venerdì 31 gennaio 2025
Qui si prepara il Chesterton Gala 2025…
Che aspettate a prenotare e venire? È sabato 8 febbraio 2025!!!
Un aforisma al giorno - La base della democrazia è l'origine divina dell'uomo.
giovedì 30 gennaio 2025
Un aforisma al giorno - Una sola religione e molti regni.
Come gli uomini delle repubbliche medievali d'Italia, io sono un Nazionalista; e penso che sia una buona cosa, nel complesso, che l'Europa, la quale aveva avuto da pagana un solo regno e tante religioni, dovesse da cristiana avere una sola religione e molti regni.
mercoledì 29 gennaio 2025
Un aforisma al giorno - C'è idealista e idealista...
martedì 28 gennaio 2025
Un aforisma al giorno - La metafisica è l'unica cosa veramente emozionante.
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Chesterton e Belloc ritratti in atteggiamento ordinario... |
lunedì 27 gennaio 2025
Un aforisma al giorno - Carità e anima.
La carità è un riverente atteggiamento agnostico nei confronti della complessità dell'anima.
Gilbert Keith Chesterton, Eretici.
domenica 26 gennaio 2025
Our Note Book, come nacque e si sviluppò la rubrica che diede grande popolarità a Chesterton.
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Una copertina dell'Illustrated London News del 1905, l'anno in cui Chesterton prese in mano la rubrica Our Note Book |
Come molti di noi sanno, Chesterton nel 1905 fu scelto dal direttore dell'Illustrated London News, una popolare rivista illustrata londinese, come autore che avrebbe continuato la rubrica "Our Note Book" dopo la morte di Louis Frederic Austin, il giornalista che per secondo l'aveva condotta.
Julia Stapleton (oggi Emeritus Professor della School of Government and International Affairs dell'Università di Durham), che tra l'altro è la curatrice della raccolta degli articoli che Chesterton scrisse sul Daily News per circa tredici anni, ha scritto un breve saggio che consente di comprendere il contesto giornalistico e le aspettative in cui Chesterton si inserì prendendo in mano la popolare rubrica della rivista illustrata. Cerchiamo allora di trarre qualche notizia d'interesse per il chestertoniano, rimandando alla lettura del breve saggio chi volesse approfondire l'argomento.
Sir Bruce Ingram (1877-1963) fu direttore del giornale dal 1900 al 1963. Durante questo lungo e significativo periodo la rubrica "Our Note Book" divenne una piattaforma utile alla celebrazione di fatti, tendenze e discussioni, nonché alla critica culturale; Ingram lasciò ben intendere il suo programma culturale a proposito della rubrica in una lettera a Chesterton nel 1905, quando lo invitò a diventarne il successivo curatore: si trattava, disse, di “una discussione molto leggera su questioni del momento... svolta senza pregiudizi politici”. A questo proposito il concetto di “pregiudizio politico” per Ingram corrispondeva chiaramente con l'idea che chi scriveva dovesse essere privo di pregiudizi politici legati ad un qualsiasi partito. Quando questo accadde, invero raramente, Ingram si limitò ad aggiungere una nota in cui precisava che le opinioni dell'autore non riflettevano necessariamente quelle della rivista. Come ha ricordato l'autore più longevo della rubrica, Arthur Bryant (1899-1985), che successe a Chesterton, Ingram aveva accordato una generosa “tolleranza e libertà” ai collaboratori di fiducia. Julia Stapleton precisa che fu "davvero molto generoso".
Nel secolo trascorso tra il 1888, quando la rubrica cessò di essere anonima, e il 1985, quando fu interrotta, vi furono solo quattro autori. Tutti e quattro gli autori morirono sulla breccia, ossia al loro posto di autori della rubrica. Il primo fu James Payn (1830-1898), romanziere e redattore della rivista, amico intimo di Charles Dickens. Alla sua morte, il testimone passò a Louis Frederic Austin (1852-1905), leader-scrittore, critico drammatico e recensore del Daily Chronicle. Il suo incarico coincise con la guerra anglo-boera (l'evento che consentì a Chesterton di farsi conoscere per l'originalità del suo pensiero e delle sue posizioni politiche e che gli diede modo di diventare amico di Hilaire Belloc) e Austin era di convinte simpatie imperialiste. Ingram condivideva il suo forte orgoglio patriottico ma non era affatto legato al tipo di patriottismo imperialista che caratterizzava le colonne di Austin, soprattutto dopo la fine della guerra. Scegliendo Chesterton come successore di Austin, Ingram si rivolse all'estremo opposto del patriottismo edoardiano.
