Città del Vaticano - Benedetto XVI raccomanda ai genitori di non dare ai propri figli nomi che non siano compresi nel martirologio cristiano (rinunciando a nomi diversi, anche se di gran moda). Infatti, ha spiegato all'Angelus, "ogni battezzato acquista il carattere di figlio a partire dal nome cristiano, segno inconfondibile che lo Spirito Santo fa nascere 'di nuovò l'uomo dal grembo della Chiesa". In proposito, il Papa ha citato il beato Antonio Rosmini, sottolinenando che "il battezzato subisce una segreta ma potentissima operazione, per la quale egli viene sollevato all'ordine soprannaturale, vien posto in comunicazione con Dio".
Il battesimo dei neonati "Tutto questo - ha spiegato ai 50 mila fedeli presenti oggi in piazza San Pietro - si è nuovamente avverato questa mattina, durante la celebrazione eucaristica nella Cappella Sistina, dove ho conferito il sacramento del Battesimo a 21 neonati". "Cari amici - ha ricordato ancora il Pontefice teologo - il battesimo è l'inizio della vita spirituale, che trova la sua pienezza per mezzo della Chiesa". Nel breve discorso che ha preceduto l'Angelus, il Papa ha poi voluto rimarcare che "nell'ora propizia del Sacramento, mentre la Comunità ecclesiale prega e affida a Dio un nuovo figlio, i genitori e i padrini s'impegnano ad accogliere il neo-battezzato sostenendolo nella formazione e nell'educazione cristiana. È questa una grande responsabilità, che deriva da un grande dono". "Perciò - ha concluso - desidero incoraggiare tutti i fedeli a riscoprire la bellezza di essere battezzati e a dare gioiosa testimonianza della propria fede, affinchè essa generi frutti di bene e di concordia".
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