martedì 2 aprile 2013

A Bologna si combatte per la libertà di educazione


L'appuntamento è fissato per il 26 maggio. E' in quella data che la città di Bologna conoscerà gli esiti di un referendum pilota che rischia di creare una reazione a catena in tutt'Italia: distruggere quel poco di buono che si è costruito faticosamente nei rapporti tra enti pubblici e scuole paritarie, soprattutto cattoliche.
L'offensiva laicista e anticattolica è sulla rampa di lancio,galvanizzata dall'ingresso nell'agone politico dei grillini che hanno rianimato i tanti partiti di centrosinistra da sempre avversi alla libertà di scelta e di educazione e che hanno sempre inteso in maniera ideologica il ruolo della scuola pubblica. Il referendum è indetto dal comitato “Articolo 33” per chiedere al Comune di non erogare più il contributo che concede alle scuole paritarie, quindi non solo cattoliche, per dirottarlo a favore delle scuole comunali.


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