Dice Julia Stapleton che «Chesterton era un noto “Little Englander” che si era fatto conoscere come giornalista del principale quotidiano liberale The Daily News. Quel giornale aveva criticato apertamente la guerra boera e Chesterton aveva dedicato molte delle sue rubriche settimanali a criticare l'imperialismo in generale e l'Impero britannico in particolare. Al centro del suo pensiero c'era una visione del patriottismo incentrata su legami locali piuttosto che metropolitani, antichi piuttosto che moderni». Chesterton sfruttò la rubrica, su questo piano, per dileggiare l'inganno delle cricche letterarie e politiche ad essa legate. Continua l'autrice del saggio: «Lo si nota, ad esempio, nell'identificare il “popolo d'Inghilterra” con i marinai, i facchini e gli spazzini delle strade piuttosto che con coloro che occupano posizioni più elevate nella scala sociale; nell'attaccare i tentativi di manipolare quello che considerava il patriottismo e la religione popolare attraverso l'istruzione pubblica; e nel suo inno alla celebrazione del Natale contro i sogghigni dei secolaristi». Chesterton era estremamente orgoglioso del suo legame con il giornale che, dice Julia Staopleton, «era stato un punto fermo della sua infanzia». Personalmente credo che molte delle prove migliori del suo attaccamento alla realtà, che era il nerbo del suo pensiero e del sentirsi in primis un giornalista più che uno scrittore, Chesterton le abbia date da questa colonna. A parte i periodi di assenza dovuti a malattie o viaggi, Chesterton tenne la sua rubrica settimanale ininterrottamente fino alla morte nel giugno 1936.
Il saggio è disponibile qui:
https://www.gale.com/intl/essays/julia-stapleton-illustrated-london-news-our-note-book
Marco Sermarini
sabato 25 gennaio 2025
Un aforisma al giorno - Non varrebbe la pena scommettere se la scommessa non fosse vincolante.
La completa anarchia non solo renderebbe impossibile la disciplina o la fedeltà, ma anche il divertimento. Per fare un esempio ovvio, non varrebbe la pena scommettere se la scommessa non fosse vincolante. Lo scioglimento di tutti i contratti non solo rovinerebbe la morale, ma guasterebbe anche lo sport. Ora, le scommesse e gli sport di questo tipo sono solo forme stentate e contorte dell'istinto originario dell'uomo per l'avventura e il romanzesco, di cui si è parlato molto in queste pagine. E i pericoli, le ricompense, le punizioni e le soddisfazioni di un'avventura devono essere reali, altrimenti l'avventura è solo un incubo mutevole e senza cuore. Se scommetto devo essere costretto a pagare, altrimenti non c'è poesia a scommettere. Se sfido devo essere costretto a combattere, o non c'è poesia nello sfidare. Se giuro di essere fedele devo essere maledetto quando sono infedele, o non c'è divertimento nel giurare. Non si potrebbe nemmeno creare una favola dalle esperienze di un uomo che, inghiottito da una balena, si ritrovasse in cima alla Torre Eiffel; o che, trasformato in rana, iniziasse a comportarsi come un fenicottero. Anche per il romanticismo più sfrenato, i risultati devono essere reali; i risultati devono essere irrevocabili.
Gilbert Keith Chesterton, Ortodossia.
venerdì 24 gennaio 2025
Un aforisma al giorno da inchiodare davanti al proprio letto per leggerlo tutte le mattine e tutte le sere.
La purificazione e l'austerità sono ancora più necessarie per apprezzare la vita e il riso che per qualsiasi altra cosa. Per non lasciar passare inosservato nessun uccello, per incantare pazientemente i sassi e le erbacce, per fare della mente un deposito di tramonti, occorre una disciplina del piacere e un'educazione alla gratitudine.
