mercoledì 20 gennaio 2010

POPIELUSZKO - Riceviamo e volentieri pubblichiamo (anche se in parte in ritardo per causa nostra...)

Riceviamo e volentieri pubblichiamo.
CHI VUOLE VEDERE IL FILM E INCONTRARE IL REGISTA, PUO' FARLO QUESTA SERA A FERRARA E DOMANI SERA A RIMINI!!!

Carissimi,


sono il direttore dell'associazione Sentieri del Cinema. Innanzi tutto grazie perché avete citato a volte i nostri interventi sul nostro sito o sul Sussidiario.net. Ho letto oggi il vostro blog sulla proiezione del film Popieluszko a Pesaro.
Noi ci stiamo muovendo molto sul film, come già su Katyn (credo abbiate seguito quella nostra "campagna").
Sempre lunedì facciamo a Milano una serata sul film con il regista! Lo segnalate?
E collaboriamo con amici che nei giorni dopo portano film e regista a Ferrara e Rimini.

Ecco informazioni dettagliate.
Grazie per quanto potrete fare.

Antonio Autieri
Sentieri del Cinema

Il film Popieluszko - Non si può uccidere la speranza è stato presentato in Italia durante l'ultimo Festival Internazionale del Cinema di Roma. Dopo quella proiezione il film, come spesso accade per opere che indagano fatti storici "scomodi" (si pensi alla sorte analoga di Katyń, del maestro Andrzej Wajda), ha avuto una vita distributiva travagliata ed è uscito in pochissime sale. Molti di quanti ne avevano sentito parlare durante il passaggio alla manifestazione romana, pur interessati alla straordinaria vicenda umana di padre Popieluszko (martire del regime comunista, e in procinto di essere proclamato beato dalla Chiesa) non sono ancora riusciti a vedere il film di Rafał Wieczyński.
Per questo l'associazione Sentieri del Cinema ha invitato il regista polacco per una serata in cui Popieluszko - Non si può uccidere la speranza sarà proiettato nuovamente a Milano (dove è già stato in programmazione per due settimane, sempre al cinema Palestrina). La proiezione, che si terrà lunedì 18 gennaio alle ore 20.30 sarà introdotta dallo stesso regista insieme al Console Generale della Repubblica di Polonia in Milano Krzysztof Strzałka, al giornalista del quotidiano "Avvenire" Luigi Geninazzi, saranno presenti in sala anche la produttrice del film Julita Swircz Wieczyńska e la Presidente dell'Associazione dei Polacchi a Milano Joanna Heyman Salvadé.
Altre due proiezioni avverranno a Ferrara il 20 gennaio e a Rimini il 21 gennaio.

Gli appuntamenti

MILANO
lunedì 18 gennaio

h. 20.30
cinema Palestrina
Incontro con il regista Rafał Wieczyński

presenta
Beppe Musicco, presidente di Sentieri del Cinema
Intervengono
Krzysztof Strzalka, Console Generale della Repubblica di Polonia in Milano
Luigi Geninazzi, giornalista di Avvenire

sono presenti
Joanna Heyman Salvadé, Presidente Associazione Polacchi a Milano
Julita Swircz Wieczynska, produttrice del fim

Segue proiezione del film.



FERRARA
Mercoledì 20 gennaio

h 19.00
Sala dell’Arengo (piazza Municipale, 2)
Incontro con il regista Rafal Wieczynski

h. 21.00
Cinema Boldini
proiezione del film


RIMINI
giovedì 21 gennaio
Cinema Settebello
h 21.00
Incontro con il regista Rafal Wieczynski




La trama

Agosto del 1980. Dopo il primo pellegrinaggio di Giovanni Paolo II in Polonia, i lavoratori cominciano gli scioperi contro il regime. A celebrare la messa degli operai arriva padre Popiełuszko. Il sacerdote comprende le rivendicazioni dei lavoratori, li aiuta e partecipa alla rivolta di Solidarność. Ma nel paese viene proclamata la legge marziale. Varsavia è occupata dai carri armati e gli scioperi vengono brutalmente repressi. Padre Jerzy diventa testimone della grande dimostrazione di indipendenza dei lavoratori polacchi, ma anche della drammatica repressione da parte della polizia. Nelle sue omelie riesce ad esprimere quello che le persone sentono ma non riescono a dire. Le sue parole diventano la guida di una nazione in rivolta. Sono sempre di più i fedeli che vengono a sentirlo. La polizia politica cerca di intimorirlo: padre Jerzy è un pericolo per il regime, il nemico pubblico numero uno. Per difenderlo i lavoratori formano un servizio d’ordine. Sfidando le autorità politiche, Popiełuszko organizza i funerali di una vittima del regime e porta i suoi fedeli in pellegrinaggio a Jasna Gora. Sa bene di rischiare la vita, ma deve portare avanti la sua missione di verità e giustizia, non può fermarsi. Lo fermano i gendarmi del regime, che lo rapiscono e lo uccidono. Verrà ritrovato nelle acque di un lago. La sua morte resta un mistero, ma la sua vita continua a donare luce ad un popolo. La sua opera e la sua testimonianza hanno contribuito a cambiare la storia del mondo, ma hanno anche lasciato un solco da seguire e percorrere sempre per raggiungere la libertà.

Nessun commento: