La verità intera è generalmente l'alleato della virtù; una mezza verità è sempre l'alleato di qualche vizio.
Gilbert Keith Chesterton, Illustrated London News, The Collapse of the Victorian Compromise, 11 Giugno 1910
Possiamo infilare questa perla assieme alle altre sei che sinora abbiamo ritrovato nelle sue opere.
Da questo aforisma traiamo la prova di tre fatti: Chesterton lavorava costantemente sulla realtà e sul pensiero, su ciò che vedeva e su ciò che riscontrava, e annotava silenziosamente nel suo prodigioso cervello tutto quello che riconosceva utile e fruttuoso al fine di chiarire la propria visione filosofica del mondo (ennesima conferma della sua intrinseca sistematicità); poi gli va riconosciuta la affilatissima coerenza di pensiero. Da ultimo va riscontrato un costante impegno missionario: Chesterton non scriveva solo per dire con piacere cose vere, ma le voleva far sapere a quante più persone possibili (è significativo che queste intuizioni siano spesso contenute in articoli per periodici, in particolare per l'Illustrated London News, giornale popolare, popolare perché per gente comune), voleva che tutti ne raggiungessero la conoscenza, perché questa conoscenza portava direttamente a Dio. Questo era lo scopo ultimo della sua vita, intuito a venti anni e perseguito per tutta i suoi anni. Indizio di santità, per un uomo comune come me.
Marco Sermarini
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