lunedì 28 novembre 2016

Ne La Divina Poltrona c'è anche questo!

Come David Casaleggio, Raul Castro, Kim Jong-un e Hillary Clinton ci insegnano, siamo in tempi di monarchia ereditaria.

Esiste però una eccezione, come già rimarcava Chesterton nel 1914

IL CONTADINO CHE DIVENNE PAPA
Tra le molte sincere e toccanti manifestazioni di rispetto per la morte di Pio X, la maggior parte ha rilevato il fatto che il defunto Papa era per nascita un contadino.
Tuttavia pochi o nessuno, mi pare, hanno seguito le tracce di questa verità fino alla sua più interessante e perfino terribile conclusione. Perché la verità è che l'antico Papato è praticamente l'unica autorità nell'Europa moderna in cui questo possa accadere. È il più antico, senza paragone il più antico, trono d'Europa; ed è l'unico a cui possa salire un contadino. Negli Stati semiasiatici ci sono indubbiamente incursioni e usurpazioni. Ma si tratta di briganti più che di contadini; io invece parlo del contadino vero e proprio che si fa strada grazie al solo merito. Questa è la sola vera monarchia elettiva rimasta nel mondo; e qualunque contadino potrebbe esservi eletto.
C'è qualcosa di spaventoso e inquietante nella brillante cecità degli illuminati. Hanno telescopi e non vedono; hanno telefoni e non odono. Una qualche segreta paralisi della mente o dei nervi impedisce loro di essere consapevoli di qualunque cosa sia evidente e presente. Mi son sentito dire in un club di dibattito che le guerre erano oramai praticamente impossibili, roba del passato, proprio mentre gli strilloni davano notizia dell'ultimatum dell'Austria alla Serbia. Scommetterei che lo stanno ancora dicendo, in quel club di dibattito. E se andassi a dir loro che la moderna epoca scientifica è stata, di gran lunga più di qualunque altra epoca, l'Epoca del Militarismo, essi chiamerebbero questo semplice fatto un paradosso...
Quelli che più lo ammiravano, ne ammiravano la semplicità e ragionevolezza da contadino. Quelli che più mormoravano contro di lui, si lagnavano della caparbietà e della riluttanza da contadino. Ma proprio per quel motivo è stato chiaro che la più antica istituzione rappresentativa d'Europa funziona: mentre tutte le nuove sono crollate. È ancora possibile trovare il tipo forte, paziente, arguto che mantiene vivi buon umore e carità tra milioni di persone, vivi e supremi in un'istituzione pubblica.
Ma penso che si troverebbero in imbarazzo i Parlamentaristi e i Suffragisti e i Rappresentativisti Proporzionali e tutti gli altri emendatori del nostro complesso macchinario, a dirmi dove altro questo sia possibile: se non nel posto che ora è rimasto vuoto.
Come è stato sottolineato, con sottile potenza e tutta la delicatezza del caso, in innumerevoli giornali liberali e di mentalità aperta, il grande e buon prete ora morto aveva tutti i pregiudizi di un contadino. Aveva quel pregiudizio per cui la mistica parola "sì" dovrebbe essere distinta da quell'altrettanto insondabile espressione che è "no". Molti viaggiatori girovaganti in paesi contadini hanno trovato tracce di tale credenza...
Questa credenza ostinata che due volte due fa quattro, e tre volte tre fa nove, senza dubbio impregnava l'intelligenza del grande contadino quando discuteva con tutta l'Intellighenzia d'Europa. Essi erano i più fini intelletti del tempo. Così dicevano; e se non lo sapevano loro... Il Papa non pretese mai di avere un intelletto fuori dal comune, ma sosteneva di essere dalla parte del giusto; e infatti c'era. Ogni ateo onesto, ogni calvinista onesto, ogni uomo onesto che intende qualcosa o che crede o nega qualcosa, avrà ragioni per ringraziare la sua buona stella (un costume pagano) per il contadino in quell'alta posizione. Egli soppresse l'enorme eresia che due teste siano meglio di una; quando crescono sul medesimo collo. Soppresse l'idea pragmatista di volere la botte piena e la moglie ubriaca. Lasciò che le persone concordassero o no con il suo credo ma non le lasciò libere di travisarlo.
Ciò fu esattamente quello che qualunque contadino preso da qualunque colle o pianura avrebbe detto. Ma c'era in lui qualcosa di più, che non sarebbe stato nel comune contadino. Per tutto il tempo ha pianto a causa delle nostre lacrime; e gli si è spezzato il cuore per il nostro spargimento di sangue.

(Chesterton, Il Contadino che divenne papa, in La Divina Poltrona e altre comodità) Prenotate il prima possibile per la strenna natalizia, e inviate la vostra foto per la vignetta di gruppo! laperlapreziosa@libero.it

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