lunedì 25 dicembre 2023

Ancora una volta Buon Natale, cari amici, ed ecco per voi una bella antologia natalizia chestertoniana!

Questa pagina di Chesterton è sempre troppo bella pertanto la ripropongo a mo' di augurio ormai da tanti anni. Non passa mai di moda.

Possa il Bambino Gesù regalarvi le stesse cose predicate da Gilbert nel brano, e anche di più, e che possa donarci il senso della gratitudine, l'umiltà più profonda e la gioia più intensa. 


Con molto affetto,


Marco Sermarini, presidente della SCI


Quello che mi è successo è l'opposto di quello che sembra essere l'esperienza della maggior parte dei miei amici. Invece di rimpicciolire fino ad un puntino, Babbo Natale è divenuto sempre più grande nella mia vita fino a riempire la quasi totalità di essa. E' successo in questo modo. Da bambino mi trovai di fronte ad un fenomeno che richiedeva una spiegazione. Avevo appeso alla sponda del mio letto una calza vuota, che al mattino si trasformò in una calza piena. Non avevo fatto nulla per produrre le cose che la riempivano. Non avevo lavorato per loro, né le avevo fatte o aiutato a farle. Non ero nemmeno stato buono - lungi da me! 

E la spiegazione era che un certo essere che tutti chiamavano “Babbo Natale” era benevolmente disposto verso di me... Ciò che credevamo era che una determinata agenzia benevola ci avesse davvero dato quei giocattoli per niente. E, come affermo, io ci credo ancora. Ho semplicemente esteso l'idea.

Allora chiedevo solo chi metteva i giocattoli nella calza, ora mi chiedo Chi mette la calza accanto al letto, e il letto nella stanza, e la stanza della casa, e la casa nel pianeta, e il grande pianeta nel vuoto.

Una volta mi limitavo a ringraziare Babbo Natale per pochi dollari e qualche biscotto. 

Ora, lo ringrazio per le stelle e le facce in strada, e il vino e il grande mare.

Una volta pensavo fosse piacevole e sorprendente trovare un regalo così grande da entrare solo per metà nella calza.

Ora sono felice e stupito ogni mattina di trovare un regalo così grande che ci vogliono due calze per tenerlo, e poi buona parte ne rimane fuori; è il grande e assurdo regalo di me stesso, perché all'origine di esso io non posso offrire alcun suggerimento tranne che Babbo Natale me l'ha dato in un particolare fantastico momento di buona volontà.


Gilbert Keith Chesterton, lettera a The Tablet of London


Questo è il mio fermissimo credo, chi non lo condivide può ben tenersi a distanza di sicurezza:


Personalmente è chiaro, io credo in Babbo Natale; ma è il tempo del perdono, e perdonerò gli altri che non ci credono.


Gilbert Keith Chesterton, La Nonna del drago e altre serissime storie


Qui di seguito una nutrita antologia natalizia chestertoniana, che vi chiedo di spulciare fior da fiore:


https://uomovivo.blogspot.com/2018/10/il-natale-e-larte-di-vendere-christmas.html


https://uomovivo.blogspot.com/2017/11/labbandono-del-natale-di-gilbert-keith.html


https://uomovivo.blogspot.com/2019/12/linedito-di-chesterton-i-riti.html


https://uomovivo.blogspot.com/2020/12/babbo-natale-lettere-di-piccoli-amici.html


https://uomovivo.blogspot.com/2011/12/paolo-gulisano-su-gkc-e-il-natale.html


https://uomovivo.blogspot.com/2019/12/una-bella-versione-di-how-far-is-it-to.html


https://uomovivo.blogspot.com/2018/12/christmas-poem-di-fabio-trevisan-da.html




Che il Natale ci porti l'umiltà in cui indulge chi è sinceramente innamorato (come ci ricorda Gilbert), soprattutto chi è innamorato del bellissimo Bambinello! Che questa Notte Santa ci porti gioia e pace e pure quel sano buonumore con cui sventoleremo la Bandiera del Mondo e daremo battaglia al male e combatteremo per la Rivoluzione Eterna e faremo posto in questo mondo al Bambinello, che è il Vero Re, perché se Dio è venuto in questo mondo vuol dire che per esso vale la pena che facciamo qualcosa di buono.


Nel grembo di Maria

giaceva il Bimbo 

la sua chioma era simile a una luce

(stanco e disfatto è il mondo, ma qui tutto

proprio tutto va bene).

Sul seno di Maria

giaceva il Bimbo 

la sua chioma era simile a una stella

(sono astiosi e astuti tutti i re

ma qui sinceri i cuori).

Sul cuore di Maria

giaceva il Bimbo 

ed era la sua chioma come il fuoco

(stanco è il mondo,

ma del mondo è questo il desiderio).

Stava Cristo alle ginocchia di Maria

la sua chioma pareva una corona.

E tutti i fiori a lui guardavan su

tutte le stelle giù.


Gilbert Keith Chesterton, Natale 1900


Laggiù  una madre senza posa camminava,

fuori da una locanda ancora a vagare;

nel paese in cui lei si trovò senza tetto,

tutti gli uomini sono a casa.

Quella stalla malconcia a due passi,

fatta di travi instabili e sabbia scivolosa,

divenne qualcosa di così solido da resistere e reggere

più delle pietre squadrate dell’impero di Roma.

Perché tutti gli uomini hanno nostalgia anche quando sono a casa,

e si sentono forestieri sotto il sole,

come stranieri appoggiano la testa sul cuscino

alla fine di ogni giornata.

Qui combattiamo e ardiamo d’ira,

abbiamo occasioni, onori e grandi sorprese,

ma casa nostra è là sotto quel cielo di miracoli

in cui cominciò la storia di Natale.

Un bambino in una misera stalla,

con le bestie a scaldarlo ruminando;

solo là, dove Lui fu senza un tetto,

tu ed io siamo a casa.

Abbiamo mani all’opera e teste capaci,

ma i nostri cuori si sono persi – molto tempo fa!

In un luogo che nessuna carta o nave può indicarci

sotto la volta del cielo.

Questo mondo è selvaggio come raccontano le favole antiche,

e anche le cose ovvie sono strane,

basta la terra e basta l’aria

per suscitare la nostra meraviglia e le nostre guerre;

Ma il nostro riposo è lontano quanto il soffio di un drago

e troviamo pace solo in quelle cose impossibili,

in quei battiti d’ala fragorosi e fantastici

che volarono attorno a quella stella incredibile.

Di notte presso una capanna all’aperto

giungeranno infine tutti gli uomini,

in un luogo che è più antico dell’Eden

e  che alto si leva oltre la grandezza di Roma.

Giungeranno fino alla fine del viaggio di una stella cometa,

fino a scorgere cose impossibili che tuttavia ci sono,

fino al  luogo dove Dio fu senza un tetto

e dove tutti gli uomini sono a casa.


Società Chestertoniana Italiana (@Sochest) / X


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