Gilbert Keith Chesterton, Twelve Types.
giovedì 23 gennaio 2025
Un aforisma al giorno - L'essenza della libertà e della giustizia.
mercoledì 22 gennaio 2025
Un aforisma al giorno - Tradizione e verità.
La tradizione è la verità della gente comune.
Gilbert Keith Chesterton, “The Legends of My Youth”, Illustrated London News, 18 settembre 1926.
martedì 21 gennaio 2025
Un aforisma al giorno - Vedeva di più Chesterton cento anni fa di noi oggi…
La caratteristica principale del governo moderno è che non sappiamo chi governa, "de facto" più che "de jure". Vediamo il politico e non il suo finanziatore; ancor meno il finanziatore del finanziatore o (cosa più importante di tutte) il banchiere del finanziatore.
Gilbert Keith Chesterton, G. K.’s Weekly, “In Defence of My Portrait”, 7 agosto 1926.
lunedì 20 gennaio 2025
Un aforisma al giorno - Un'emancipazione.
domenica 19 gennaio 2025
Chesterton in altre parole - Mario Praz: "I pellegrini di Canterbury formavano una compagnia, avevano un ideale comune".
I pellegrini di Canterbury potevano appartenere a tutte le classi sociali, variare d'umore e di spirito, esser chi cavaliere chi studioso chi artigiano chi ecclesiastico chi borghese, ma formavano una compagnia, avevano un ideale comune, il pellegrinaggio al santuario di san Tommaso di Canterbury. Immaginate una simile riunione di gente oggigiorno: che cosa potrebbe unirli? Un avvenimento sportivo? Già, ma provatevi a chiedere, in un'ora di pericolo, a migliaia di persone di dar la vita pel Derby, o di farsi ammazzare a forza di tasse pel Campionato Internazionale di Golf! Non potete fondare le basi della società sul gusto per gli sport. Una nazione che non ha nient'altro che i divertimenti in comune, non si divertirà per molto. E' questo il triste caso — riconosce il Chesterton - della civiltà anglosassone, e della civiltà industriale in genere.
Mario Praz, Cronache letterarie anglosassoni, vol. I, "Chesterton e Chaucer".
sabato 18 gennaio 2025
Chesterton in altre parole - Mario Praz: "Sobbarcarsi all'eroico compito di far sentire alla gente che l'erba è verde".
venerdì 17 gennaio 2025
Chesterton in altre parole - Mario Praz: "È il caso del critico che cerca se stesso nell'autore studiato".
giovedì 16 gennaio 2025
Chesterton in altre parole - Chesterton si è fatto da solo.
mercoledì 15 gennaio 2025
Chesterton in altre parole - Mario Praz: "... le figure dei due clown...".
Cogli anni la lena di codesto artificiere della Fede non è venuta meno: non so se la sua scoppiettante apologetica abbia mai convertito nessuno, ma certo ha divertito tutta una generazione. Lui e Bernard Shaw sono i due clowns che chiudono piroettando la grave processione del vittoriano Ottocento. E c'è più verità nei loro lazzi d'eccentrici che negl'inni al Progresso e al Commercio cantati dai barbogi corifei dell'epoca della grande Regina, si chiamino Stuart Mill, Macaulay o Herbert Spencer. Ma come potevano i clowns far cambiar strada alla processione? Essi venivano in coda, non in testa. E la processione del Progresso e del Commercio, con nessuno in particolare alla testa, ma quasi trascinata dal suo stesso fatale andare, ci ha condotti dove ci ha condotti: decimati, sulle macerie ancora crollanti della civiltà ottocentesca, vediamo profilarsi tuttora le figure dei due clowns; e rassomigliano stranamente a due profeti in gramaglie.
martedì 14 gennaio 2025
Un aforisma al giorno - Gli uomini non credono perché non allargano la mente.
lunedì 13 gennaio 2025
domenica 12 gennaio 2025
Un aforisma al giorno - Vincolare se stessi.
Ah, io non posso concepire né tollerare alcuna utopia che non mi lasci la libertà che mi è più cara: la libertà di vincolare me stesso.
Gilbert Keith Chesterton, Ortodossia.
sabato 11 gennaio 2025
Un aforisma al giorno. - Allegoria.
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Sandro Botticelli, Allegoria della Primavera |
venerdì 10 gennaio 2025
Una recensione di dieci anni fa del William Blake di Chesterton | Viola Papetti su Il Manifesto.
