Da Il Giornale
MILANO - I giudici civili di Milano hanno pronunciato una sentenza di non luogo a provvedere sulla richiesta di sospensione dell’esecuzione della decisione con la quale i giudici avevano autorizzato lo stop ai trattamenti sanitari che tengono in vita Eluana Englaro, da 16 anni in stato vegetativo permanente. La giovane è al centro di un complesso caso giudiziario poiché il padre da una decina d’anni chiede la sospensione del trattamento che la tiene in vita.
Venuti meno requisiti di urgenza - La sentenza è stata motivata col fatto che sono venuti meno i requisiti di urgenza in base ai quali si poteva decidere di sospendere tale sentenza poiché la Regione Lombardia non vuole mettere a disposizione una struttura sanitaria dove procedere alla sospensione stessa.
Cassazione - Per il prossimo 11 novembre è stata fissata l’udienza in Cassazione che dovrà decidere sul ricorso della procura generale di Milano contro la decisione che autorizzava l’interruzione dei trattamenti sanitari. Il mese scorso il sostituto procuratore generale di Milano Maria Antonietta Pezza aveva firmato la richiesta di sospensione del provvedimento col quale la Corte d’Appello il luglio scorso aveva autorizzato l’interruzione dell’alimentazione e dell’idratazione forzata per Eluana.
Controricorso - Nel frattempo, i legali di Beppino Englaro, il padre di Eluana, hanno notificato un controricorso in Cassazione nel quale spiegano le ragioni del perché si oppongono al ricorso della procura generale.
Venuti meno requisiti di urgenza - La sentenza è stata motivata col fatto che sono venuti meno i requisiti di urgenza in base ai quali si poteva decidere di sospendere tale sentenza poiché la Regione Lombardia non vuole mettere a disposizione una struttura sanitaria dove procedere alla sospensione stessa.
Cassazione - Per il prossimo 11 novembre è stata fissata l’udienza in Cassazione che dovrà decidere sul ricorso della procura generale di Milano contro la decisione che autorizzava l’interruzione dei trattamenti sanitari. Il mese scorso il sostituto procuratore generale di Milano Maria Antonietta Pezza aveva firmato la richiesta di sospensione del provvedimento col quale la Corte d’Appello il luglio scorso aveva autorizzato l’interruzione dell’alimentazione e dell’idratazione forzata per Eluana.
Controricorso - Nel frattempo, i legali di Beppino Englaro, il padre di Eluana, hanno notificato un controricorso in Cassazione nel quale spiegano le ragioni del perché si oppongono al ricorso della procura generale.
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