mercoledì 20 ottobre 2021

“La maledizione dei Darnaway”: la superstizione della magia e quella della scienza.

Ne La maledizione dei Darnaway (The Doom of the Darnaways), settimo e penultimo racconto della raccolta L’incredulità di Padre Brown (1926), Chesterton introduce il lettore in un’ambientazione da romanzo gotico, un luogo desolato il cui l’unico elemento degno di nota è il castello in rovina della nobile famiglia del titolo, a corto di soldi da troppo tempo: «È come se la casa dei Darnaways stesse cadendo in rovina letteralmente, oltre che metaforicamente. […] È come se affondasse in una palude o nelle sabbie mobili, finché il mare la coprirà come un tetto verde».

I pochi superstiti dell’illustre casato, su tutti la giovane e bella Adelaide Darnaway, mostrano un viso sorprendentemente pallido, rassegnato al peggio, così come il vecchio maggiordomo Vine ha qualcosa di innaturale nel suo sorriso quasi completamente sdentato. Le stanze della casa sono cunicoli tetri, inquietanti, e anche Mr Darnaway, il cugino di Adelaide che è appena tornato dall’Australia per celebrare il matrimonio combinato con la ragazza, non sembra affatto a suo agio in quella dimora. A renderlo ancora più inquieto vi è poi un’antica leggenda secondo la quale, a causa di una maledizione, l’ultimo discendente della famiglia è destinato al suicidio, non prima, però, di aver eliminato la consorte.


https://www.radiospada.org/2021/10/il-mercoledi-di-padre-brown-la-maledizione-dei-darnaway-la-superstizione-della-magia-e-quella-della-scienza/?fbclid=IwAR3X6eq0mGe7iWkv6L2-6MlBLuWy-ICeiglgXVvKRlsrKbjwMW4kdGEWSi8

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