un bel po’ di danni, come molti medievali avrebbero pensato; e, cosa ancor più curiosa, un bel po’ di danni da ambo i lati. Era stato rivoluzionario contro Agostino e tradizionalista contro Averroè. A qualcuno poteva sembrare che avesse tentato di distruggere quell’antica bellezza della città di Dio, che aveva certe somiglianze con la Repubblica di Platone. Ad altri poteva sembrare che avesse inflitto un colpo all’avanzata rovinosa delle forze dell’Islam, pari a quello inferto loro dalla presa di Gerusalemme da parte di Goffredo di Buglione.

Gilbert Keithn Chesterton, San Tommaso d'Aquino.


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venerdì 28 novembre 2025

Un aforisma al giorno - Fedele al primo amore.



In uno schizzo che mira soltanto alla più nuda semplificazione, questa mi sembra la verità più semplice a proposito di san Tommaso filosofo. Egli è, per così dire, uno che resta fedele al suo primo amore; e si tratta di amore a prima vista. Voglio dire che riconobbe immediatamente una qualità reale nelle cose; e in seguito resistette a tutti i dubbi distruttivi che sorgevano dalla natura di quelle cose. Questo è il motivo per cui sottolineo, fin dalle prime poche pagine, il fatto che c’è una specie di umiltà e di fedeltà puramente cristiane che sottostanno al suo realismo filosofico. San Tommaso poteva veramente dire, dopo aver visto semplicemente un bastone o un sasso, ciò che san Paolo disse dopo aver visto squarciarsi i cieli segreti: “Non ho disobbedito alla visione celeste”. Infatti, per quanto il bastone o il sasso sia una visione terrena, è attraverso di essi che san Tommaso trova la sua via verso il Paradiso; e il punto è che egli obbedisce alla visione; non ci ripensa. Quasi tutti gli altri sapienti, che hanno guidato bene o male l’umanità, tornano sui loro passi con una scusa o un’altra. Dissolvono il bastone o il sasso in soluzioni chimiche di scetticismo: o nel mezzo del puro e semplice tempo e cambiamento oppure nelle difficoltà di classificazione di unità uniche o ancora nella difficoltà di riconoscere la varietà mentre si ammette l’unità.

Gilbert Keith Chesterton, San Tommaso d'Aquino.

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giovedì 27 novembre 2025

Fine di una giornata di ringraziamento alla Scuola Libera Gilbert Keith Chesterton di San Benedetto del Tronto.




Oggi alla Scuola Libera G. K. Chesterton si dice grazie alla maniera di Chesterton!

Un aforisma al giorno - Coi propri principi.

Non c’è niente di buono nel dire a un ateo che è un ateo; o nell’accusare uno che nega l’immortalità dell’infamia di negarla; o nell’immaginare di poter costringere un avversario ad ammettere che ha torto provandogli che ha torto rispetto ai principi di qualcun altro ma non rispetto ai suoi.

Gilbert Keith Chesterton, San Tommaso d'Aquino.


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mercoledì 26 novembre 2025

Chesterton e la legge del cuore: giustizia, colpa e perdono nei racconti di Padre Brown | Daniele Onori sul sito del Centro Studi Livatino.



La narrativa poliziesca di G. K. Chesterton, e in particolare i racconti dedicati a Padre Brown, rappresenta una delle più acute meditazioni letterarie sul problema morale e giuridico della colpa. In un mondo dove la giustizia tende a identificarsi con la norma e la pena Chesterton reintroduce una dimensione etica e teologica: quella del perdono come verità più profonda del giudizio. Il prete-investigatore non applica un diritto positivo, ma incarna una giustizia del cuore, che nasce dalla comprensione del male e dall’empatia verso il colpevole.

La giustizia come enigma morale

L’universo di G. K. Chesterton si fonda sul paradosso: il bene si rivela spesso attraverso il male, la verità si nasconde dietro l’apparenza, e la legge, quando si riduce a mera regola esterna, tradisce la propria vocazione più profonda. Nei racconti di Padre Brown, la giustizia non è un atto burocratico, ma un enigma morale che chiede non solo di essere risolto, ma soprattutto compreso. E, se vogliamo dirla tutta, l’opera di Chesterton è un catechismo in forma di giallo: l’ordine dell’universo si svela nel disordine degli uomini.

I cinquantatré racconti di Padre Brown si distribuiscono in cinque volumi: L’innocenza, La saggezza, L’incredulità, Il segreto e Lo scandalo di Padre Brown che, più che una sequenza narrativa, rappresentano un itinerario morale.

Il resto nel collegamento qui sotto:




martedì 25 novembre 2025

Chesterton su Mark Twain.

