«Un editore moderno non deve essere dotato di un orecchio proteso accompagnato a una lingua sincera. Può benissimo essere sordo e muto, e ciò viene definito “dignità”. Oppure può essere sordo e petulante, e ciò viene definito “giornalismo tagliente”. In nessuno dei due casi si attua una controversia, perché tutto l’impegno dei militanti dei partiti moderni è quello di andare alla carica quando non sono a portata d’orecchio».
Gilbert Keith Chesterton, Cosa c'è di sbagliato nel mondo
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