"L'uomo medio vota al di sotto delle sue capacità; vota con metà, o la centesima parte, della testa. Un uomo dovrebbe votare con tutto se stesso, come quando va in chiesa o si sposa. Dovrebbe votare con la testa e con il cuore, con l'anima e con lo stomaco, con l'occhio per le facce e l'orecchio per la musica; e perfino, se provocato oltre ogni giusto limite, con le mani e con i piedi. Se qualche volta ha visto un bel tramonto, dovrebbe far scivolare nel proprio voto il suo colore purpureo. Se qualche volta ha sentito splendide canzoni, dovrebbe averle nelle orecchie quando traccia la mistica croce. Ma, da come stanno le cose, il problema della democrazia inglese è che questa, in tutte le elezioni, in qualche modo si rivela inferiore a se stessa. La questione non è che solo una piccola parte dell'elettorato vota. Il punto è che solo una piccola parte del votante vota"
Gilbert Keith Chesterton, Tremendous Trifles
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