Mark Twain


Una delle ultime domande che ho posto al mio anfitrione riguardava la sua opinione su Mark Twain:

"Ho sempre ammirato il genio di Mark Twain, che può essere definito davvero gigantesco. Mark Twain ha trattato molto il tema della gigantesca esagerazione dell'immaginazione, i grattacieli della letteratura. È stato il più grande maestro di storie incredibili che sia mai esistito e, cosa ancora più importante, era un uomo profondamente sincero".

Cyril Clemens, Chesterton As Seen by His Contemporaries.

lunedì 24 novembre 2025

Un aforisma al giorno - Possedere mondi.

Supponiamo che un uomo medievale possedesse solo tre libri medievali. E supponiamo che questi tre fossero, primo, una versione delle opere “di Aristotele e della sua filosofia”; secondo, la Divina Commedia di Dante; e terzo, la Summa di San Tommaso d'Aquino. Questo non significa possedere libri, ma possedere mondi. Sono tre universi di pensieri e cose; o meglio tre aspetti dello stesso universo: uno positivo e razionalista, l'altro immaginativo e pittorico, il terzo morale e mistico, ma comunque intrinsecamente logico. Un uomo potrebbe possedere un'intera biblioteca circolante di romanzi moderni e poeti minori, senza avere nulla di simile a una tale visione cosmica, o una considerazione completa di tutti gli aspetti del mondo reale.

Gilbert Keith Chesterton, Chaucer.



domenica 23 novembre 2025

Hilaire Belloc: Defender of the Faith | Joseph Pearce su The Catholic Herald, 9 novembre 2025.

G. K. Chesterton devoted a whole chapter of his autobiography to his friendship with Hilaire Belloc. Entitled “Portrait of a Friend”, the chapter describes Belloc as “the man of letters I happen to know best” and praises him for being a journalist who “has produced nothing but literature”. Following Chesterton’s death, Belloc wrote a slim volume entitled On the Place of Gilbert Chesterton in English Letters, in which he praised the legacy of his great friend and greatest intellectual ally. Such was the closeness of their relationship, in which they seemed to see eye to eye on almost every subject, that George Bernard Shaw quipped that they were two halves of the same fantastic beast which he dubbed the Chesterbelloc.

Il resto nel collegamento qui sotto:





sabato 22 novembre 2025

Strenna Natalizia Chestertoniana 2025. San Tommaso d'Aquino ed un inedito!

 Cari Amici,

ben ritrovati! Eccoci con la tradizionale Strenna... 

Come negli anni passati rilanciamo l'idea di regalare a Natale a tutti gli amici un libro di Chesterton offerto in edizione economicissima.
Insieme, la Casa Editrice Leardini, il Centro Missionario Francescano e la Società Chestertoniana Italiana, stanno per dare alle stampe il San Tommaso d'Aquino (192 pagine).

Si tratta di un libro considerato tra i più importanti del Nostro Eroe.

Di questo testo scriveva uno dei massimi esperti dell'Aquinate, Etienne Gilson: "Chesterton diverte, Chesterton infastidisce; ma attenzione, ciò che più spesso ci infastidisce di lui è che vede e dice senza fatica ciò che siamo riusciti solo ad intravedere vagamente a costo di laboriosa erudizione. Prendete questo libro, leggetelo in inglese, perché è intraducibile; e se non sapete l'inglese, imparate l'inglese per leggerlo!".

Siccome non abbiamo molto tempo per imparare bene l'inglese, abbiamo chiesto a Umberta Mesina di tradurlo per noi e la ringraziamo per averlo fatto così bene!

Inoltre c'è una piccola sorpresa: un testo praticamente inedito e mai tradotto in italiano, un bellissimo saggio su San Tommaso d'Aquino che Chesterton pubblicò su The Spectator nello stesso anno dell'uscita del libro.

Insomma, è un libro che non potete perdere!

 
Il costo del pacco dono?

1 copia: € 17,00 spedizione compresa
2 copie: € 25,00 spedizione compresa
5 copie: 45,00 spedizione compresa
10 copie: € 80,00 spedizione compresa
20 copie: € 130,00 spedizione compresa
Sopra i 40 libri: € 5,00 a copia, spedizione compresa!

Dove trovate quaranta regali a cinque euro l'uno? E che regalo!!!

Il guadagno dell'iniziativa andrà a favore delle Missioni Francescane.

Prenotate entro domenica 23 novembre ESCLUSIVAMENTE a questo indirizzo: laperlapreziosa@libero.it (non usate altri canali!!!):
I libri vi arriveranno tramite corriere entro il 12 Dicembre.

Spargete la voce tra tutti i Chestertoniani di vostra conoscenza!!!

Cordiali e affettuosi saluti,

La Segreteria Volante


Un giudizio utile e condivisibile della nostra Annalisa Teggi su un recentissimo fatto di cronaca.



