Gilbert Keith Chesterton (1874-1936) è stato uno scrittore infaticabile, noto soprattutto per la saga di Padre Brown. Egli ha però anche dato vita a gemme di saggistica filosofico-politica, come Ortodossia (1908). Ne "Il profilo della ragionevolezza" (The Outline of Sanity), pubblicato nel 1926 e riproposto nella sontuosa collana “Chestertoniana” di Lindau, lo scrittore inglese prende di petto un problema per lui cruciale: quello della proprietà privata. Essa, infatti, è considerata come un baluardo della libertà della persona, nonché della sua dignità, ma è sempre più in pericolo a causa del capitalismo e del socialismo.
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E’ da discutere che tale strada sia fattibile o meno, anche considerato che, in ottica distributista, lo stato rimane un’istituzione non da abbattere ma da riformare. Ma è certo che per l’Autore è ragionevole immaginare un ordine socio-politico dal basso verso l’alto, al cui centro si staglia “la sacralità della proprietà privata” e il valore dell’uomo comune. Più che rimettere le lancette dell’orologio indietro, si tratta per Chesterton di rimetterle piuttosto all’ora giusta.
G.K. Chesterton
Il profilo della ragionevolezza. Il Distributismo, un’alternativa al capitalismo e al socialismo
Lindau, 256 pp., 23 euro

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