giovedì 11 giugno 2009

Crollo mentale - Il governo britannico regala condom ai 12enni

E’ l’ultima trovata del governo britannico per tentare di ridurre il numero delle gravidanze tra le adolescenti: una tessera anonima, del tutto simile a una carta di credito, che permetterà ai ragazzini dai 12 anni in su di fare rifornimento gratuito di profilattici all’insaputa dei genitori. Il progetto consentirà agli adolescenti di prelevare confezioni di condom negli stadi, dal barbiere, in farmacia e nei centri clinici semplicemente mostrando la carta, che sarà dotata di un codice e di una data di scadenza. La tessera, già soprannominata C-card, verrà consegnata a tutti i ragazzini che ne faranno richiesta dopo aver frequentato un breve corso di 'sesso sicuro'. La carta è stata studiata per gli adolescenti dai 13 ai 20 anni ma sarà consegnata anche ai 12enni 'sessualmente attivi'. Così, spera l’esecutivo di Gordon Brown, sarà risparmiato ai ragazzi l’imbarazzo di chiedere i profilattici al medico o in farmacia: la tessera sarà anonima e darà accesso anche a distributori automatici. Quindi i fruitori non dovranno rispondere ad alcuna domanda.
L’iniziativa fa parte di un progetto promosso dal governo lo scorso aprile, che comprende tra l’altro una campagna pubblicitaria a favore della contraccezione su radio e televisioni e l’introduzione nelle scuole, a partire dalle elementari, di corsi obbligatori di educazione sessuale. Ora ecco la tessera per la distribuzione di preservativi. Alcune versioni sperimentali della C-card sono già attive a Bath e Brighton, ma il governo intende presto estendere l’iniziativa a livello nazionale. Il progetto ha sollevato preoccupazione e critiche tra le associazioni dei genitori, secondo le quali invece di risolvere una piaga la aggrava. La C-card, sostengono gli oppositori, potrebbe infatti avere un effetto boomerang, finendo per incoraggiare i rapporti molto precoci. E ciò sarebbe altamente rischioso perché il sesso precoce comporta pesanti ripercussioni psicologiche. «I minorenni – spiega ad Avvenire Josephine Quintavalle di Core, 'Comment on reproductive ethics' – non vanno introdotti al sesso ma scoraggiati. I rapporti sessuali a un’età immatura hanno conseguenze deleterie sulla crescita di un ragazzo. In questo modo facilitiamo la sessualità senza una comprensione della componente emotiva delle relazioni. Non c’è da stupirsi, considerato questo tipo di iniziative – conclude la Quintavalle –, che il Regno Unito detenga il primato europeo delle gravidanze, delle malattie trasmesse sessualmente e delle depressioni tra i teenagers. Qualche anno fa si parlava di 'sesso per divertimento' a 18 anni, ora si è scesi a 12». Col benestare del governo.
Elisabetta Del Soldato

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