"La testimone ha detto di aver trovato la mamma, Catherine, “agitata ma composta, è successo tutto in pochi minuti: ha detto ai bambini di prendere il pigiama, lo spazzolino da denti e di metterli nello zainetto, aggiungendo una frutta da mangiare". 
I tre figli della "famiglia del bosco" sono stati allontanati dai genitori per andare in una struttura, solo grazie all'avvocato della famiglia si è riusciti a far andare la mamma con loro.
Sapevamo già che l'ecologismo del nostro tempo è ideologico, va bene applaudire Greta, sporcarsi un po' di fango in gita alla fattoria didattica per un giorno, celebrare la giornata senza auto, abbracciare un albero per ritrovare la pace interiore.
Ma il re è davvero nudo - è ha un aspetto orribile - di fronte al vero tema di questa vicenda. La libertà educativa della famiglia.
Inginocchiati all'idolo Madre Natura solo per inquadrarci in pose "sostenibili", è insostenibile constatare l'attacco alla libertà costruita da un padre e una madre. 
Un Chesterton d'annata era già a fuoco sul punto decisivo: "La verità è che per l'uomo moderatamente povero la casa è l'unico luogo libero. Anzi, è l'unico luogo anarchico. 
È l'unico ritaglio di terra dove un uomo può cambiare gli accordi all'improvviso, fare esperimenti e concedersi dei capricci. In qualunque altro luogo egli vada deve accettare le regole del negozio, dell'albergo, del club, del museo in cui gli capita di entrare. 
A casa sua può mangiare sul pavimento, se vuole. Io lo faccio spesso, mi dà la sensazione simpatica, infantile e poetica del picnic. È l'unico posto selvaggio in un mondo di regole e compiti prestabiliti. La casa è l'unico luogo in cui egli può mettere il tappeto sul tetto e una lavagna come pavimento, se vuole" ( da Selvaticità domestica, in Cosa c'è di sbagliato nel mondo)

Annalisa Teggi



Un aforisma al giorno - Il Re che serve come un soldato comune.




Solo una dottrina estrema, forte e sorprendente come quella della divinità di Cristo può avere quell'effetto particolare in grado di scuotere davvero il senso comune come una tromba: l'idea che il re stesso serva nelle file dell'esercito come un soldato comune.

Gilbert Keith Chesterton, L’Uomo Eterno.

venerdì 21 novembre 2025

Lezioni chestertoniane alla Scuola Libera Chesterton di San Benedetto del Tronto.

Un aforisma al giorno - Scavare piuttosto che arrampicarsi (scrivere nel marmo questo aforisma).



C'è sempre nella mente sana un oscuro suggerimento che la religione ci insegna piuttosto a scavare che ad arrampicarci; che se potessimo comprendere l'argilla comune della terra, comprenderemmo tutto.

Gilbert Keith Chesterton, L'imputato.



giovedì 20 novembre 2025

Riproposizioni / Un aforisma al giorno - Essere buoni abbastanza per fare qualcosa.



Ci sono due tipi di asceti nel mondo... Il primo asceta rinuncia alle cose perché potrebbe goderne; è il monaco cattolico. Il secondo asceta rinuncia alle cose perché non potrebbe goderne; è il puritano. Il primo segue la tradizione dei sacrifici pagani; sacrifica la bestia migliore ai suoi dei. Il secondo uccide solo scarafaggi neri sull'altare. In breve, il primo offre di rinunciare ai suoi beni, il secondo offre di rinunciare ai suoi mali, per il cielo. Ecco perché l'ascetismo protestante (come nel caso dell'astinenza totale) è una cosa molto più militante e irreggimentata; non è lasciato come il voto selvaggio di un solo uomo, è trasformato in etica ordinaria... L'asceta protestante... è troppo buono per bere vino. Ma qualsiasi stupido monaco che fosse un uomo umile saprebbe che la domanda era: se egli era buono abbastanza da berlo.

Gilbert Keith Chesterton, Independent Review, gennaio 1906.



mercoledì 19 novembre 2025

Un aforisma al giorno - Il fatto morale viene prima di tutto.



Il grande dogma umano, quindi, è che il vento muove gli alberi. La grande eresia umana è che gli alberi muovono il vento. Quando le persone iniziano a dire che sono state solo le circostanze materiali a creare le circostanze morali, allora hanno impedito ogni possibilità di cambiamento serio. Perché se le mie circostanze mi hanno reso completamente stupido, come posso essere certo di avere ragione nel voler cambiare quelle circostanze?

L'uomo che rappresenta ogni pensiero come un caso fortuito dell'ambiente sta semplicemente distruggendo e screditando tutti i suoi pensieri, compreso quello. Trattare la mente umana come se avesse un'autorità suprema è necessario per qualsiasi tipo di pensiero, anche per il libero pensiero. E nulla potrà mai essere riformato in questa epoca o in questo paese se non ci rendiamo conto che il fatto morale viene prima di tutto.

Gilbert Keith Chesterton, Tremendous Trifles.