...ma un grazie va anche al chestertoniano Angelo Bottone, che non conserva la sua testa in formalina mentre legge Repubblica, Corriere, le tedescate e le francesate, e le varie amenità ascoltate in questi giorni (o forse non le legge e non le ascolta!).
Eccovi quello che dice Angelo Bottone, che insegna all'University College Dublin, sul suo blog http://bottone.blogspot.com su tutta la questione! La Buon'Anima se la riderà felice in Cielo e dirà: che bravi, questi chestertoniani d'Italia!
Eccovi quello che dice Angelo Bottone, che insegna all'University College Dublin, sul suo blog http://bottone.blogspot.com su tutta la questione! La Buon'Anima se la riderà felice in Cielo e dirà: che bravi, questi chestertoniani d'Italia!
Nel mio corso di Critical Thinking tratto, tra le altre cose, di fallacie logiche ossia di errori nel ragionamento. Una delle prime fallacie che studiamo è quella della composizione, ossia l’errore nel ritenere che poiché gli elementi che compongono un insieme possiedono una certa proprietà allora l’insieme gode di quella stessa proprietà. Questo non è sempre vero e perciò bisogna considerare caso per caso di quale proprietà si sta parlando. Ad esempio, se dico: “ogni frase di una pagina è ben scritta allora l’intera pagina è ben scritta”, questo è un errore perché le frasi, singolarmente ben scritte, potrebbero non essere in buon ordine. Oppure, se dico: “una bomba atomica causa più danni di una bomba convenzionale perciò durante la Seconda Guerra Mondiale le bombe atomiche hanno causato più danni delle bombe convenzionali” anche questo è un errore perché non tiene conto del numero di bombe utilizzate durante la guerra mondiale.
Immaginiamo ora il caso di una caverna bella ma pericolosa, il guardiano della caverna invita i turisti a visitarla dicendo “ogni tanto vi muore qualcuno ma se usate il casco che io vi vendo il rischio di morire diminuisce dell’80%”. Dopo un certo tempo il sindaco si accorge che il numero dei morti non è diminuito ma aumentato e chiede spiegazioni al guardiano, il quale si difende “io faccio il mio dovere, l’uso del casco che io promuovo contribuisce alla diminuzione del numero dei morti dell'80%”. Il sindaco, che conosce un po’ di logica, risponde: “Fallacia di composizione! Il casco diminuisce dell’80% il rischio individuale ma non il rischio dell’intero numero dei visitatori, anzi poiché il casco diminuisce la percezione del rischio il numero dei visitatori aumenta e quindi aumenta anche il numero dei morti. Abbiamo sbagliato tutto, se vogliamo risolvere il problema dobbiamo smettere di promuovere l’uso del casco e convincere le persone a non rischiare. Qualcuno rischierà ugualmente ma alla fine il numero dei morti diminuirà.”
Il mondo moderno non ha perso la fede ma la ragione. Nei giorni scorsi il Papa ha scandalizzato i soliti ben pensanti dicendo quello è sotto gli occhi di tutti, il preservativo non riduce il problema dell’AIDS ma lo aumenta. Il motivo è semplice: utilizzando il preservativo diminuisce la percezione del rischio e pertanto aumenta la propensione a rischiare. Tanto difficile da capire? Un'efficace politica di prevenzione dove mirare a ridurre il numero di rapporti, i quali sono sempre rischiosi, piuttosto che la percentuale di rischio di ogni singolo rapporto. La promozione dei preservativi invece produce l'effetto contrario a quello desiderato, tipica eterogenesi dei fini del mondo moderno. La prossima volta che qualcuno vi dice che l'AIDS si combatte promuovendo l'uso dei preservativi rispondete "Fallacia di composizione!" e raccontategli la storiella del guardiano della caverna. :)
Immaginiamo ora il caso di una caverna bella ma pericolosa, il guardiano della caverna invita i turisti a visitarla dicendo “ogni tanto vi muore qualcuno ma se usate il casco che io vi vendo il rischio di morire diminuisce dell’80%”. Dopo un certo tempo il sindaco si accorge che il numero dei morti non è diminuito ma aumentato e chiede spiegazioni al guardiano, il quale si difende “io faccio il mio dovere, l’uso del casco che io promuovo contribuisce alla diminuzione del numero dei morti dell'80%”. Il sindaco, che conosce un po’ di logica, risponde: “Fallacia di composizione! Il casco diminuisce dell’80% il rischio individuale ma non il rischio dell’intero numero dei visitatori, anzi poiché il casco diminuisce la percezione del rischio il numero dei visitatori aumenta e quindi aumenta anche il numero dei morti. Abbiamo sbagliato tutto, se vogliamo risolvere il problema dobbiamo smettere di promuovere l’uso del casco e convincere le persone a non rischiare. Qualcuno rischierà ugualmente ma alla fine il numero dei morti diminuirà.”
Il mondo moderno non ha perso la fede ma la ragione. Nei giorni scorsi il Papa ha scandalizzato i soliti ben pensanti dicendo quello è sotto gli occhi di tutti, il preservativo non riduce il problema dell’AIDS ma lo aumenta. Il motivo è semplice: utilizzando il preservativo diminuisce la percezione del rischio e pertanto aumenta la propensione a rischiare. Tanto difficile da capire? Un'efficace politica di prevenzione dove mirare a ridurre il numero di rapporti, i quali sono sempre rischiosi, piuttosto che la percentuale di rischio di ogni singolo rapporto. La promozione dei preservativi invece produce l'effetto contrario a quello desiderato, tipica eterogenesi dei fini del mondo moderno. La prossima volta che qualcuno vi dice che l'AIDS si combatte promuovendo l'uso dei preservativi rispondete "Fallacia di composizione!" e raccontategli la storiella del guardiano della caverna. :)
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