venerdì 13 settembre 2024

Un aforisma al giorno - L'incipit dell'Autobiografia nella traduzione di mons. Alberto Castelli (Edizioni IPL).

Piegandomi con cieca. credulità, come son solito fare, alla mera autorità e alla tradizione dei miei maggiori, ingoiando superstiziosamente una storia che non mi fu possibile controllare a suo tempo con l'esperienza personale, io sono d'opinione fermissima d'essere nato il 29 maggio 1874, a Campden Hill, Kensington, e d'esser stato battezzato, secondo le formule della Chiesa d'Inghilterra, nella chiesetta di San Giorgio, situata di fronte alla grande torre serbatoio che domina quella posizione elevata.

Non pretendo che vi sia alcun significato particolare, nella relazione in cui si trovano le due costruzioni e mi rifiuto sdegnosamente di credere che tale chiesa fu scelta perché ci voleva tutta la potenza idrica della parte occidentale di Londra per farmi diventar cristiano. Tuttavia la grande torre serbatoio era destinata ad aver la sua parte nella mia vita, come racconterò piú innanzi. Ma quel racconto è nel repertorio delle mie esperienze personali, mentre la mia nascita (come ho detto) è un incidente che accetto, come un povero contadino ignorante, unicamente perché mi è stato trasmesso dalla tradizione orale.

Gilbert Keith Chesterton, Autobiografia.



Questa è la placca affissa
su 32, Sheffield Terrace,
dove nacque il piccolo Gilbert.

Questa è la famosa torre
dell'acquedotto,
oggi non più esistente.

Questa è 32, Sheffield Terrace,
dove nacque il bimbo Gilbert.

Questa è la chiesa anglicana di 
San Giorgio a Campden Hill (interno).

Questa è la medesima chiesa (esterno).
Le personcine sono tutti giovani chestertoniani
italiani, cioè noi.
La foto è dell'Aprile 2018.












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