Il più amato dei cattolici inglesi è G.K. Chesterton, anche il più vivace e gioioso (Cecchi) – il meno amato è Hopkins, il più grande poeta vittoriano, ancora oggi rimproverato per la sua drammatica vestizione da gesuita. Un confronto tra GKC e Shakespeare su Wikipedia dà la misura della loro fama. La voce su Shakespeare di poco è più lunga, ma per ovvie ragioni. Comunque Chesterton lo aveva previsto: «Shakespeare è così grande che nasconde l’Inghilterra» aveva detto un secolo fa. I suoi scritti occasionali sul teatro shakespeariano sono stati raccolti e prefati da Dale Alquist, The Soul of Wit. G.K. Chesterton on William Shakespeare, una raccolta di diseguale interesse perché troppo allargata, ma in cui brillano tre o quattro saggi memorabili.
Il resto è qui di seguito:
https://ilmanifesto.it/il-blake-di-chesterton-un-cockney-dalla-linea-secca

giovedì 9 gennaio 2025
Cornelius Hell ha prodotto altri podcast per il 150°...
Cammin facendo (misteri dei motori di ricerca...) ci siamo accorti che Cornelius Hell e la ORF hanno dedicato altri tre podcast a Chesterton in occasione del centocinquantesimo anniversario della sua nascita, oltre a quelli che abbiamo presentato nei giorni scorsi. Li trovate nei collegamenti qui sotto:
27 maggio 2024
“Gli enigmi di Dio sono più soddisfacenti delle soluzioni degli uomini”.
"Quando vado sulla mia libreria per vedere quali opere di Gilbert Keith Chesterton ci sono, la prima cosa che mi capita tra le mani è il volume “Nuove storie di Padre Brown”.
https://religion.orf.at/radio/stories/3225071/
28 maggio 2024
Gli enigmi di Dio
“Si può capire se una religione è buona dal fatto che si possano fare battute su di essa”. Questo test dello scrittore e giornalista inglese Gilbert Keith Chesterton mi convince molto".
https://religion.orf.at/radio/stories/3225072/
31 maggio 2024
Orgia e Sacramento
"C'è una cosa che mi affascina di lui: la sua difesa dell'uomo comune, dei «comuni mortali», come dice la traduzione. Mi piace questa espressione forse antiquata perché mia madre amava usarla per sé e per noi".
https://religion.orf.at/radio/stories/3225074/
mercoledì 8 gennaio 2025
Sconti in vista su Pump Street, il negozio distributista.
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Ancora Cornelius Hell su Chesterton, stavolta sul Giovedì.
Come vi abbiamo mostrato ieri, la Radiotelevisione Austriaca è tornata più volte sul centocinquantenario della nascita di Chesterton, e lo ha fatto attraverso i commenti di Cornelius Hell, critico letterario austriaco, che ha firmato anche il podcast che trovate nel collegamento in basso nel post, andato in onda il 1 giugno 2024 con il titolo "L'Agente Giovedì". Il critico non nasconde la propria ammirazione per Chesterton e per il suo singolare romanzo autobiografico L'Uomo che fu Giovedì.
Qui di seguito ci permettiamo di proporvi un brevissimo estratto della trascrizione con una nostra rapida traduzione:
"Percezione e verità
Chesterton, nato 150 anni fa, è stato un diagnosta dei tempi da cui possiamo imparare ancora oggi. Già nel 1931 polemizzava contro la convinzione che i nuovi mezzi di comunicazione avrebbero unito le persone di tutto il mondo. Anche nei suoi romanzi, saggi e racconti, l'autore analizza a fondo le filosofie e le scuole di pensiero moderne e il suo stile, che ama il paradosso, è accattivante. Per me, tuttavia, la sua opera più sorprendente e lucida è il romanzo “L'uomo che fu giovedì”. In questo “incubo”, come recita il sottotitolo, un agente segreto della polizia londinese si unisce alla cospirazione mondiale anarchica e, poiché ogni membro ha il nome di un giorno della settimana, viene eletto nel consiglio centrale anarchico come “Giovedì”. Ma a poco a poco i membri scoprono di essere tutti agenti di polizia, tranne il presidente, il gigante Domenica. Vogliono catturarlo, ma lui continua a sfuggire. Chesterton non ha scritto solo un romanzo di agenti, ma gioca anche un gioco acuto con la percezione e la verità. In qualche modo mi piace, questo scrittore contraddittorio, Gilbert Keith Chesterton".
https://religion.orf.at/radio/stories/3225075/
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Cornelius Hell |
martedì 7 gennaio 2025
Chesterton und der katholische Skandal | Un podcast in lingua tedesca sul 150° anniversario della nascita di Chesterton.
