venerdì 10 novembre 2017

Le Nicholl, piccole grandi amiche dei Chesterton. Amicizia, umiltà ed ordinarietà.

Vi abbiamo parlato qualche volta delle ragazze Nicholl, alcune sorelle che incontrarono i Chesterton durante una breve vacanza di questi ultimi a Lyme Regis. Eccone qui due con la mamma tra il nostro Gilbert e la nostra Frances.

Indugio spesso, ultimamente, su questa storia che sembra una piccola favola, ma che invece è la realtà: la vita dei Chesterton è sempre stata intessuta di rapporti profondi, sinceri e duraturi, soprattutto con i bambini che, come le ragazze Nicholl, diventavano adulti. Questa storia colpisce molto i bambini, e capisco perfettamente perché.

Secondo me non si è mai abbastanza guardato a queste cose: io credo che la carità che i nostri due amici mettevano nelle amicizie che coltivavano con assiduità ed affetto sia un piccolo grande segno della loro santità, che diventava tessuto ordinario della realtà in cui erano immersi. È difficile trovare episodi strabilianti (a parte qualche originalità generata dalla sbadataggine di Gilbert) nella vita del nostro eroe, però questo ci rincuora. Nelle due volte che sono stato a Beaconsfield ed ho visitato la tomba dei Chesterton, ho riscontrato qualcosa di paradossale: nei gentili abitanti del piccolo paese inglese, quando nominavo Gilbert, vedevo sempre un certo stupore: la maggior parte di loro non lo conosceva, anche se quelli che avevano più o meno la mia età avevano qualche ricordo, come lo si ha di qualcuno di più o meno conosciuto in paese, come una specie di amico di un amico di cui si è un po' persa la memoria. Ecco, questo è un paradosso: essere così "normali" anche nella propria originalità da permettersi il lusso di essere anche dimenticati. Ci vedo qualcosa... anzi un gran sapore di umiltà.

Potremmo anche dilungarci a scrivere il perché del prolungato oblio di Chesterton (oblio da cui con gioia e soddisfazione lo stiamo tirando fuori ogni giorno di più), ma non c'entra nulla a questo punto. Coltivare l'amicizia come si coltiva una virtù, viverla con grande umiltà e attraversare il mondo per quanto si può in punta di piedi sono bellissimi paragrafi della vita di quest'uomo.

Marco Sermarini



Nella foto (presa in prestito volume di Denis J Conlon sulla vita di Chesterton) troviamo in piedi Frances, al suo fianco Winifred Nicholl e a destra il nostro Gilbert con ai piedi Dorothy (col pescetto in mano) e Barbara Nicholl a Lyme Regis nel 1925.

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