giovedì 26 luglio 2012

Chesterton ed Angelo Crespi (1877 - 1948)


Non tutti sanno che Chesterton collaborò per alcuni anni, gli ultimi della sua vita, con la BBC, tenendo una rubrica radiofonica molto seguita dagli ascoltatori.

Chesterton, non tutti oggi lo credono, ebbe una grandissima popolarità durante l'arco della sua vita dai primissimi anni del Novecento in poi.

Ebbene, in una trasmissione fu richiesto dai suoi editori radiofonici di spiegare la concezione della libertà per il cattolicesimo, e a causa di tale articolo (letto da lui stesso per radio) nacque una polemica con il filosofo italiano naturalizzato inglese Angelo Crespi, che lo criticò (pensate) dalle colonne del Catholic Herald, settimanale dei cattolici inglesi ancora esistente. Crespi, seppur cattolico ma di simpatie protestanti e fortemente antifascista, non riteneva che la concezione esposta da Chesterton fosse da ritenere apprezzabile e soprattutto giusta, e lo fece dalle colonne del giornale cattolico (non senza mestare nel torbido, e cioè attribuendo a Chesterton simpatie per Mussolini che questi non aveva). 

Il cattolico a tutto tondo Chesterton lo riprese invece dalle colonne di The Listener, la testata che la BBC aveva creato per i propri radioascoltatori (rimasta in vita sino a qualche anno fa) alla quale Chesterton collaborava con gli articoli letti alla radio ma più spesso con le risposte ai radioascoltatori che gli rivolgevano domande e questioni tutt'affatto peregrine, alle quali Chesterton non si sottraeva mai.

E' già un paradosso la scelta dei luoghi da parte dei due contendenti: Crespi trova spazio sul Catholic Herald ed espone posizioni filoprotestanti, Chesterton invece alloggia su The Listener, periodico assolutamente laico anzi tutt'altro che filocattolico, ed espone posizioni decisamente cattoliche.

L'articolo che riprende la polemica da parte di Chesterton è contenuto ne Il pozzo e le pozzanghere, edito poco tempo fa da Lindau, e si intitola Perché i protestanti proibiscono.

E' interessante perché Chesterton, in questo e nell'articolo successivo contenuto nella medesima raccolta, illustra la sua idea di libertà connessa all'essere cattolico e fa comprendere benissimo i mali del protestantesimo e della concezione calvinista della vita, oltre che del cosiddetto prussianismo tedesco, che ne fu figlio. Cose per lo più ignorate ma che andrebbero riprese accuratamente e diffuse (spesso invece esiste una vulgata che ancora ritiene il protestantesimo una sorta di versione purificata del cristianesimo; Chesterton invece sostiene a buon diritto che esso è l'origine dei mali degli ultimi due secoli, il capitalismo e il socialismo).

Nel collegamento qui sotto trovate invece alcune notizie sul filosofo Angelo Crespi.


Marco Sermarini

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