Per la rubrica Pensieri per il giorno, il canale radio della ORF (Österreichischer Rundfunk, letteralmente "Radioemissione circolare austriaca"), che è l'azienda nazionale della radiotelevisione austriaca, lo scorso 29 maggio ha prodotto questo podcast dal titolo "Chesterton e lo scandalo cattolico", il cui autore è Cornelius Hell, critico letterario e traduttore; l'occasione è il 150° compleanno di Gilbert Keith Chesterton.
Un'altra piacevole sorpresa, vedere quanto ancora sia ricordato Chesterton, ed in quante parti del mondo, e quanti abbiano deciso di dedicargli qualcosa durante questo anniversario.
Qui sotto il collegamento:
https://oe1.orf.at/programm/20240529/759668/Chesterton-und-der-katholische-Skandal#top
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La sede principale della ORF a Vienna. |
Cornelius Hell |
lunedì 6 gennaio 2025
Un aforisma al giorno - Un pianeta di miracoli.
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domenica 5 gennaio 2025
Buon Anno! Una vecchia puntata di Un Chesterton al giorno!
https://on.soundcloud.com/VZxRgwhY8YJfLiKp7
Gli auguri dei ragazzi di Radio Notting Hill sono un bellissimo brano di Radio Chesterton!
Un aforisma al giorno - Ogni libertà tranne quella di vendere la propria libertà.
sabato 4 gennaio 2025
Un aforisma al giorno - Riportare gli uomini a godere della vita quotidiana e non delle distrazioni.
Se non siamo capaci di riportare gli uomini a godere della vita quotidiana, che i moderni definiscono una vita noiosa, la nostra intera civiltà andrà in rovina nell'arco di quindici anni. Tutte le volte che qualcuno propone delle soluzioni pratiche per risolvere il male economico che attualmente ci stringe, la risposta è sempre che la cosa non funzionerà, perché il popolo continuerà a pensare che la vita sia noiosa. E questo accade perché tutti sono assolutamente ignari di cosa sia la vita. Non conoscono altro che distrazioni dalla vita; sogni, che possono vedere al cinema e che sono brevi momenti di dimenticanza della vita.
Gilbert Keith Chesterton, Radio Chesterton, "Fatica settimanale".
venerdì 3 gennaio 2025
Andrea Monda parla di Graham Greene ma altrettanto di Chesterton | Dal sito di Rai Cultura.
Nelle sue amabili e coltissime conversazioni il poeta argentino Jorge Luis Borges, parlando delle opere narrative di Gilbert Keith Chesterton, osservava che:
Nei suoi racconti è sempre suggerita una spiegazione magica, grazie alla quale, se il genere poliziesco morrà – cosa non impossibile, dato che il destino dei generi letterari è quello di sparire – i racconti di Chesterton saranno ancora letti in virtù di quella poesia che racchiudono, e di quella magia.
Si parla anche di Alfred Hitchcock, insomma, lettura interessante.
Il resto qui di seguito:
giovedì 2 gennaio 2025
mercoledì 1 gennaio 2025
Il paginone che l'Osservatore Romano ha dedicato il 30 dicembre 2024 al nostro amato Chesterton.
Buon Anno Nuovo! Buona anima nuova, buon…
Gilbert Keith Chesterton, A Chesterton Calendar.
(Traduzione: L'obiettivo di un nuovo anno non è quello di avere un anno nuovo, ma di avere un'anima nuova e un naso nuovo, piedi nuovi, spina dorsale nuova, orecchie nuove e occhi nuovi. Se un uomo non facesse dei propositi per il nuovo anno, non farebbe alcun proposito. Se un uomo non ricomincia da capo, di certo non farà nulla di efficace).